Che sia la meta della gita di un giorno da Rotterdam, o la tappa di un on the road tra i tulipani, questa preziosa cittadina è davvero imperdibile: vi suggerisco qui cosa vedere a Delft.
Innanzitutto i canali, davvero poetici quando si ricoprono di ninfee e poi le stradine che li costeggiano, le case di mattoni e la bellissima piazza.
Le Chiese, la Vecchia e la Nuova, importanti testimoni della storia d’Olanda, i musei e, per chi ama il pittore che ha ritratto la ragazza col turbante, le tracce della vita di Vermeer che qui è nato e ha vissuto.
Ma andiamo con ordine.
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Cosa vedere a Delft: la Chiesa Vecchia e quella Nuova
La Oude Kerk
Il campanile della Oude Kerk, la chiesa vecchia, è decisamente e volutamente inclinato. Per compensare il fatto che le fondamenta continuavano a sprofondare nel terreno prosciugato del canale, il campanile fu costruito con una curva.
In epoca medievale la Chiesa era cattolica e dedicata a Sant’Ippolito, patrono della città. Tra il 1566 e il 1572 la Riforma Protestante provoca una violenta iconoclastia e tutto ciò che è cattolico-romano viene ferocemente distrutto.
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Questa la ragione per cui le pareti sono completamente spoglie. Unica eccezione un bel pulpito intagliato con le immagini degli evangelisti, risparmiato dalla distruzione perché al centro della navata. Il pensiero dei riformisti, infatti, voleva che la Bibbia fosse al centro durante la cerimonia.
Pregevoli opere di maestri vetrai del XX secolo hanno sostituito le vetrate a piombo andate perdute con lo scoppio della polveriera di Delft nel 1654.
La particolarità della Oude Kerk sono però le tombe che ricoprono interamente il pavimento. Qui riposano numerosi olandesi illustri ricordati spesso con una sola lapide come del caso del pittore Johannes Vermeer che muore in totale povertà e viene sepolto nella tomba di famiglia della suocera. Dal 2007 gli viene dedicata una nuova lapide, con l’immagine simbolo della Corporazione dei pittori.
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La Nieuwe Kerk
La Nieuwe Kerk, in contrapposizione alla precedente, sorge sul Markt la piazza principale della città.
Anche qui, la Riforma ha fatto sparire le vestigia del cattolicesimo e anche qui le pareti sono immacolate e spoglie.
In questa chiesa sono sepolti i membri della famiglia degli Orange-Nassau a partire dal loro capostipite Guglielmo d’Orange che fu ucciso a tradimento proprio nel cortile di fronte alla Chiesa Vecchia. Sul muro di quello che oggi è il Museo de Prinsenhof, si vedono ancora le pallottole che lo ferirono a morte.
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Tra le tante cose da vedere a Delft, non perdetelo assolutamente. L’edificio medioevale che sorge sul canale più vecchio della città, L’Oude Delft, ospita istruttive testimonianze della Guerra di Indipendenza Olandese.
Guglielmo d’Orange è considerato il Padre della Patria per la sua strenua ribellione alla dominazione spagnola. Il suo mausoleo si trova al centro del coro ed è composto da quattro pilastri che reggono un baldacchino. Il bassorilievo in marmo bianco raffigura Guglielmo giacente con accanto un cagnolino, simbolo di lealtà.
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Tutti i membri della famiglia Reale olandese sono sepolti qui ma le tombe non sono visitabili.
Il biglietto per la visita delle due chiese è cumulativo, potete acquistarlo entrando nella Chiesa Vecchia e varrà anche per la Nuova e viceversa.
Il Markt
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Il Markt, la Piazza del Mercato è una delle piazze più belle d’Europa. Assolutamente medioevale nella struttura, con la Chiesa Nuova simbolo del potere religioso che fronteggia il Municipio, sede del potere politico, sorprende per le sue grandi dimensioni. Un tempo luogo di riunioni e di esecuzioni, è oggi animata da negozi e ristoranti ed è circondata da edifici storici ben conservati.
Osservare a Delft la luce di Vermeer
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Sono capitata a Delft in una magnifica giornata di inizio autunno. La luce limpida si diffondeva tra le fronde degli alberi e si rifletteva nei canali in un’atmosfera giocosa, complice il fatto che era un sabato e la città risultava particolarmente animata.
Per un attimo non ho ritrovato i colori che mi aspettavo dai quadri di Vermeer. Invece mi sbagliavo, la luce di Vermeer, quella che sembra filtrata attraverso un vetro, è proprio lì a illuminare il ponte di Oostport, a sottolineare il rosso dei tetti della città e i mattoni delle case.
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Lungo il Vuldersgracht, a mio parere il canale più suggestivo, si trova il Vermeer Centrum. Non vi sono, al suo interno, dipinti originali ma la riproduzione di tutte le opere dell’artista. Durante la visita si imparano molte cose sulla sua straordinaria abilità nell’utilizzare la luce.
Guardando con attenzione, le immagini dei suoi dipinti si ritrovano in molti angoli di Delft che per certi versi sembra essersi fermata al Secolo d’Oro quando i ricchi mercanti olandesi, protestanti, amavano decorare le loro case con temi non religiosi.
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Vermeer, che ha trascorso la sua intera esistenza a Delft, diventa protagonista di questo periodo e nei suoi quadri racconta la quotidianità degli abitanti. Le sue donne, così affascinanti e sensuali sono sorprese nell’intimità domestica delle case. Ma è la luce che filtra lateralmente a illuminare un piccolo dettaglio, che sia l’orecchino di perle della Ragazza col turbante (resa famosa dal romanzo della Chevalier) o il corpetto giallo della Lattaia che rende il suo stile così particolare.
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Passeggiando nelle stradine strette del centro e lungo i canali, lasciatevi sorprendere dagli scorci delicati che si aprono inaspettatamente. Un ponticello bianco, le biciclette appoggiate alla balaustra, un muro di mattoni con le finestre grandi.
Arrivate a piedi fino alla porta orientale, la Oostport, l’unica rimasta delle cinque originali. Riconoscerete immediatamente le torri gemelle con le guglie altissime e il ponte della Veduta di Delft di Vermeer.
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Cosa vedere a Delft: Il blu di Delft
Nell’elenco di cosa vedere a Delft, non potevano mancare le tipiche ceramiche con i decori blu che sono l’orgoglio della città dal XVI secolo. Nascono dall’imitazione delle porcellane cinesi che i mercati portavano dall’Oriente ma, in versione più povera ( il kaolien non era disponibile in Europa) in cui l’argilla era rivestita con uno smalto di stagno.
Le ceramiche prodotte a Delft erano molto in voga nel 1600 tanto che il colore del decoro è comunemente conosciuto come blu di Delft.
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Oggi, delle 33 fabbriche esistenti in città, rimane solo la Royal Delft che si può visitare. Sono molto caratteristici i vasi per i tulipani formati da piccoli vasetti sovrapposti.
Alcuni artisti hanno “modernizzato” i decori e nei negozi del centro si trovano delle versioni attuali con disegni stilizzati e interpretazioni nuove che mi sono piaciute molto.
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Dove mangiare a Delft
Nel cortile del Begijnhof , dove vivevano in comunità le donne religiose cattoliche che non avevano preso i voti, c’è il ristorante Van Der Dussen.
Il nome pare sia quello di una delle beghine che qui hanno vissuto nel XVII secolo. In un locale molto caratteristico che risale al 1200 e che è stato, tra l’altro, caserma dei soldati di Napoleone, si gusta una cucina moderna un pò francese. L’atmosfera è informale e piacevole.
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Prima della Riforma a Delft si concentravano moltissimi birrifici soppiantati poi dalle fabbriche di ceramiche. E’ logico che si debba quindi assaggiare almeno una delle birre artigianali che si producono ancora.
Potete provarne alcune da Bierfabrek, magari accompagnata dalla imperdibili bitterballen le polpettine di carne tipiche olandesi.
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Io ho un gran debole per le città che si sviluppano suo canali, se poi sono legate al mondo dell’ arte ancora di più ☺ï¸mi sembra un posto davvero interessante!
Delft è una piccola città ricca di storia e di fascino
Mi ricorda molto una cittadina della Provenza, Isle sur la Surge. Ha molti scorci simili. Deve essere davvero una città molto interessante da visitare. Ma forse un pò impgnativa con una bambina al seguito. Aspetterò ancora qualche anno per una meta così storica, che va vissuta in tutte le sue sfumature.
Adoro Isle sur la Sorgue! L’atmosfera è un pò diversa ma anche a Delft ci sono molti antiquari. Per una bimba piccola concordo che è un pò impegnativa…
Che bella questa città! Quando si va in Olanda spesso ci si ferma solo ad Amsterdam ma in effetti la vera Olanda sta al di fuori, in queste mervaigliose città come Deft.
dicono che Delft sia una “piccola Amsterdam”, io non amo queste definizioni e trovo che Delft abbia un suo carattere molto peculiare, poi è ovvio che l’architettura ricordi quella di Amsterdam d’altra parte non siamo lontani
Come ti ho già detto, ho un bellissimo ricordo della vacanza in Olanda con i miei genitori, anni fa, A differenza di altri posti, di Delft ho dei ricordi confusi ma le tue immagini mi fanno capire all’istante che questa città mi piacerà tantissimo quando tornerò. Ho letto altri libri di Tracy Chevalier ma non quelli di cui parli tu: rimedierò!
anche io ho letto vari romanzi della Chevalier e, credimi, quello che mi è piaciuto di più è proprio la ragazza con l’orecchino di perla!
Che voglia di partire!! Siamo state in Olanda un secolo fa e ci piacerebbe fare un on the road del paese. Quando organizzeremo dobbiamo ricordarci di questa splendida cittadina!
non è lontana da Rotterdam e merita sicuramente una tappa
Avevo sentito parlare di Delft proprio per le ceramiche blu ma non avevo idea che fosse così bella e siccome l’Olanda è una delle mete dei miei sogni, fin da quando ero bambina, sicuramente anche questa città sarà in lista. Ho sempre atteso per poter visitare l’Olanda durante la fioritura dei tulipani ma il periodo non mi permette mai sufficienti ferie. Mi sa che se vogli andarci prima della pensione mi conviene fare il tour in camper in estate, e poi in futuro andarci in primavera.
anche io sognavo di andarci in primavera…. comunque i bulbi di tulipani li ho comprati vediamo se il mio terrazzo ad Aprile assomiglierà vagamente ad un campo olandese!!!
Non avevo mai sentito parlare di Deft, ma sembra una splendida cittadina; non mi sorprende che abbia saputo ispirare Vermeer. A proposito, mi sorge un dubbio: non è lui il protagonosta del film “La ragazza con l’orecchino di perla”?
Vermeer è l’autore del quadro “la ragazza col turbante” al quale si è ispirata Tracy Chevalier per il suo romanzo “la ragazza con l’orecchino di perla” immaginandone la storia
Una città che non ho mai visitato ma mi sembra molto bella dal tuo racconto, hai proprio ragione già dalle tue foto si percepisce la luce di Vermeer, immagino dal vivo, sicuramente mi conquisterebbe come altri paesaggi dei Paesi Bassi!
Devo ammettere che ero partita un pò prevenuta, invece l’Olanda mi ha stupita.
Ci credi che ci dovevo andare a luglio con un on the road? Ma poi tra il Covid e i costi un po’ elevati alla fine ho desistito. Spero di poterci andare nei Paesi Bassi un giorno e di poter vedere questa deliziosa cittadina!
Adesso l’Olanda non è messa benissimo con i contagi speriamo
Non conoscevo questa città, ma sono sicura che mi piacerebbe restarci un paio di giorni, andare su e giù in bicicletta tra i canali, fermarmi a mangiare un panino all’aringa lungo un canale… Una curiosità: quale è il periodo in cui si vedono le ninfee fiorite?
Ah il panino con l’aringa!! Le ninfee fioriscono all’inizio dell’estate e credo che lo spettacolo sia magnifico
Non mi sono mai spinta fino a Rotterdam e tantomeno nei suoi dintorni. Questa cittadina è uno spettacolo e posso immaginare quali colori si riflettano nella sua luce speciale. Camminare però sulle tombe di illustri personaggi è da una parte molto iconico, dall’altra un po’ sacrilego…
Anche io ho sempre un pò di riguardo quando cammino sulle tombe, nella chiesa di Delft non ci sono alternative, il pavimento è costellato di lapidi come accade anche in alcune nostre chiese che hanno conservato l’impianto medioevale
Che magnifici paesaggi e che magnifici scorci hai fotografato! Probabilmente anche la luce e la stagione hanno aiutato! Merita una visita sicuramente!
Purtroppo non c’era proprio il sole ma certi cieli grigi secondo me sono perfetti per quei paesini arroccati
Era tra le opzioni durante il weekend in Olanda, ma alla fine abbiamo scelto di spostarci un pomeriggio a Rotterdam. In compenso ad Amsterdam ho comprato una marea di manufatti in ceramica di Delft. Peccato però, perché dall’articolo sembra ne valga davvero la pena! Sarà per la prossima volta
la città merita veramente certo che anche Rotterdam è molto bella… la scelta era ardua!
Questo tuo articolo, ricco di informazioni precise, mi ha suscitato dei bei ricordi – sono stata in Olanda anni fa e sempre anni fa ho letto La ragazza con l’orecchino di perla, che ora vorrei tanto rileggere. Credevo, vedendo i colori accesi degli alberi rigogliosi, che avessi visitato Delft in primavera inoltrata, invece poi ho letto che ci sei stata a inizio autunno. Potrei prendere in considerazione di tornare nei Paesi Bassi proprio a cavallo tra settembre e ottobre l’anno prossimo, quando le temperature sono ancora piacevoli. Grazie per questo tuo post
Io ci sono stata verso la fine di Settembre, le giornate erano freddine ma c’era una luce incantevole
Ciao Anto, sai che alla fine, dopo aver letto questo tuo articolo, ho deciso di rileggere La ragazza con l’orecchino di perla 🙂 L’ho finito ieri e ora ho una voglia incredibile di tornare in Olanda.
Un libro che ho letto alcuni anni fa senza nulla sapere di Vermeer… mi ha do una bella idea magari lo rileggo anche io in questo periodo di quarantena
le giornate erano freddine ma la luce bellissima
Che meraviglia Delft, la quintessenza della città Olandese sul canale, più tranquilla e altrettanto bellissima. Ne avevo sempre sentito parlare ma adesso che ho visto anche le tue foto, mi vien voglia di prenotare il biglietto e partire!
La chiamano la piccola Amsterdam, secondo me sono invece due città completamente diverse anche se lo stile architettonico ha dei tratti comuni
Quest’anno, ad un certo punto, ho pensato di fare un on the road in Olanda, tanto che avevo anche studiato un itinerario. Poi ho cambiato idea e sono rimasta in Italia. Ma ormai la cosa mi gira per la testa e prima o poi tornerò da quelle parti, facendo tappa sicuramente anche a Delft, che deve essere carinissima.
Io ci sono stata in Settembre, le giornate erano già più corte ma splendide con un cielo limpidissimo. Delft mi ha veramente incantato