Tra le cose più interessanti da vedere a Montalcino, vi segnalo il nuovo allestimento dell’ex convento di Sant’Agostino. Il complesso, recentemente restaurato, comprende un percorso espositivo di interessanti pitture senesi del ‘300 e ‘400 e lo spazio multimediale Il Tempio del Brunello.
Una immersione inebriante tra i colori, i profumi e i sapori di un comune ricco di storia e di arte nonché terra d’origine del Brunello, un vino famoso nel mondo.
Il complesso di Sant’Agostino si trova nella parte alta del bellissimo borgo di Montalcino, poco distante dalla Fortezza Senese. L’entrata costa 10,00 Euro e consente la visita del Museo Civico Diocesano, del Museo Archeologico e del Tempio del Brunello. La visita della chiesa è libera.
Mi è piaciuto molto questo “percorso sensoriale” che unisce idealmente i rossi e gli ori dei dipinti trecenteschi al colore rubino del vino e al giallo intenso dello zafferano, la terra dei paesaggi medioevali al tartufo e all’olio, diamanti della cucina di Montalcino.
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La chiesa di Sant’Agostino e il Museo Diocesano
La chiesa dedicata ai Santi Filippo e Giacomo ma che tutti conoscono come la chiesa di Sant’Agostino dal nome dell’ordine monastico che la fondò nel 1200, è una delle cose che vi consiglio di vedere a Montalcino dopo il recente restauro.
Gli agostiniani erano un ordine eremitano, vivevano in luoghi isolati e si dedicavano alla contemplazione del creato per elevare l’anima a Dio. Quando arrivarono nel centro urbano di Montalcino, per legittimare la loro potenza, chiamarono a decorare la chiesa i più importanti protagonisti dell’arte senese del periodo.
Bartolo di Fredi dipinse intorno al 1380 il ciclo dei affreschi nell’abside con le storie della vita di Sant’Agostino. Molti altri personaggi contribuirono alla decorazione degli interni a testimonianza dello spessore artistico e culturale che si respirava a Montalcino in quegli anni.
I dipinti sulle pareti, illuminati dalla luce che entra dal rosone centrale, risplendono nuovamente dei colori originali.
Per meglio comprendere il contesto storico e artistico delle opere, spostatevi nell’attiguo Museo Diocesano. L’esposizione è molto razionale e segue un ordine cronologico. Le statue e i dipinti sembrano dialogare tra loro in un ambiente luminoso e piacevole.
La parete di fondo di quello che era il refettorio, è affrescata con una grande Crocifissione. Le figure colorate in verde sono una soluzione “economica” spesso utilizzata dagli ordini mendicanti.
Al Museo troverete diverse opere di Bartolo di Fredi tra cui il Polittico dell’Incoronazione della Vergine, realizzato per i Francescani, l’ordine “rivale” degli Agostiniani a Montalcino.
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Vi sono poi bellisime Madonne cinquecentesche e un corcefisso in bronzo del Gianbologna oltre a numerosi paramenti e arredi sacri.
Cosa vedere a Montalcino: il Tempio del Brunello
Scendendo nei sotterranei, potete iniziare a conoscere il mondo del Brunello, con un’esperienza multimediale che vi consentirà di entrare nel territorio e ascoltare le voci dei produttori.
Nella sezione Calix lasciarvi catturare dalla proiezione sulle pareti dei capolavori artistici della terra di Montalcino. I colori dei dipinti appena visti al museo vi avvolgeranno un un universo dorato e spettacolare.
Alcuni video descrivono i quattro pilastri sui cui si fonda l’unicità del Brunello ovvero il terreno, la biodiversità, il clima e il lavoro dell’uomo.
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Credo non sia possibile visitare Montalcino senza vedere almeno virtualmente, il territorio che ha dato origine a un vino eccezionale.
Nella sala dedicata alle Voci del Brunello, potrete ascoltare le testimonianze degli anziani produttori che raccontano di come abbiano fatto conoscere il loro prodotto nel mondo, unendo le forze e le conoscenze. Il vino è un frutto della terra, assaggiarlo significa ascoltare la sua storia diversa ad ogni vendemmia.
Infine risalite nel chiostro e regalatevi un assaggio di vino. Tramite una vetrina interattiva potrete scegliere il “vostro Brunello” scelto da un sommelier virtuale. Oppure potete fare come noi e scambiare quattro chiacchere reali con la signora che ci ha proposto la degustazione, gentile e molto competente.
L’Enoteca Bistrot è molto moderna e le bottiglie del prezioso vino sono esposte come opere d’arte.
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Purtroppo questo interessante complesso che unisce i tesori dell’arte a quelli della terra, non è conosciuto e frequentato come meriterebbe. Per questo vorrei segnalarlo tra le cose assolutamente da vedere durante una visita a Montalcino.
Per info: L’oro di Montalcino
Io mi sono innamorata di questo borgo, e non solo della sua bellezza ma soprattutto della sua proposta enogastronomica. I vini sono davvero deliziosi e se abbinati a buon cibo ( noi abbiamo provato un brunello abbinato a uova e tartufo) l’esperienza diventa estasiante.
vini eccezionali e cibo di ottima qualità, sono d’accordo
Sai che sono stata a Montalcino anni fa e non ho visto niente? Si trattava di un viaggio di lavoro e quindi sono rimasta per due giorni chiusa nella sala conferenze dell’hotel – che spreco! Ma la Toscana non è troppo lontana per cui mi piacerebbe organizzare un weekend per vedere un paio di tappe, tra cui Montalcino. Mi ispira molto questo percorso tra arte e vino!
in una mattinata la visita al complesso di Sant’Agostino si fa tranquillamente poi ci sono gli assaggi del vino…
Articolo interessante, conosco questa città solo per il vino però leggendo c’è molto altro da vedere.
all’interno del complesso agostiniano il binomio arte vino è vincente
Devo dire la verità, andrei a Montalcino prevalentemente per il meraviglioso vino, ma se fossi da quelle parti visiterei anche altro, giusto per passare il tempo tra un calice di vino e un altro!
se non sarai troppo ubriaca!!
Articolo davvero interessante! Non avrei mai considerato Montalcino come un posto da poter visitare
piccolo ma molto interessate
La Toscana mi incanta sempre ogni volta che ci vado, ero stata a Montalcino tempo fa ma mi era piaciuto molto, non ero però andata al Tempio del Brunello e prossima volta è assolutamente da vedere
E’ una regione bella in tutto: arte, storia, cibo. Un vero paradiso
Wow, mi segno assolutamente quest’indirizzo perché merita veramente! Ha tutto quello che serve per unire le due più grandi passioni mie e di mio marito: il vino e l’arte! Da non perdere….!
sono anche le nostre di passioni infatti abbiamo passato una mattinata bellissima
Interessante questo tuo articolo su Montalcino, ma trovo ancora più interessante l’idea di ascoltare le storie degli anziani produttori, di come sono riusciti a far conoscere il loro Brunello e a renderlo un’eccellenza italiana.
sono state commoventi le voci degli anziani
Ci sono stata due volte, entrambe in estate. É uno splendido borghetto e vale la pena visitarlo non solo se si è appassionati di vini! Mi sono piaciuti i suoi vicoletti e le sue trattorie, in una ho assaggiato dei pici stratosferici!
E’ il tipico borgo toscano dove si mangia bene e si beve meglio in più ha dato i natali ad un vino eccezionale
Non ho capito bene se questa celebrazione del Brunello si svolge all’interno della chiesa. Perchè se così fosse mi sembra un bizzarro abbinamento tra sacro e profano!
ah ah non proprio all’interno della chiesa ma all’interno del complesso monastico di cui la chiesa fa parte
Ma guarda che bella chicca ci hai regalato oggi! In effetti conoscevo Montalcino essenzialmente per il vino. Grazie per lo spunto
E’ stato restaurato da poco e purtroppo non c’erano molti visitatori però a me è piaciuto molto il museo e anche la chiesa
Non solo vino allora!
Ottimo che si possa visitare la parte artistica della città, oltre a degustare il suo ottimo vino!
per me è il binomio perfetto!
Non sono mai stata a Montalcino, che a parte il famosissimo Brunello non è forse molto conosciuta per le sue bellezze storiche ed architettoniche ed è un peccato, a giudicare dalle tue foto e dai tuoi racconti! Però di fronte al Brunello, effettivamente, tutto passa in secondo piano! D
oltre al Brunello c’è di più!! E un giro al complesso di Sant’Agostino merita veramente
Quando sono in Toscana cerco sempre di fare una scappata in questa zona, Montalcino è la zona del mio vino preferito, e di tantissimi piatti della cucina toscana che amo in modo particolare e poi il borgo è così carino
la Toscana è una certezza!
Bellissimo il monastero ma ancora di più pensare che proprio in un complesso così sacro ci sia il tempio del brunello
un perfetto abbinamento!