I mulini di Don Chisciotte e i paesaggi della Mancha

i mulini di Don Chisciotte a Consuegra

Sono l’emblema della regione i mulini di Don Chisciotte: i giganti della Mancha che hanno ispirato le avventure dell’hidalgo più famoso della storia.

Il romanzo di Cervantes ha inizio in una località volutamente non specificata della Mancha, nel grande nulla della Meseta spagnola. Guidando attraverso l’arido altopiano assolato dove il clima è torrido in estate e gelido in inverno, è facile lasciar galoppare la fantasia.

Contro un cielo terso ai limiti dell’impossibile, le folli imprese del cavaliere dalla triste figura diventano meno improbabili e i mulini a vento sono davvero i giganti contro cui Don Chisciotte si ostina a combattere.

I mulini di Don Chisciotte e i paesaggi della Mancha

“… e come don Chisciotte li ebbe veduti, disse al suo scudiero: “la fortuna va guidando le cose nostre meglio di quel che potessimo desiderare; perché, vedi là, amico Sancio Panza, dove si scorgono trenta o pochi di più, smisurati giganti, con i quali penso di battagliare sì da ammazzarli tutti […]”. “Quali giganti?”- disse Sancio Panza. ” Quelli che tu vedi laggiù, con le braccia lunghe, che taluni ne sogliono avere quasi di due leghe.” “Guardate -rispose Sancio – che quelli che si vedono laggiù non son giganti, bensì mulini a vento, e quel che in essi sembrano braccia sono le pale che, girate dal vento, fanno andare la macina del mulino”.

Sul colle Calderico nei pressi della cittadina di Consuegra, sorgono dodici mulini a vento perfettamente conservati.

I mulini sono sicuramente successivi alle avventure del nostro fantasioso cavaliere. E’ però plausibile che siano molti simili a quelli che Don Chisciotte voleva sfidare con la sua lancia.

Si tratta di costruzioni in muratura imbiancate a calce, che servivano per macinare il grano e altri cereali grazie alle pale mosse dal vento.

I mulini di Don Chisciotte e i paesaggi della Mancha

I dodici mulini di Consuegra, portano i dei personaggi del romanzo di Cervantes. Diventano particolarmente suggestivi al tramonto quando si stagliano contro il cielo affiancati dalla mole imponente del Castello della Muela.

Nel famosissimo brano del duello contro i mulini, Don Chisciotte – convinto di essere un cavaliere senza macchia e senza paura – si scaglia contro i mulini a vento. Nonostante il suo fido e concreto scudiero Sancho gli avesse fatto notare l’abbaglio, lui è convinto che siano dei giganti. La raffinata ironia di Cervantes sta nel ribaltamento del tema cavalleresco. Il protagonista, pur di sentirsi adeguato agli eroi delle sue letture romanzesche, si inventa un nemico inesistente.

Impossibile non amare Don Chisciotte, perso nella sua follia e fermamente rispettoso delle regole cavalleresche tanto da non considerare importante neppure mangiare. Altrettanto impossibile non farsi conquistare dalla schiettezza e dalla serenità di Sancho Panza che asseconda il suo padrone nelle sue insensate avventure rivendicando solo la libertà di potersi lamentare.

I mulini di Don Chisciotte e i paesaggi della Mancha

I mulini di Don Chisciotte sono diventati, nell’immaginario comune, il simbolo delle battaglie contro le illusioni, quelle che non vale nemmeno la pena di combattere. In una continua fusione di finzione e realtà, il Don Quijote ha in realtà un significato profondo di ricerca della propria identità da parte di un protagonista sognatore che fa del viaggio la metafora dell’esistenza umana.

Miguel de Cervantes Saavedra nacque nel 1547, in pieno secolo d’oro ad Alcalà de Henares. Questa città, che si trova ad una trentina di chilometri da Madrid, non è famosa solo per aver dato i natali all’autore del Don Chisciotte.

Qu Cristoforo Colombo parlò per la prima volta del suo progetto di viaggio verso le “Indie” e qui il Cardinale Cisneros fondò l’Univeresità il cui edificio è stato dichiarato dall’Unesco Patrimonio dell’Umanità. Ogni anno viene consegnato proprio nell’auditorium dell’Università, il Premio Cervantes, massimo riconoscimento della letteratura spagnola.

I mulini di Don Chisciotte e i paesaggi della Mancha

Oltre alla bellissima facciata plateresca del Collegio di San Ildefonso, sede dell’Università, vale la pena visitare la Cattedrale Magistrale e logicamente fare una tappa alla casa museo di Cervantes e all’ospedale dove lavorò il padre chirurgo.

Una passeggiata sotto i portici medioevali della Calle Mayor e un’occhiata ai suoi bei palazzi, svelano l’importanza storica di Alcalá de Henares, roccaforte della valle del Tago durante il periodo della Riconquista.

La regione di Castiglia-La Mancha, che ha come capoluogo la bellissima Toledo, è tutta da scoprire tra paesaggi rurali, parchi naturali, e città d’arte. Una regione epica, terra di visionari come l’hidalgo Don Chisciotte o il grande pittore El Greco che con le sue figure allucinate ha segnato la storia dell’arte.

Da non trascurare la gastronomia, caratterizzata da piatti semplici e robusti e rappresentata dall’eccezionale queso manchego, un formaggio di pecora a pasta pressata.

I mulini di Don Chisciotte e i paesaggi della Mancha

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10 Risposte
  1. Portai proprio il Don Quijote all’esame di spagnolo al liceo ma non avevo mai pensato di andare a visitare i luoghi che potessero aver ispirato Cervantes o la sua casa. Mi hai dato una bellissima idea per un viaggio in Spagna diverso dal solito.
    E quei mulini al tramonto devono essere davvero bellissimi come dici!

  2. Ho incontrato questi mulini anche in Portogallo, e me ne sono portati a casa due in miniatura! Mi sarebbe piaciuto vederne uno all’interno, ma non ho trovato notizie a riguardo per cui, essendo già in loco, ho lasciato perdere. Rimane però la curiosità.

    1. Io avevo visitato l’interno dei mulini olandesi ma non essendo particolarmente interessata alla parte tecnica del movimento delle pale, ho apprezzato molto di più l’estetica esterna

  3. Devono essere davvero suggestivi questi mulini a vento che hanno ispirato così tanto Cervantes nel suo celebre romanzo. Non sono mai stata in questa zona della Spagna ma sicuramente mi piacerebbe moltissimo, è molto particolare!

  4. Quanta poesia e fascino nei mulini! Sento la voce di Guccini che narra le avventure di Don Chisciotte e Sancio Panza.
    Una zona tutta da scoprire, non conoscevo Halcala de Henares e i motivi per cui è importante.

  5. Che bella la storia di Don Chisciotte….mi ha sempre affascinato…e leggendo questo articolo mi è venuta voglia di visitare questi luoghi …poi io amo la Spagna…ho visitato l’Andalusia (che meraviglia!) ma mi manca tutta la parte centrale e quella del Nord ..Non vedo l’ora di vederle.

    1. Amo profondamente la Spagna e la sua cultura e ricordo di aver letto con estremo piacere le avventure di Don Chisciotte, non potevo perdermi i suoi milini!

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