Hotel Nacional: dalla mafia ai missili, la storia di Cuba passa dalle sue stanze

Hotel Nacional, la storia di Cuba

L’Hotel Nacional dell’Avana: simbolo delle follie cubane degli anni ’50, sede di summit mafiosi, centro educativo per donne, rifugio per eventuali attacchi missilistici e infine monumento Unesco. Può un albergo di lusso essere tutto questo? Sì se siamo a Cuba.

Dalla sua posizione privilegiata sulla collina del Vedado, l’Hotel Nacional è un pezzo della storia dell’isola. Ha ospitato presidenti e teste coronate, attori, sportivi, politici e gangster.

Andateci nel tardo pomeriggio, sorseggiate un cocktail nel bellissimo giardino con affaccio sul Malecon, respirate il profumo del mare, ascoltate la musica dal vivo e fatevi mostrare la stanza dove alloggiarono Frank Sinatra e Ava Gardner durante la loro luna di miele.

Lasciatevi raccontare di come lei fuggisse per andare a godersi la sensuale noche habanera, ammirate i mobili in legno della reception, i lampadari e le porcellane e perdetevi nella galleria dei cimeli del bar.

Hotel Nacional: dalla mafia ai missili, la storia di Cuba passa dalle sue stanze

Quella volta che Lucky Luciano convocò le famiglie

Ammetto di essere una patita di storie di mafia, quindi questa faccenda del summit delle famiglie mafiose americane all’Hotel Nacional mi ha parecchio intrigato.

Siamo alla viglia di Natale del 1946, negli alberghi di lusso dell’Avana si gioca pesante, l’alcol scorre a fiumi assieme a droga e prostituzione. Il business del gioco d’azzardo è gestito da Mayer Lasnky che aveva trasformato l’Hotel Nacional in casinò. All’ultimo piano c’era la suite dei giocatori più ricchi con un giro d’affari strabiliante. In cambio di questa autorizzazione Batista intascava ogni anno tre milioni di dollari.

Lucky Luciano decide di riunire proprio al Nacional i capi delle più importanti famiglie americane per spartirsi il mercato del gioco e progettare uno stato governato dalla mafia. L’Hotel è chiuso al pubblico e ospita solo i membri di Cosa Nostra da Frank Costello a Vito Genovese. La copertura è una festa in onore di Frank Sinatra che occupa la stanza accanto a quella di Lucky Luciano che è la 211.

Il presunto legame di Sinatra con la mafia è un’altra storia, ma all’ Hotel Nacional dell’Avana si poteva parlare di “affari” lontano dagli occhi indiscreti del FBI e le decisioni di quell’incontro ebbero importanti ripercussioni nelle attività mafiose in America degli anni successivi.

Per i cinefili, la scena è immortalata da Coppola nel Padrino II dove i boss tagliano una torta che ha la forma di Cuba.

Hotel Nacional: dalla mafia ai missili, la storia di Cuba passa dalle sue stanze

L’Hotel Nacional e la storia di Cuba

Così catturati dai personaggi famosi che hanno frequentato l’Hotel Nacional, quasi non farete caso ai due grossi cannoni che ci sono in giardino e che testimoniano di come questa collina fosse già un importante avamposto in epoca coloniale.

Dopo il colpo di stato di Batista nel 1933, alcuni suoi oppositori si barricano all’Hotel Nacional che sarà bombardato fino alla loro resa.

Il 1 Gennaio 1959 Fidel Castro entra all’Avana: la Revolucìon mette fine ai casinò e ai cabaret e l’Hotel Nacional diventa un centro educativo per donne contadine che qui imparano a leggere e a cucire.

Durante la crisi seguita all’invasione della Baia dei Porci, di cui potete leggere nell’articolo Baia dei Porci, il fallimento americano al Museo di Playa Giròn, i cubani temono un attacco missilistico: sotto l’hotel vengono scavati dei cunicoli per dare rifugio alla popolazione.

Quando il turismo diventa una fonte di sostentamento importante per l’economia di Cuba, abbandonata dai russi dopo il crollo del muro, l’Hotel Nacional riapre le sue stanze.

Hotel Nacional: dalla mafia ai missili, la storia di Cuba passa dalle sue stanze

Gli ospiti illustri dell’Hotel Nacional

L’Hotel Nacional fu costruito nel 1930 da Purdy Henderson, lo stesso del Flatiron Building il famoso ferro da stiro di New York. Lo stile è perfettamente caraibico, una struttura di otto piani a forma di H tra il neoclassico e l’art déco. La reception è molto particolare con i desk che sembrano ingabbiati dietro le grate in legno. Gli ascensori sono ancora quelli originali così come le porcellane inglesi e gli orologi tedeschi. Non perdetevi una visita al bar dove sulle pareti ci sono foto e cimeli dei tantissimi personaggi celebri che hanno soggiornato nelle sue stanze.

Winston Churchill, Marlene Dietrich, Marlon Brando, logicamente Hemingway e poi intellettuali come Sartre e la sua compagna Simone de Beauvoir che intervistarono il Che. Nat King Cole non vi fu ammesso perché di colore ma si esibì al Tropicana. E poi, in tempi più recenti Kate Moss e Steven Spielberg.

Nel 2016 l’Hotel Nacional ospitò la delegazione di Barak Obama durante lo storico viaggio che ristabilì le relazioni diplomatiche tra Stati Uniti e Cuba.

Hotel Nacional: dalla mafia ai missili, la storia di Cuba passa dalle sue stanze

L’Hotel appartiene allo Stato cubano, quindi i prezzi delle camere non sono eccessivi, potete anche pensare di concedervi una notte nella storia. Per info: www.hotelnacionaldecuba.com

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14 Risposte
  1. Ho letto con interesse questo articolo perché sapevo qualcosa dell’incontro convocato da Lucky Luciano ma in effetti non sapevo quanto fosse finzione cinematografica e quanto realtà. Ho visto le camere, molto classiche e lussuose, e in effetti come dici tu i prezzi sono contenuti: assolutamente accettabili considerata anche la storia di questo hotel.

    1. Io per Cuba ho scelto le casas particulares per dare anche un piccolo aiuto economico alle persone ma ti confesso che un pensierino sul Nacional ce lo aveto fatto

  2. Davvero interessante la storia di questa maestoso hotel. Le sue mura hanno accolto davvero innumerevoli personaggi, anche se molti dei quali altamente discutibili. Mi ricorda un pò l’Hotel del Coronado. Solo per la storia che custodiscono questi edifici dovrebbero essere eternamente tutelati.

    1. al momento è proprietà dello Stato quindi minimamente cautelato, speriamo che non diventi preda di una delle catene internazionali che uniformano tutti gli standard e spersonalizzano gli hotel storici

  3. Un luogo che davvero ne ha viste tantissime ma che ha conservato il suo fascino fino a oggi, arricchendosi di storie, intrighi e curiosità. Da visitare assolutamente, anche perché io sono amante della storia e qui possiamo dire che, in un modo o nell’altro, un po’ di storia si è fatta!

  4. Conoscevo l’Hotel Nacional solo per nomina, è stato molto interessante consocerne la storia che lo lega a illustri personaggi passati e contemporanei.

  5. Libera

    Il luogo che ci hai raccontato è stato davvero teatro di moltissimi eventi, al pari della trama più intricata del miglior sceneggiatore di Hollywood. Ora sì che mi piacerebbe visitarlo.

  6. Ci sono stata all’Hotel Nacional! Ma non era ancora possibile dormirci (almeno che io sappia) e si poteva visitare solamente da fuori, incluso il giardino con il bunker. Fu una delle prime cose che visitammo all’Havana visto che era vicino a dove pernottavamo. Un luogo davvero ricco di storia e di fascino!

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