La Sirenetta di Copenaghen è il simbolo non solo della città ma di tutta la Danimarca. La sua bellezza malinconica con lo sguardo perduto verso l’infinito del mare la rende cara agli abitanti e ai turisti, tutt’ora incantati dalla sua triste fiaba.
Copenaghen, soprattutto in inverno, ha un’atmosfera fiabesca con i tetti aguzzi, le casette colorate e le tante lucine che scaldano la notte nordica.
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Andersen stesso, nativo di Odense, si lasciò ispirare dal clima suggestivo di Copenaghen per l’ambientazione delle sue fiabe più popolari.
Lo scrittore visse a lungo in una delle case di legno affacciate sul canale di Nyhaven – al numero 18 – dove scrisse La Principessa sul pisello e L’acciarino magico. Nelle sue favole cela spesso una parte di sé: l’aspetto un pò sgraziato (Il brutto anatroccolo), la povertà, il disagio nei rapporti con gli altri particolarmente evidente ne La Sirenetta.
La favola
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Sul fondo degli abissi, dove le acque sono blu e profonde, si trova il castello del re del mare con mura di corallo e tetto di conchiglie.
Le sue figlie sono bellissime ma al posto dei piedi hanno una coda di pesce; possono salire in superficie solo una volta nella vita per ammirare il mondo degli uomini.
La più piccola, vede un principe bellissimo del quale si innamora perdutamente. Pur di passare la vita con lui cede ad una strega la sua bellissima voce di sirena e si trasforma in fanciulla. Se anche il principe si innamorerà di lei, i due saranno immortali altrimenti lei diventerà schiuma.
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Quando i primi raggi del sole illuminano il principe addormentato accanto alla sua sposa, e la sirenetta sta per scomparire tra le onde del mare, le sorelle le offrono un pugnale con il quale dovrà uccidere il principe e tornare ad essere una creatura del mare senza anima. Incapace di compiere un tale gesto e rassegnata al suo destino, Ariel viene salvata dalle invisibili dell’aria che la portano con loro a spargere nel mondo le buone azioni per rendersi immortale
La fiaba di Andersen è molto cupa, io preferisco decisamente il lieto fine della trasposizione di Disney!
La Sirenetta di Copenaghen
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La statua della Lille Havfrue, in danese, si trova al molo Langelinje e si può raggiungere con la bella passeggiata che vi suggerisco in questo itinerario.
La Sirenetta è immortalata nel momento della trasformazione quando dalla coda di pesce si apprestano a spuntare le gambe.
Fu scolpita nel 1913 per volere di Carl Jacobsen proprietario del famoso birrificio Carlsberg che fu profondamente colpito da una trasposizione della fiaba sotto forma di balletto.
Lo scultore Edvard Erksen utilizzò la moglie come modella per il corpo della sirenetta dato che la prima ballerina a cui si doveva ispirare, Ellen Price, rifiutò di posare nuda e “prestò” solo il viso.
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Fu più volte sfregiata, decapitata, imbrattata e vestita anche con un burqa in segno di protesta ma quella piccola figura appoggiata allo scoglio resta lì, simbolo potente di una donna consapevole del proprio destino di solitudine.
Per alcuni può essere deludente così defilata e difficile da raggiungere; il tempo di una foto e via. Invece a me piace. La trovo perfetta in questa città fatta di castelli e di torri. Mi piace la sua espressione mesta rivolta ad un infinito grigio di cielo e di mare. Mi piace il suo sogno e il suo sacrificio d’amore: “… ricordati, se egli sposa un’altra donna il primo mattino dopo il matrimonio il tuo cuore si spezzerà e tu non sarai che schiuma sulle onde!”
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Avevo letto tanto tempo la favola e non me la ricordavo più! Bellissime le tue foto di Copenhagen, è una delle poche capitali in Europa in cui non sono mai stata..
a me è piaciuta molto in inverno, il centro si può girare a piedi con bellissime passeggiate e il mix tra antico e moderno è sempre interessante. per non parlare del design e dei complementi d’arredo… da impazzire
Conoscevo la leggenda della sirenetta di Copenaghen. Ma quello che non sapevo è che, nel tempo, è stata oggetto di atti vandalici. Certo che l’inciviltà non Si ferma dinanzi a nulla, tantomeno davanti a questa splendida forma d’arte. Che amarezza..
amarezza è il sentimento giusto di fronte a certi gesti che purtroppo non ci stupiscono dato che ovunque lo sfregio delle opere d’arte è utilizzato come segno di protesta. Una vera assurdità
Anche a me piace di più la storia della sirenetta raccontata da Disney. Quando ero piccola vidi anche un altro cartone dedicato a questo personaggio, ma con un finale triste. Molto probabilmente si riferiva alla storia che hai descritto in questo articolo.
Le favole secondo me devono avere per forza il lieto fine altrimenti non sono fiabe… sono realtà.
Sai che non sono mai stata a Copenaghen, ogni anno spero di andare ma per un motivo o un altro non riesco, vorrei vederla in inverno a Natale deve essere proprio magica.
nel periodo di Dicembre a me è piaciuta tantissimo e l’ho apprezzata molto di più di quanto abbia fatto in altre stagioni
Hai reso poetica una favola che di poesia ne ha davvero poca, almeno quella originale. Quando scoprii il vero finale, ricordo che c’ero rimasta malissimo ed anch’io preferisco il classico Disney.
in effetti Andersen, conosciuto per le favole, metteva molta della sua tristezza nei racconti e forse per i bambini sono sono così adatti. Anche a me piace il finale di Disney
Che spettacolo! Ci sono andata a Marzo 2020, Copenhaghen è strepitosa.
ci sono rimasta male con la sirenetta perché me l’aspettavo più grande e invece è piccolina.
però tutto il resto è di una bellezza incredibile
anche a me la prima volta la sirenetta aveva deluso, ci ero arrivata in taxi e non avevo capito esattamente dove si trovava, mi sembrava tanto lontana dal centro. Arrivarci a piedi invece ti consente di focalizzarla e di essere preparati alla sua solitudine
Da bambina adoravo la sirenetta, forse perché conoscevo il finale della Disney, che come racconti è diverso da quello di Andersen. Peccato che quando sono stata a Copenaghen non ho potuto vedere la statua! Era in trasferta a Shanghai, per l’Expo! Dovrò tornare nella capitale solo per vederla!
bhe dai, almeno hai potuto pensare che anche lei ha avuto il suo viaggio…
Non sono mai stata in Danimarca, ma devo dire che uno dei motivi per cui ci andrei subito è proprio la Sirenetta e la sua favola. Mi ricorda tanto la mia (lontana) infanzia!
la favola che conosciamo noi ha un bel finale e anche a me ricorda l’infanzia lontana!
Ricordo ancora quando la nostra guida ci raccontò questa fiaba durante il meraviglioso free walking tour. Una bellissima esperienza, valore aggiunto per una città che colpisce già al primo sguardo
bisogna davvero contestualizzare la sirenetta nella città e nel carattere dei suoi abitanti per capirla fino in fondo, spesso delude
Che bella storia che racconta questa statua peccato che sia stata sfregiata più volte ma rimane cmq il simbolo di una città
lo sfregio delle opere d’arte è una pessima abitudine diffusa ovunque anche nei civilissimi Paesi dell’Europa del Nord!
Non sono mai stata a Copenaghen e mi piacerebbe proprio andarci anche per scoprire le statue della sirenetta e le fiabe legate a questo personaggio diventato immortale grazie a Disney!
la città ha di per sé un’atmosfera fiabesca, il fatto che ci sia la personificazione della sirenetta sottolinea questa caratteristica
Siamo stati a Copenaghen in viaggio di nozze e, naturalmente, abbiamo fatto tappa alla Sirenetta. Sinceramente pensavo fosse una statua più grande… Comunque è davvero suggestiva.
in viaggio di nozze davanti al sirenetta è fin troppo romantico!! E’ vero la statua è abbastanza piccola e al primo patto può essere deludente un pò come la Gioconda che tutti ci immaginiamo enorme, però credo che non potrebbe essere così, in fondo rappresenta una fanciulla non un gigante
Non conoscevo la fiaba originale della Sirenetta, come te anche io preferisco decisamente la versione della Disney!
decisamente la favola deve finire bene!
Adoro questa favola, letta sia in originale su una raccolta di fiabe di Andersen ed sia vista più e più volte grazie alla
Disney!!! Inutile dire che la storia interpretata dalla Disney con le sue magnifiche canzoni ti coinvolge profondamente ðŸ˜
Andersen ha voluto mettere un pò di sé in ogni suo racconto e quindi anche nella sirenetta c’è parte del suo disagio. Disney ci ha regalato il lieto fine che è quello che vogliamo dalle fiabe
non sapevo ci fosse una favola!! decisamente meglio la Disney!! Buon Natale!
Concordo, il finale di Andersen è molto cupo.
Ricordo che all’università la docente di un corso di letteratura tedesca aveva fatto una lezione sulle fiabe germaniche e sulla differenza con le version Disney o comunqe più “edulcorate”, e si era parlato anche di quella della sirenetta. Trovo che sia un confronto molto interessante perché le versioni originali erano sempre molto più cupe.
Ma letteratura a parte: sai che Copenhagen è nella lista di posti dove mi piacerebbe andare nel 2021? Speriamo nn rimanga solo un sogno…
spero anche io che l’Europa possa diventare una meta sicura per i prossimi viaggi e Copenaghen, sirenetta a parte, è davvero una città interessante e moderna
La Sirenetta è uno dei miei cartoni animati Disney preferiti! Onestamente ora che ci penso non ho mai letto la fiaba originale. Sarà una delle prossime cose che farò prima di andare a Copenaghen!
se conosci quella di Disney, noterai che il finale è molto più cupo. Non c’è il vissero felici e contenti… diciamo che è più simile alla vita reale
Anche io sono di quelli rimasti delusi dalla statua della sirenetta. A dire la verità, non la trovavo proprio! 😀 E’ talmente piccola che ci sono passata di fianco senza vederla, probabilmente perchè nascosta da qualche gruppetto che faceva delle foto. L’ho notata al ritorno, per lo stesso motivo: “ma perché sono tutti li’? Ah eccola….” 😛
nessuno se la immagina così piccola! Ma a guardarla bene è proprio il simbolo della città
Una favola molto attuale: per amore è sempre la donna a dover rinunciare, che si tratti di gambe o coda, il prezzo da pagare è sempre carissimo! Copenaghen è una città meravigliosa e la sirenetta ne è un dolcissimo simbolo.
quanta verità nelle tue parole Paola! le donne rinunciano sempre per amore…siamo coraggiose inutile dirlo
Ricordo che da piccola veniva trasmesso il cartone della Sirenetta (non Disney) molto fedele alla storia raccontata da Hans Christian Andersen, è stato il mio primo approccio con questo autore che tanto ho amato negli anni.
ho scoperto da adulta che le fiabe che amavo da bambina erano state scritte da una persona profondamente triste. Se le penso adesso ci ritrovo tutta la fatica di vivere del loro autore e mi piacciono ancora di più
Ciao Antonella, innanzitutto ne approfitto per augurarti un felice anno nuovo! Che sia pieno di gioia e anche di viaggi, così continui ad arricchire il tuo blog 🙂
Copenaghen mi incuriosisce molto e nonostante abbia letto più volte recensioni poco entusiasmanti riguardo alla statua della Sirenetta (troppo piccola e lontana dal centro), credo che comunque a me piacerebbe molto.
Da piccola guardavo spesso il cartone Disney – mi piaceva moltissimo Ariel e una volta a Carnevale mi sono anche travestita da Sirenetta. Non conoscevo, invece, la fiaba scritta da Andersen, molto triste.
Comunque ti suggerisco il romanzo “Morte di una sirena”, da poco pubblicato da Neri Pozza, un giallo con protagonista Andersen nelle vesti di detective 🙂
grazie Valentina e anche a te auguro tutto il meglio per l’anno appena iniziato. Grazie per il suggerimento, i gialli sono tra le mie letture preferite!
Adoriamo Copenhagen! Ci siamo state due volte e sicuramente torneremo! La Sirenetta è stata una delle ragioni per cui siamo tornate nel 2019. Volevamo vederla con la luce della primavera ed è stato anche meglio che in estate.
anche a me piacerebbe tornare per imparare qualcosa di più sul design