E’ una delle cose più buone che ho mangiato in Norvegia, il salmone marinato con l’aneto meglio conosciuto come Gravlax.
Nei ristoranti all’interno del mercato del pesce di Bergen, lo servono accompagnato dalla tipica senape norvegese ed è una vera delizia. Ha un sapore intenso e persistente che si associa meravigliosamente alle atmosfere rarefatte e alle acque gelide del Nord.
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L’origine del Gravlax è da ricercarsi nella necessità di conservare il pesce pescato abbondantemente nei mari del Nord Europa in un periodo di tempo relativamente breve. Il salmone infatti si pesca nella stagione della riproduzione quando migra verso il mare.
Invece della salatura, considerato il costo del sale, nel medioevo i pescatori svedesi e norvegesi inventarono il “salmone interrato”: graved lax appunto.
Il salmone, leggermente salato e immerso nell’acqua con erbe e spezie, era interrato in una buca e coperto di corteccia di betulla e aghi di pino. Con questo processo di fermentazione il sapore che ne risultava era molto forte, quasi di ammoniaca ma all’epoca non si andava tanto per il sottile.
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Con gli anni la ricetta si è affinata. L’aggiunta di miele, sale, distillati locali e soprattutto aneto hanno trasformato il gravlax in un piatto saporito e delicato.
La marinatura, che dura ben 72 ore, ammorbidisce la carne del salmone e ne esalta il gusto.
Come dicevo, in Norvegia viene spesso servito accompagnato dalla sua salsa di senape aromatizzata con olio, aceto, miele e logicamente aneto!
Il mix di sapori, intensi e delicati, forti e dolci allo stesso tempo, mi fa andare immediatamente con la mente all’Artico. Al colore grigio del mare quando il cielo è coperto di nuvole, alle casette rosse dei pescatori sulle rive dei fiordi, al vento freddo e alle notti lunghe. Un piatto semplice che sa di mare e di fatica e che non poteva che essere inventato in Scandinavia.
Ricetta per preparare il Gravlax come in Norvegia
La ricetta del gravlax è molto semplice, l’importante è che il salmone sia fresco e abbattutto.
Ricoprite interamente il filetto di salmone con sale, zucchero e abbondante aneto. La dose dello zucchero dovrebbe essere doppia rispetto al sale, io lo faccio a occhio. A piacere si può aggiungere alla marinatura succo di limone oppure un liquore molto alcolico tipo vodka.
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Avvolgete il salmone con la pellicola, se potete mettetelo sotto un peso e lasciatelo in frigorifero per 72 ore. Poi scolate la marinatura, tagliate il gravlax a fettine sottili e servite con la senape. Potete anche optare per una salsa a base di yogurt alla quale sarebbe bene aggiungere un pò di aneto fresco.
Il salmone assumerà un colore molto intenso e per avere una presentazione di effetto potete aggiungere frutti di bosco oppure barbabietola rossa.
Il migliore che ho mangiato è stato al Fjellskål all’interno del mercato del pesce di Bergen, ma anche la mia versione mi ha soddisfatto.
Provatelo e fatemi sapere!
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E’ una delle specialità di mio marito. Lo fa davvero ottimo. Ovviamente cerca salmone biologico e autoctono, il più saporito che esiste. Ne facciamo davvero delle belle scorpacciate.
mi avevano dato la ricetta ma non lo avevo mai valutato fino a quando l’ho assaggiato in Norvegia
Interessante, non l’ho mai mangiato così, sarebbe da provare. E’ bello viaggiare, e scoprire oltre alla storia del posto anche i cibi e piatti tipici.
E’ un sapore che non si può non associare al freddo del Nord!
Mamma mia, se penso al gravlax potrei svenire dalla fame (soprattutto a quest’ora). Ti ringrazio per la ricetta, perché siccome sono completamente negata in cucina, pensavo che fosse una preparazione difficilissima da fare: invece questa ricetta sembra anche alla mia portata – ti farò sapere!
Che bei ricordi mi sono tornati in mente vedendo le fotografie di Bergen.
credo che il gravlax che si mangia in Norvegia abbia un ingrediente segreto che lo rende veramente speciale, forse è il salmone stesso. Però credimi che anche quello che si riesce a fare a casa è buonissimo
Ora mi hai hai messo il pallino di prepare il salmone proprio come lo hai descritto tu nell’articolo, spero mi esca bene
la ricetta è facilissima vedrai che sarà buono
Lo adoro!! Quando sono stata in Norvegia mi sono cibata praticamente solo di quello (e devo dire che in certi supermercati non costava nemmeno tanto, visto il range di prezzi norvegesi). Grazie mille per la ricetta, proverò a farlo!
infatti rispetto al costo della birra ad esempio, il salmone è a buon mercato!
Buonissimo, da un sapore super delicato ma inconfondibile. L’ho assaggiato solo a Londra ma lo riprenderei sicuramente in Norvegia per saggiarne il gusto originale!
ogni tanto provo a farlo a casa per ritrovare il sapore del Nord!
Quanto mi piace il salmone, fatto così marinato deve essere una vera bontà che vorrei assaggiare, certo mangiarlo in Norvegia sarebbe il massimo della goduria con quei panorami intorno
quello mangiato a Bergen era eccezionale!
Anche se non amo particolarmente il pesce, adoro il salmone e leggere l’articolo mi ha fatto venire l’acquolina in bocca. La prossima volta che tornerò in Norvegia dovrò proprio assaggiare il Gravlax!
adesso lo propongono anche molto ristoranti italiani, provalo vedrai che ti piacerà
Io amo il salmone in tutte le salse quindi questa ricetta è davvero perfetta per me! Non mi sembra difficile da preparare quindi potrei davvero provare a prepararlo!
Per l’abbattitura possiamo fare noi surgelandolo o si compra già abbattuto?
credo sia meglio comprarlo già abbattuto
In Norvegia ho mangiato diversi tipi di salmone (praticamente l’unica cosa a prezzi umani e pure buona!) ma il gravlax mi manca e sarei davvero curiosa di provarlo, promette molto bene!
quanto hai ragione! Giusto il salmone è abbordabile….. e comunque buonissimo io lo mangiavo anche a colazione!
Ecco un altro motivo per andare in Norvegia§: il salmone! Sarà buonissimo, soprattutto perchè viene pescato proprio in quei mari freddi del nord. Da provare la ricetta norvegese, anche perchè adoro l’aneto!
ogni volta che lo mangio – e adesso anche da noi è molto di moda – ritorno con la mente a quei paesaggi meravigliosi