Se vogliamo ritrovare la vera periferia di Milano, quella delle fabbriche, del proletariato e degli artisti, dobbiamo leggerla nei murales dell’Ortica. Questo quartiere a sud-est della città, chiuso tra la ferrovia, le ex grandi industrie e gli orti che gli hanno dato il nome, sta vivendo una nuova vita.
Il progetto dell’Associazione OR.ME – Ortica Memoria – è nato nel 2017 per valorizzare la periferia e allo stesso tempo creare un percorso della memoria utilizzando una forma d’arte pubblica.
Con l’energia creativa di due giovani street artists i murales dell’Ortica stanno trasformando le strade in un romanzo popolare dove leggere la storia recente di Milano e dell’Italia.
Il lavoro degli artisti, partecipato attivamente dalla comunità, ha cambiato il volto del quartiere Ortica che è diventato un vero museo diffuso a cielo aperto.
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L’Ortica e la sua storia di periferia
In epoca medioevale qui sorgevano gli orti che potevano essere facilmente irrigati con l’acqua del Lambro e che diedero il nome al borgo dove si rifugiarono i Milanesi quando Federico Barbarossa assediò Milano.
All’inizio del 1900, la ferrovia Milano-Treviglio tagliò in due il paese lasciando oltre i binari la campagna e le cascine. Nel dopoguerra all’ Ortica sorse il polo industriale con le sue grandi fabbriche: la Innocenti con la Lambretta, le porcellane della Richard Ginori e i panettoni delle Tre Marie per citarne alcune.
Gli anni ’70 videro l’arrivo di tanta manodopera dal Sud d’Italia con i problemi di integrazione che ne conseguirono. L’Ortica divenne un quartiere di Milano restando però isolato dalla città e mantenendo la sua caratteristica di paese. Anche adesso, passeggiando per le strade, si notano i caseggiati bassi e i piccoli negozi: latterie , fruttivendoli,panettieri.
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In questa realtà periferica e molto popolare, abitata da operai e ferrovieri, amavano ritrovarsi gli artisti. Dario Fò, Strelher, Jannacci qui vedevano e potevano raccontare la vita vera; frequentavano il Circolo Culturale Pavese ma anche l’Osteria del Gatto Nero – oggi Osteria del Generale – dove si poteva tirar tardi tra musica e parole.
Con la chiusura delle fabbriche, il quartiere subì anni di trascuratezza ma oggi l’Ortica torna a vivere grazie ai nuovi progetti di street art.
I racconti tra i murales dell’Ortica
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Quello che abbiamo fatto con Giulia Moriggi, co-fondatrice dell’Agenzia Mi Experience, è un percorso ad anello che tocca le opere più significative del progetto di OR.ME.
Se volete esplorare il quartiere e capire a fondo il significato dei murales dell’Ortica, vi consiglio di farlo con un guida preparata. Giulia ci ha spiegato la tecnica usata per i murales e ci ha aiutato a riconoscere i personaggi raffigurati raccontandoci le loro storie.
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Milano: la musica popolare e la legalità
“Faceva il palo della banda dell’Ortiga” si legge sul muro del ponte di San Faustino. Mi piace iniziare da qui, dal ricordo del grande Enzo Jannacci che era il medico condotto del quartiere dell’Ortica e che con i suoi testi stralunati e surreali racconta di una milanesità da nostalgia e di una mala un pò imbranata.
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Nel murale dedicato alla Musica popolare e dominato dal colore rosso riconosciamo anche la Vanoni, Gaber, Nanni Svampa,che questa zona l’hanno conosciuta, vissuta, cantata.
Dall’altro lato della strada e con i toni del verde si trova il Muro della legalità con i volti di Ambrosoli, del giudice Alessandrini, di Walter Tobagi e di Tina Anselmi che si sovrappongono alle citazioni in uno scambio continuo tra soggetto e messaggio. Si tratta di una tecnica particolare usata dagli autori, gli Orticanoodles di cui parleremo.
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Gli orti dell’Ortica
Credo che il murale che meglio rappresenta la nuova vita del quartiere sia quello intitolato agli orti dell’Ortica. Una gigantesca raffigurazione allegra e colorata che ricorda le origini agricole del borgo. Foglie, frutti e fiori tra cui grandi papaveri rossi, tributo ai caduti delle Guerre. Agli Alpini è dedicato anche un graffito sotto il tunnel della ferrovia.
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Il Duomo in periferia
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Non sto seguendo un percorso in questa mia descrizione dei murales del quartiere Ortica, ma solo un mio “indice di gradimento” personale. Quindi ora vi parlo dell’ultimo lavoro di Or.Me in ordine temporale e ancora in divenire.
Il Duomo dell’Ortica è la trasposizione delle navate della Cattedrale di Milano sui muri delle case popolari. la Chiesa si sposta e raggiunge la periferia, un messaggio bellissimo soprattutto se si pensa che il graffito è stato realizzato in tempo di pandemia.
L’opera è meravigliosa e coinvolgente perché abbraccia i passanti da entrambi i lati della strada che diventa simbolicamente la navata del Duomo. La Madonnina poi è stupenda! E’ sempre lei ma è sfaccettata come la realtà di oggi e con la luce del tramonto il giallo intenso si accende di riflessi dorati: “tuta d’ora e picinina”.
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I murales dell’Ortica: lotte operaie, antifascismo e immigrazione, i grandi temi della nostra epoca
I murales dell’Ortica parlano alla gente in modo immediato e intuitivo, un pò come nel Medioevo la Bibbia narrata sulle pareti delle chiese. All’ITIS Pasolini ci sono i ritratti delle donne che hanno segnato la storia del ‘900, da Ersilia Majno- fondatrice dell'”Asilo Mariuccia” – a Liliana Segre.
Il vescovo e il partigiano sul muro di cinta del condominio del Corno d’Oro ricorda due figure importanti della Resistenza, il partigiano Morandi e il Vescovo Ferrari che abitava proprio in queste case.
In Via Tucidide c’è uno dei murales dedicato agli antifascisti e ai deportati, significativamente giocato sui toni del viola e del nero. Ricorda la Milano che non si è piegata alla dittatura.
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Quasi un simbolo del quartiere Ortica, il cavalcavia Buccari è bordato da una delle prime opere del progetto. dal titolo “Parole in libertà” . Si tratta di tutti i termini che per gli studenti rappresentavano meglio il concetto di libertà e di resistenza ispirate da un discorso di Sandro Pertini.
E poi ancora il Muro della cooperazione e quello dedicato ai migranti, nel tunnel di Via San Faustino. Quest’ultimo particolarmente significativo per il quartiere che ha vissuto l’ondata migratoria dei lavoratori italiani e sta affrontando quella degli africani.
Uno dei miei preferiti è il Muro dei Lavoratori, in Via Ortica. Dopotutto Milano è considerata la città del lavoro ed è giusto ricordare chi ha lottato per l’equità dei salari e per i diritti delle donne.
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Il graffito intitolato Allo Sport vuole omaggiare i campioni che si sono distinti nelle diverse specialità sportive. Non solo calcio quindi ma anche tennis, salto in alto, maratona e ciclismo con tanti volti famigliari.
I murales dell’Ortica e Gli Orticanoodles
Il duo Orticanoodles è composto da Wally e Alita che si sono conosciuti a Milano e hanno fondato il loro laboratorio proprio nel quartiere Ortica. Si definiscono “come ortiche cresciute nel cemento”. Utilizzano la tecnica dello stencil anche sovrapposto (stencil on stencil) per mescolare volti e citazioni e quella dello spolvero. Questo metodo che risale all’epoca rinascimentale, consiste nel forare i bordi del disegno e spolverarne in contorni che poi si completano con i colori.
Anche le vernici utilizzate sono innovative e contribuiscono a neutralizzare gli agenti inquinanti presenti nell’aria.
Il collettivo Orticanoodles si occupa di progetti di arte partecipata; è importante che le persone che abitano i luoghi interessanti dalla street art siano coinvolti nella realizzazione delle opere.
Nel caso del progetto di Or.Me sono state coinvolte le scolaresche e anche i comuni cittadini che hanno voluto collaborare alla realizzazione dei murales sui loro palazzi.
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La street art è una forma d’arte trasversale e intuitiva che sta prendendo piede nelle città anche come veicolo di messaggi importanti.
I murales e la rinascita di Harlem uno dei quartieri simbolo di New York
Interessante questo articolo!! Non sapevo nulla in merito alle tecniche utilizzate e mi hai davvero incuriosita… inoltre mi fa piacere sapere che vengono utilizzate vernici innovative!
un progetto moderno e sostenibile!
Ma è un tripudio di colori! Io adoro esplorare le periferie proprio perchè raccontano la vita locale come nessun’altro quartiere riesce a fare. C’è veracità, c’è vita vissuta, c’è emozione. Le tue foto e i tuoi racconti rendono merito a questa straordinaria forma d’arte cittadina.
infatti, passeggiando per le strade non si notano i muri bruttini ma ci si innamora dei colori e delle storie raccontate
Non conoscevo il quartiere Ortica e me lo segno perché a dicembre ho in programma una gita a Milano, città che in generale conosco molto poco. Questo itinerario sicuramente permette di vedere qualcosa di diverso e di alternativo rispetto ai classici percorsi turistici. Spero che un giorno sia abbastanza per vedere tutto quello che ho in mente!
di solito l’Ortica non rientra nei classici itinerari turistici ma se ti avanza qualche ora merita davvero
Sono stata in zona lo scorso anno, ma non ho avuto modo di visitare bene il quartiere. Sicuramente recupererò perchè lo trovo davvero molto interessante e poi adoro i murales di questo genere!
E’ un progetto in continua trasformazione ed è questo il bello della street art
Devo confessare che per me Milano è una città quasi completamente sconosciuta; conosco a stento i monumenti principali, figuriamoci questi quartieri “minori” (passami la parola”. Però quello che hai descritto sembra intrigante!
Milano è la città che non smette di sorprendere anche nei quartieri sconosciuti dal punto di vista turistico
Che meraviglia! Mi era capitato di vedere qualcuno di questi murales passeggiando per Milano ma non avevo capito che il progetto fosse così esteso!
Devo tornare ad approfondire perché mi piace tantissimo la street art. Grazie per questo spunto
il progetto di cui parlo è limitato al quartiere Ortica nella periferia sud della città anche se a Milano si vedono moltissimi esempi di street art
Adoro i murales e ammetto che fanno sembrare splendidi anche gli angoli più freddi, come quelli delle periferie . Splendido il racconto che c’è dietro la riqualificazione di questo quartiere .
trovo che il progetto sia davvero molto bello e importante per il quartiere
La street art è nata come forma di ribellione ma adesso è una vera e propria arte che abbellisce le città di tutto il mondo, la amo in maniera particolare e devo dire che il quartiere ortica è davvero bello e originale nelle sue pitture
esatto! Nasce come forma di ribellione e diventa modo di raccontare la storia
Nata e cresciuta alla periferia di Milano ma in tutt’altra zona, perciò non conosco per niente questo quartiere ma trovo molto bello che venga riqualificato. Stupendo il murales della Madonnina!
l’idea di portare il Duomo in periferia mi è piaciuta tantissimo e credo che quando sarà finito questo murale sarà meraviglioso
Che meraviglia, io impazzisco quando vedo street art, mi perdo per ore a cercare e fotografare la migliore opera.
In questo caso è molto difficile, dopo attenta riflessione io voterei per gli orti
Non conoscevo affatto questo quartiere di Milano ma mi ha già affascinato, mi piace molto questa riqualificazione delle città attraverso la pittura poi è realmente uno spaccato di storia perché i graffiti hanno sempre uno sfondo storico e sociale
Infatti è molto bello leggere la storia recente (bella e brutta) scritta sui muri e riconoscere i volti dei protagonisti dei nostri anni
Ma che bella la storia di questo quartiere! Non conoscevo questa zona della periferia di Milano, ma deve essere davvero interessante ed istruttivo vedere le opere degli street artists ed anche ciò che è sopravvissuto dalle vecchie attività! Grazie per averlo condiviso!
la passeggiata mi è piaciuta tantissimo e ho imparato anche molte cose sulla storia di Milano che non conoscevo
Questo è ciò che amo più di Milano, il fatto che sia così poliedrica, così ricca di spunti, poesia, arte, in ogni angolo. Non conoscevo il quartiere ortica ma di sicuro sarà una delle mie prossime tappe alla scoperta di questa pittoresca metropoli!
io adoro gli ambienti industriali e l’Ortica è perfetta sotto questo punto di vista
Non conoscevo questo quartiere di Milano. Ogni volta che ci torno mi piace andare alla scoperta di luoghi meno conosciuti e questo sarà sicuramente una delle mie prossime mete milanesi !
E’ un quartiere di periferia ma questa idea dei murales gli sta dando una nuova e coloratissima vita
Mi piacciono quei quartieri che, pur facendo parte di una metropoli, mantengono una loro identità. Questo progetto di valorizzazione grazie alla street art è lodevole e invoglia a visitare il quartiere dell’Ortica per scoprirne storie e leggende. Grazie per questo approfondimento!
i murales sono bellissimi e anche io non vedo l’ora che sia terminato quello dedicato al Duomo per tornare a vederlo
Conosco pochissimo Milano e dintorni ma sicuramente se mai verrò in queste zone, includerò questo storico quartiere. Sono sempre interessata a scoprire la street art, ancora meglio se legata a fatti accaduti e omaggiando personaggi importanti della vita di un luogo.
l’Ortica è proprio la vera periferia, ma i murales sono bellissimi
la vera periferia fortunatamente valorizzata