Bevagna, a spasso nel Medioevo

Bevagna Piazza Silvestri

Bevagna sembra uscita da un quadro del Trecento: perfettamente cinta dalle mura assomiglia a quelle città che i santi offrivano a Dio.

L’atmosfera mistica che caratterizza tutto il paesaggio dell’Umbria, qui tra Assisi e Foligno si fa quasi palpabile. Ed è inevitabile ricordare il canto XI del Paradiso:

Andando il beato Francesco verso Bevagna, predicò a molti uccelli e quelli esultanti stendevano i colli, protendevano le ali…

Con la luce gialla del tramonto che illumina la pietra, Piazza Silvestri, con i suoi edifici, le sue chiese e la sua fontana , è di una bellezza irreale.

Bevagna, a spasso nel Medioevo

Quello che rende speciale Bevagna non sono solo le sue dodici chiese, i tre conventi o i palazzi del ‘400 e neppure i resti di templi e terme romane. E’ l’atmosfera particolare che si respira tra i suoi vicoli, il profumo di legna e quella luce speciale che tinge la pietra delle case. E’ la storia con le sue sovrapposizioni e le sue trasformazioni che si legge nel tessuto urbano, è il Medioevo che racconta di mercanti e artigiani che animavano le sue piazze.

Bevagna, itinerario nella storia

Iniziate la visita di Bevagna entrando da Porta Foligno, una delle sei grandi porte che si aprono nelle mura che risalgono alla Mesania romana. All’epoca la città era un centro molto importante lungo la Via Flaminia con templi, terme e un grandioso teatro poi distrutto nel Medioevo.

Sembra quasi impossibile ma a Bevagna nel I secolo d.C., c’era un teatro che poteva contenere fino a 10.000 spettatori. Nel tempo è stato modificato, murato e soppalcato e al suo interno sono state costruite case e botteghe. Il gruppo di costruzioni che si trova nell’area dove sorgeva il teatro ha un andamento semicircolare che segue le scalinate dell’anfiteatro. All’interno di alcune abitazioni private si vedono ancora i resti degli ambulacri che sostenevano la cavea.

Per scoprire le antiche arti delle botteghe, potete approfittare del Circuito dei Mestieri Medioevali composto da Cartiera, Dipintore, Cereria e Setificio. Per info sugli orari: ilmercatodellegaite.it.

Le Gaite erano gli antichi quartieri della città. Ogni anno nel mese di Giugno si svolge una ricostruzione della vita in epoca medioevale con figuranti, botteghe, menestrelli e sfide di tiro con l’arco.

Bevagna, a spasso nel Medioevo

Piazza Silvestri, la perfezione di uno spazio medioevale

Proseguite lungo Corso Matteotti, l’antica Via Flaminia che taglia la Bevagna medioevale. Osservate le case costruite nelle vecchie mura e i vicoli un borgo che sembra fermo nel tempo.

Arriverete in Piazza Silvestri e la bellezza dei suoi edifici vi sorprenderà. Una piazza che è un salotto circondato da edifici in pietra che lo rendono intimo e accogliente.

Di fronte alla Chiesa di San Michele, si intersecano la Chiesa di San Silvestro e il Palazzo dei Consoli con il suo scalone di trentadue gradini che spinge tutta l’angolazione verso l’alto.

Bevagna, a spasso nel Medioevo

Una quinta perfetta dove si colloca la bella fontana ottocentesca semplice e poetica nella sua centralità.

La disposizione degli edifici non rispetta i canoni classici di equilibrio frontale ma gioca sulla prospettiva e sul movimento delle forme creando una delle rappresentazioni urbanistiche più interessanti del periodo.

San Michele, il Duomo di Bevagna, ha una bellissima facciata romanica in travertino e un interessante portale circondato da un fregio a tre ordini ricavato da antiche colonne romane.

Bevagna, a spasso nel Medioevo

Il Palazzo dei Consoli è stato costruito nel 1270 da Mastro Prode, lo stesso del Palazzo Comunale di Spello. La sua particolarità è la scalinata esterna che conduce al piano superiore. Un voltone aggiunto nel 1500 consentiva ai Consoli di passare direttamente nell’attigua Chiesa di San Silvestro. Quest’ultima è un bellissimo esempio di romanico umbro con una bella bifora centrale.

Bevagna, a spasso nel Medioevo
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Alla scoperta di Bettona, il borgo con vista

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26 Risposte
  1. Sembra un quadro, verissimo, soprattutto la prima immagine. Le tue descrizioni mi hanno fatto tornare in mente a tratti Gerusalemme, a tratti Barcellona (non chiedermi perché, forse il cervello a volte fa delle associazioni bizzarre).
    Ho notato che nelle fotografie non ci sono mai delle persone, il che contribuisce a rendere al tutto un’aria tranquilla e quasi surreale.

    1. Gerusalemme? Non ci avevo pensato ma forse per il colore della pietra dorata…. per le foto ho aspettato che non passasse nessuno, era un orario propizio e un fine settimana fuori stagione

  2. Bevagna è l’unica cittadina in cui ancora non sono riuscita a fermarmi in Umbria, ma siccome sarò nella vicina Montefalco tra qualche settimana non mi farò sfuggire l’occasione di vederla. Amo le cittadine medievali come questa, mi ricorda molto Pienza.

  3. Questo posto sembra davvero fantastico, non lo conoscevo neanche di nome ma sono rimasta incantata a vedere le tue foto e a leggere le tue descrizioni. Quasi quasi ci faccio un pensiero!

  4. Libera

    Hai condiviso le immagini di vicoli, piazze e scorci davvero suggestivi ed un pò fuori dal tempo. Bevagna sembra il borgo perfetto da raggiungere per staccare un pò la spina.

  5. Non conoscevo Bevagna ma mi sono già innamorata! Non so se è perchè le foto, con la luce della sera tra le nuvole, mi sembrano stupende o se è perchè piazza Silvestri pare quel genere di posto fermo nel tempo che può spingere le persone a fermarsi solo per restare a guardare.
    Sia come sia, ora desidero intensamente visitare questo posto… adesso vado a infastidire il marito finché non accetta di andarci!

  6. Non conoscevo Bevagna, ma amando i borghi medioevali mi ha colpito alla prima foto, interessante meta da aggiungere a una lunga lista

  7. Ho sentito spesso parlare di Bevagna ma non ho ancora avuto modo di visitarla: è un vero piccolo gioiellino da quanto apprendo dal tuo articolo! Devo assolutamente organizzare una visita in questa capitale del Medioevo!

    1. In realtà il fatto che all’interno dell’anfiteatro romano siano state costruite le case e che questo sia così percepibile è una rara testimonianza di come la storia trasformi il passato inserendolo nel futuro

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