La monumentale Cattedrale di Toledo, dedicata a Santa Maria, è seconda per dimensioni solo a quella di Siviglia. Ed è, in compenso, la più ricca di tutta la Spagna quanto a opere d’arte.
Appena entrati verrete colti da un’esplosione di elementi, quadri, cappelle, cori, vetrate e statue che vi lasceranno frastornati. La ricchezza della Cattedrale Primada testimonia dell’età dell’oro di Toledo quando era soprannominata Città Imperiale. Gli arcivescovi che erano anche governatori, si sono saputi circondare dei migliori artisti dell’epoca arricchendo la chiesa nel corso dei secoli.
La costruzione della Cattedrale di Toledo iniziò nel 1227 sui resti, manco a dirlo, di una moschea che a sua volta aveva trasformato un’antica chiesa visigota. I lavori terminarono nel 1493, sotto il regno di Isabella la Cattolica, ma le forme restarono puramente gotiche.

Sulla facciata principale campeggiano tre grandi portali dai quali non si accede. Sul lato sinistro si erge la massiccia torre quadrata e si aprono la Puerta de Los Leones, magnificamente decorata, e la Puerta Llana da cui si entra per le visite. Sul lato opposto si trova la duecentesca Porta dell’Orologio aperta solo per chi vuole partecipare alle celebrazioni.
L’interno ammaliante della Cattedrale di Toledo
Cinque navate, settantadue volte, settantacinque finestre con vetrate del ‘500, ottantotto gigantesche colonne: c’è di che rimanere intimoriti. Soprattutto, ci sono talmente tante opere nella Cattedrale di Toledo, che non riesce a capire da che parte iniziare a guardarle.
La Capilla Mayor e il coro
Direi che sarà impossibile non farsi conquistare dal fascino dalla Capilla Mayor con il suo abbagliante retablo. In origine i retablo erano degli “sportelli” che proteggevano una cassa centrale dove erano custodite statue o reliquie. Successivamente si sono trasformati in pannelli di legno con la sola funzione decorativa.
Il retablo dorato e policromo della Capilla Mayor della Cattedrale di Toledo, è gigantesco ed elaboratissimo: i migliori artisti dell’epoca vi lavorarono dal 1498 al 1504.
E’ suddiviso in tre porzioni principali ognuna decorata da pannelli di diverse altezze a formare quattro livelli, che narrano scene del Nuovo Testamento. Nella predella che sostiene il retablo, si trova il tabernacolo.
Osservando attentamente le scene, sembra che alcune figure si stacchino dallo sfondo dorato per prendere vita e protendersi verso lo spettatore. Difficile staccare gli occhi da una tale ricchezza di dettagli.

La grata in ferro che chiude la Cappella è un capolavoro del rinascimento spagnolo. E’ divisa in due parti e sormontata da un crocifisso e dalle armi dell’Imperatore Carlo V. Ci sono molte altre grate che chiudono le numerose cappelle della Cattedrale, e tutte di una bellezza straordinaria.
Di fronte alla Capilla Mayor, si trova il coro ligneo del 1700 e una statua della Vergine Bianca. Gli stalli inferiori sono decorati con le storie della Reconquista fino alla presa di Granada ai mori del 1482. Perdetevi nell’osservare la precisione del cesello in ogni piccolo particolare del bellissimo leggio dell’aquila.

Dietro al coro c’è un “retrocoro” del XIV secolo formato da una serie di colonne che narrano le Sacre Scritture: era la Bibbia di chi non sapeva leggere. Sulla prima colonna si riconosce la Creazione e poi la Cacciata dal Paradiso, il Diluvio e così via.
La macchina barocca del Transparente
Le sorprese della Cattedrale di Toledo non sono finite. Spostatevi sul retro della Capilla Mayor e scoprirete un’opera spettacolare. Si tratta del cosiddetto Transparente, una grandiosa macchina barocca che Narciso Tomé realizzò tra il 1729 e il 1732. La scultura in marmo e alabastro è formata da due corpi separati e uniti al centro da un oculo che rappresenta il sole. Questa apertura, che serve ad illuminare il tabernacolo dell’altare maggiore che si trova dall’altro lato, riceve a sua volta luce dalle finestre dell’abside. La luce abbagliante del mezzogiorno guida lo sguardo al Trionfo di Cristo. Gli angeli che circondano l’oculo sembrano fluttuare tra i raggi dorati e le nuvole scolpite creando un effetto di stupore mistico.

Una piccola curiosità. I cappelli rossi che penzolano un pò dovunque dal soffitto della Cattedrale di Toledo, indicano che sul pavimento sottostante si trova la tomba di un Cardinale.
Le cappelle del deambulatorio
Il gigantesco interno della Cattedrale Primada di Toledo, è percorso da un doppio deambulatorio sul quale si aprono numerosissime cappelle. La più grande è dedicata a Sant’Ildefonso, patrono della città e custodisce al suo interno la sepoltura del Cardinale Albornoz. Sì, proprio lui, quello che ristabilì l’autorità del Papa nel Centro Italia e che io associo inevitabilmente alla Rocca di Spoleto.
Nella Cappella di Santiago si trova il mausoleo della potete famiglia de Luna. Nella Cappella Mozarabica, ricchissima di affreschi e mosaici, si celebra ancora oggi la liturgia secondo il rito usato dai cristiani durante la dominazione mussulmana, detto mozarabico.

I musei della Cattedrale di Toledo
Riposatevi un attimo prima di varcare l’elaborata porta mudejar che immette nella Sala Capitolare perché, credetemi, il meglio deve ancora venire.
Lasciatevi incantare dalla bellezza del soffitto ligneo prima di abbassare lo sguardo sui magnifici affreschi rinascimentali di Juan de Borgoña con storie della Vergine a cui è dedicata la Cattedrale di Toledo. Gli sfondi e i giochi prospettici ricordano i capolavori fiorentini del Ghirlandaio o di Masaccio.
vi invito a leggere a questo proposito il post:
Cappella Brancacci a Firenze e la modernità di Masaccio
Il livello inferiore è occupato da una serie di ritratti dei Vescovi di Toledo, tra cui due eseguiti da Francisco Goya.

Entrate poi nella Sagrestia e dopo aver ammirato il soffitto affrescato da Luca Giordano, beatevi delle opere che trovate alle pareti.
Sul fondo un capolavoro che vale, da solo, il viaggio a Toledo. Si tratta della drammatica Spoliazione del Cristo di El Greco, autore strettamente legato alla città e di cui ho parlato ampliamente nell’articolo qui sotto.
Spiccano per bellezza e intensità La Cattura di Goya e il Ritratto di Paolo III di Tiziano, ma anche le opere di Van Dyck, Velasquez, Rubens sono notevoli.
Lasciate per ultima la Sala del Tesoro, riempita quasi totalmente da un enorme ostensorio. L’opera è alta due metri e mezzo e composta da 5600 pezzi e 250 statuette il tutto coronato da una croce di diamanti. Sembra che sia stata realizzata con il primo oro giunto dal Nuovo Mondo.

La Cattedrale di Toledo: info pratiche
Considerata la vastità e l’importanza delle opere, tenetevi una buona mezza giornata per visitare la Cattedrale di Toledo.
La Cattedrale è aperta dal lunedì al sabato dalle 10,00 alle 18,00 mentre la domenica solo al pomeriggio dalle 14,00 alle 18,00. E’ chiusa a Natale e Capodanno.
Il biglietto costa 12,00 euro e non fa parte dei sette monumenti compresi nel braccialetto turistico. Si acquista nell’ufficio turistico che si trova di fronte all’entrata della Porta Llana.
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Sono esterrefatta dalle meraviglie architettoniche di questa cattedrale. Non sono ancora mai stata a Toledo ma se mai dovessi capitare in città mi fionderei subito all’interno di questo maestoso edificio per ammirare con i miei occhi i preziosi dettagli barocchi. Per non parlare dei musei. Adoro Goya e mi piacerebbe vedere un sua opera in un simile contesto.
La Cattedrale di Toledo è stata una incredibile sorpresa anche per me! Ci ho passato un’intera mattina soprattutto nella sacrestia
Quanta opulenza e magnificenza! Eppure a me le chiese piacciono così “barocosamente” piene e ricche! Non sapevo che la cattedrale di Toledo fosse così suggestiva: mi hai fatto scoprire davvero un luogo eccezionale!
Se sei una fan del barocco, la Spagna di Toledo è il tuo posto