I mosaici di Ravenna meraviglia senza tempo

la processione di vergini nella Chiesa di Sant'Apollinare Nuovo

Osservando oggi, con una sensibilità adulta, gli stupefacenti mosaici di Ravenna, non mi stupisco che siano stati di ispirazione per tanti artisti. Uno su tutti Gustav Klimt.

Nel ritratto di Adele Bauer e nel bacio le figure sono sospese in un nulla dorato che ricorda proprio gli sfondi bizantini ravennati. Quasi a dire che questi antichi capolavori hanno una modernità intrinseca capace di attraversare i secoli.

Gli stupefacenti mosaici di Ravenna sono unici al mondo per la loro qualità e la loro estensione tanto che dal 1996 ben otto complessi monumentali di Ravenna, sono parte del Patrimonio Mondiale dell’Umanità.

Ad eccezione della Basilica di S. Apollinare in Classe e del Mausoleo di Teodorico, sono tutti facilmente raggiungibili a piedi dal centro della città.

I mosaici di Ravenna meraviglia senza tempo

Giuseppe Ungaretti “vacillò fino alla disperazione sotto l’azzurro intenso della volta” del Mausoleo di Galla Placidia.

Io non sono capace di usare parole tanto poetiche ma ho provato un turbamento molto simile. Mi sono sentita avvolta e frastornata dai bagliori intensi del blu e dell’oro dei mosaici e dalla loro bellezza sconvolgente e inaspettata.

I mosaici di Ravenna meraviglia senza tempo

Già dall’esterno, nella sua semplicità, il Mausoleo ha qualcosa di romantico con quell’entrata parzialmente interrata. Una volta entrata sono stata sopraffatta da una ricchezza infinita.

La luce creata dalle finestre di alabastro inondava il piccolo locale di un incredibile chiarore soffuso dalle tonalità verdi e azzurre. Poi gli occhi si sono abituati e ho iniziato a scorgere particolari delle decorazioni.

I mosaici del Mausoleo non sono ancora esattamente “bizantini” ma conservano nella plasticità dei corpi e nella profondità degli sfondi, l’impronta romana.

I mosaici di Ravenna meraviglia senza tempo

La nobilissima Galla era profondamente cristiana, le scene dei decori celebrano quindi il trionfo della croce sulla morte. Ed è proprio la croce a dominare la volta della cupola, immersa in un cielo notturno pieno di stelle.

La lunetta di fondo rappresenta il Martirio di San Lorenzo mentre sulla parete opposta la scena è quella del Buon Pastore con un Cristo giovanissimo.

Ai lati due mosaici speculari che ritraggono due cerve che si abbeverano, con riferimento al Salmo 42:”come la cerva anela ai corsi d’acqua,….”.

Il verde intenso dell’erba, la proporzione dei corpi degli animali e la serenità che emana dalla scena me li fanno ricordare tra i mosaici più belli di Ravenna.

I mosaici di Ravenna meraviglia senza tempo

Giusto due parole su di lei, Galla Placidia. Figlia, nipote, moglie, sorella e madre di imperatori romani, divenne Regina dei Visigoti per rafforzare l’alleanza con i barbari. A Ravenna fu reggente del figlio, Valentiniano III, penultimo imperatore romano. A lei si deve la costruzione del Mausoleo anche se venne in realtà sepolta a Roma.

La Basilica voluta da Teodorico nel V secolo nacque come chiesa palatina ariana, dal nome del diacono Ario. La sua dottrina non riconosceva il dogma della Santissima Trinità e pertanto fu dichiarata eretica.

Dopo la conquista bizantina di Giustiniano, siamo nel VI secolo, la chiesa passò al culto ortodosso e venne intitolata a Sant’Apollinare.

Qui, nel silenzio dorato della chiesa semivuota, mi sono lasciata trasportare dalla stupefacente teoria delle vergini che sembrano letteralmente scivolare nella luce in una processione infinita.

Le figure sono astratte e prive di volume tipiche dello stile bizantino; i volti idealizzati e sereni si rivolgono al Cristo che le accoglierà.

Sulla parete opposta sono raffigurati i Santi e i martiri, anch’essi in fila. All’inizio del corteo è raffigurato il Palazzo di Teodorico: purtroppo le nicchie sono vuote o coperte da assurde tendine. Con una sorta di damnatio memoriae i bizantini hanno cancellato i personaggi precedentemente rappresentati, che erano probabilmente dei goti.

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La decorazione di Sant’Apollinare si sviluppa su tre fasce sovrapposte, le due più in alto, del lV secolo, rappresentano scene del Nuovo Testamento. In alto si trovano le Storie di Cristo : da un lato la Passione e dall’altro i Miracoli. Sotto, tra le finestre, Santi e Profeti.

Questi mosaici sono ancora legati alla tradizione romana: le scene del Vangelo sono rappresentate con dettagli realistici del paesaggio, figure espressive, episodi di vita in netto contrasto con le ieratiche processioni della fascia inferiore.

Nei mosaici di Ravenna sono presenti, infatti, le caratteristiche stilistiche delle due epoche di cui Teodorico è lo spartiacque.

I mosaici di Ravenna meraviglia senza tempo

L’elemento comune dei mosaici di Sant’Apollinare, e in generale dei mosaici di Ravenna, è l’omissione della crocifissione. Gesù è sempre rappresentato glorioso e onnipotente anche quando si appresta a morire.

La Basilica di San Vitale si trova nello stesso complesso del Mausoleo di Galla Placidia.

La chiesa è a pianta ottagonale, a simboleggiare l'”ottavo giorno” quello della gloria. I pilastri, le colonne e i capitelli creano delle meravigliose prospettive e la luce filtrata dall’alabastro delle finestre, gioca con i colori accesi dei mosaici.

I mosaici di Ravenna meraviglia senza tempo

Il presbiterio di San Vitale rappresenta perfettamente la purezza dell’arte bizantina. Nell’arco trionfale sono raffigurati i medaglioni con Cristo e gli apostoli.

Sulle pareti laterali si svolge la scena di una imponente processione: da un lato l’Arcivescovo Massimiano in veste solenne che regge la croce gemmata accompagnato dall’Imperatore Giustiniano, in porpora e con le insegne regali, che porta l’offerta del pane.

I mosaici di Ravenna meraviglia senza tempo

Sul lato opposto l’Imperatrice Teodora, bellissima e agghindata, precede le sue ancelle portando il calice del vino.

Anche qui e figure si stagliano su un fono oro ma il colore dominante dei mosaici è il verde. Un verde a volte profondo come di bosco, altre di un brillio quasi accecante. Un colore perfetto per contrastare con il blu scuro e l’oro che tanto caratterizzano i mosaici di Ravenna.

I mosaici di Ravenna meraviglia senza tempo
la cripta della Chiesa di San Francesco, sommersa dall’acqua

Gli otto Monumenti di Ravenna Patrimonio Unesco, si visitano con due diversi biglietti cumulativi, validi una sola volta e acquistabili in uno qualunque dei siti.

Primo gruppo:

Basilica di San Vitale

Mausoleo di Galla Placidia

Sant’Apollinare Nuovo

Cappella di Sant’Andrea (all’interno del Museo Arcivescovile dove si trova anche la stupenda cattedra di avorio del Vescovo Massimiano)

Battistero Neoniano

Secondo gruppo:

Battistero degli Ariani

Basilica di Sant’Apollinare in Classe (vale sicuramente una visita perché oltre al bellissimo mosaico, vi si trovano dei meravigliosi sarcofagi)

Mausoleo di Teodorico

I mosaici di Ravenna meraviglia senza tempo
Basilica di Sant’Apollinare in Classe

Un week end è sufficiente per immergersi nella bellezza delle chiese, dei musei e dei mosaici di Ravenna dedicando qualche ora anche ai siti non Unesco.

Partendo dal centro – Piazza del Popolo – potete iniziare la visita del complesso di San Vitale e, nel raggiungere il battistero degli Ariani e la Cappella Arcivescovile, fare una sosta alla Domus dei tappeti di pietra con i suoi stupendi pavimenti a mosaico.

Da li arrivate fino alla Tomba di Dante e alla Chiesa di San Francesco con la sua suggestiva cripta sommersa per poi visitare il Battistero Neoniano e infine Sant’Apollinare Nuovo che è già sulla strada per uscire dalla città e raggiungere Classe.

I mosaici di Ravenna meraviglia senza tempo
il Mausoleo di Teodorico nella nebbia

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26 Risposte
  1. Noemi

    Mi vergogno a dirlo ma non sono mai stata a Ravenna e, ogni volta che vedo le foto dei mosaici di San Vitale e Sant’Apollinare mi dico: ma ti muovi ad andare?

    1. Antomaio

      Io c’ero stata per la prima volta quando andavo a scuola e non avevo apprezzato la bellezza e la delicatezza dei mosaici che ho invece adorato adesso.

  2. Io sono innamorata dell’arte e dell’architettura bizantina! Adoro Ravenna e non vedo l’ora di avere l’occasione di tornarci. Il mosaico che preferisco è quello della notte stellata di Galla Placida…mi fa sognare ad occhi aperti! Non sapevo che Klimt (guarda caso uno degli artisti che preferisco) si sia ispirato proprio ai mosaici bizantini

    1. Antomaio

      Come hai letto anche io mi sono veramente innamorata della volta stellata del Mausoleo di Galla Placidia, una vera bellezza!

  3. Sono stata a Ravenna diversi anni fa con un’amica – devo ammettere che la bellezza delle chiese ed i mosaici mi sono davvero rimasti impressi.

    1. Antomaio

      si, l’ho letto! Io mi sto scoprendo in questi ultimi tempi amante dei mosaici, forma d’arte che avevo un pò snobbato

  4. Io non sapevo nemmeno della loro esistenza, com’è possibile?! Spettacolari, sicuramente valgono da soli un fine settimana a Ravenna, città che onestamente conosco poco ma che sicuramente merita più attenzione!

  5. Ci siamo stati in un gelida domenica di febbraio di un paio d’anni fa e l’abbiamo adorata Ravenna, i ragazzi c’erano già stati in gita, quindi qualcosa si ricordavano, ma hanno comunque apprezzato il ritorno e siamo stati super fortunati perché abbiamo trovato delle guide volontarie molto preparate che ci hanno illustrato molto bene la basilica di san Vitale e il mausoleo di Galla Placidia.

    1. Antomaio

      anche noi ci siamo stati in inverno, poca gente e tutto il tempo a disposizione per ammirare la volta stellata del Mausoleo di Galla Placidia, autentica emozione

  6. Ho visitato Ravenna ormai tantissimi anni fa in una gita scolastica ma mi era rimasta così impressa che è da tempo che vorrei tornarci per visitare i bellissimi mosaici e la città. Chissà che, una volta passato questo periodo, sia la volta buona.

  7. È da tempo che mi riprometto di andare a Ravenna. Forse tra poco arriverà il momento! Custodisce dei veri e proprio tesori che non vedo l’ora di vedere con i miei occhi!

    1. Antomaio

      Non credevo neppure io che mi sarei appassionata tanto all’arte del mosaico,a Ravenna sono dei veri capolavori

  8. Li ho visti qualche anno fa ma purtroppo non ho dedicato loro l’attenzione che meritavano veramente! Mi piacerebbe tornare a Ravenna e riscoprirli con un occhio diverso, con una consapevolezza diversa. Speriamo presto!

    1. Antomaio

      Anche a me è capitato di apprezzarli meglio la seconda volta, guardati con il giusto stato d’animo sono sorprendenti

    1. Antomaio

      io non riuscivo a staccare gli occhi dalla volta del mausoleo di Galla Placidia. Quante cose belle abbiamo in Italia!

  9. Questo articolo mi riporta alla mente una gita scolastica di tanti anni fa. È passato molto tempo, ma i mosaici di Ravenna sono bellissimi e ancora me li ricordo!

  10. Sono ritornata a Ravenna lo scorso ottobre ed è stata la mia quarta volta: i mosaici ravennati fanno parte di quelle tappe di cui non mi stuferò mai di ammirare all’infinito (oltre ad affascinarmi la loro loro storia!).

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