Il bacalhau alla portoghese nelle tascas di Lisbona

Un modo per conoscere Lisbona è quello di assaggiare la sua cucina e in particolare i mille modi in cui è servito il bacalhau alla portoghese nelle tascas dei quartieri storici.

Nelle vie secondarie dell’Alfama o della Baixa, le tipiche trattorie economiche a gestione familiare hanno un fascino tutto loro. Di solito sono locali molto piccoli, affollati e rumorosi che offrono menù sostanziosi basati sui piatti della tradizione.

E cosa ci può essere di più tradizionale in Portogallo del bacalhau?

Il bacalhau alla portoghese nelle tascas di Lisbona

I portoghesi e il bacalhau

Il baccalà è davvero il simbolo della cucina portoghese ma, incredibilmente, il merluzzo non è un pesce locale. In un Paese che ama pesci e crostacei portati dal “mare al piatto”, il bacalhau è l’unico che non viene consumato fresco.

I portoghesi cominciarono a conoscere ed apprezzare questo pesce nel periodo delle Grandi Scoperte, nel XV e XVI secolo, quando si presentò la necessità di avere a bordo delle navi, viveri che si potessero mantenere a lungo.

L’idea di conservare il merluzzo sotto sale sembra sia venuta per primi ai pescatori baschi che, seguendo le balene fino al Mare del Nord, si erano imbattuti in giganteschi banchi di merluzzi vicino a Terranova. Adoperarono lo stesso metodo di salagione utilizzato per la carne di balena e il risultato fu un vero successo.

Il bacalhau alla portoghese nelle tascas di Lisbona

Il baccalà, facile da conservare e altrettanto facile da trasportare, era inizialmente destinato alle classi più povere. Ecco il motivo per cui si mangia il miglior bacalhau alla portoghese, nelle tascas !

All’inizio del 1900 le imbarcazioni che partivano per la campagna di pesca al merluzzo si riunivano alla foce del Tago, dove sorge il Monumento alle Scoperte, che a mio parere è davvero bruttino. Qui venivano addirittura eretti dei palchi per assistere alla cerimonia religioso di saluto ai pescatori.

Il bacalhau alla portoghese nelle tascas di Lisbona

Assaggiare il bacalhau alla portoghese nelle tascas

La Taberna das Flores è un locale piccolissimo, in una stradina del Barrio Alto seminascosto dalla caserma dei pompieri. Fuori si forma inevitabilmente una coda di avventori. Il menu cambia ogni giorno ed è scritto sulla lavagna, in corsivo e in portoghese. Gli habitué non ci fanno caso: qualunque cosa il cuoco abbia preparato è sicuramente di qualità. Per i turisti imbambolati che non capiscono cosa si troveranno nel piatto, il proprietario un pò ruvido allarga le braccia: “no english”.

All’interno l’atmosfera è conviviale, piastrelle colorate e arredi d’epoca. I piatti sono tutti buonissimi e la media desfeita de bacalhau com gräo, una vera delizia.

Il bacalhau alla portoghese nelle tascas di Lisbona

La ricetta è semplicissima. Si tratta di baccalà cotto a vapore e accompagnato da ceci e uova sode condito con succo di limone, olio e prezzemolo.

Il bacalhau della tradizione, quello con le patate e il pane di mais, si mangia all’Alfama, nella minuscola tasca di Ti Natercia che propone una cucina estremamente verace.

Si dice che in portogallo ci sia una ricetta con il bacalhau per ogni giorno dell’anno. Non dubito che siano anche di più e mi è dispiaciuto molto non aver potuto assaggiarle tutte.

Il bacalhau alla portoghese nelle tascas di Lisbona

Un tempo un pò snobbata dai turisti, oggi Lisbona è una delle mete più frequentate tanto da essere annoverata dalla Lonely Planet tra le 10 città più belle del mondo.

Tra i tanti motivi per cui l’ho apprezzata, devo assolutamente inserire la cucina: accanto ai grandi classici come il bacalhau delle tascas o le immancabili sardine, ci sono le creazioni di chef innovativi capaci di reinterpretare la tradizione con abbinamenti inediti.

Il bacalhau alla portoghese nelle tascas di Lisbona

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34 Risposte
  1. sara bontempi

    Come vorrei andare a Lisbona, è un viaggio che mi manca ma che mi piacerebbe fare prestissimo, e il bacalhau non mancherà di sicuro!

  2. Non amo molto questa ricetta ma devo ammettere che non l’ho mai mangiato in Portogallo ma in una versione leggermente diversa in un ristorante italo-portoghese. Quando visiterò Lisbona non me lo perderò!

  3. Se devo dire la verità, a me il baccalà non piace e quindi quando siamo stati a Lisbona non l’ho mangiato. Gianni invece lo adora, quindi per lui è stata festa grande, dice che è il migliore che abbia mai mangiato!

  4. Libera

    Ottimo consiglio quello di assaggiare il baccalà in Portogallo perché non tutti sanno che è così buono. A me piace e non ho perso occasione di assaggiarlo

  5. Sara

    Che bontà, mi hai fatto venire l’acquolina!
    Mi segno i posti, un viaggio in Portogallo è previsto tra non molto, non vedo l’ora di provare il bacalhau!

  6. Proprio sabato sera in un ristorante ho ordinato un piatto di “baccalà alla portoghese” ma in realtà era baccalà con patate e aglio: buono, per carità, ma sicuramente non c’è paragone con la versione originale che purtroppo non ho mai provato in Portogallo. Un viaggio a Lisbona (ma anche a Porto) è nei miei sogni da un po’, anche per provare la cucina portoghese.

  7. Le mie esperienze in Portogallo si limitano a brevi stop over tra una partenza e un arrivo. Mi sono sempre ripromessa di dedicare tempo e curiosità a Lisbona, città che ho visto in un solo pomeriggio ma che mi ha conquistato il cuore. L’idea di assaggiare i suoi piatti tipici mi ispira moltissimo!

  8. Quando sono stata in Portogallo ho amato i pasteis, le frittelle farcite con patate e pesce. Super buone e super economiche! Mi piacerebbe tornare in questo paese e visitare proprio Lisbona e provare tutte le altre ricette con il bacalhau!

  9. Peccato non aver avuto modo di leggere prima questo articolo, visto che il proprio il 4 sono rientrata da Lisbona! Lo avrei testato molto volentieri, visto che, fra le altre cose, adoro il baccalà ed i mille modi con i quali viene cucinato!

    In compenso, ho trascorso nove giorni mangiando tante ottime crocchette di baccalà, anche come aperitivo!

  10. Non sono un ‘amante del baccalà ma l’ho mangiato nello stesso posto tuo, impanato e fritto e sarà l’atmosfera, sarà il mare vicino, ho adorato tutto quello che ho assaggiato!

  11. Non sapevo tutta la storia del baccalà in Portogallo, ma è molto simile all’utilizzo fatto a Venezia, che specialmente in momento di Quaresima (200 giorni!) era l’unico cibo “calorico” che potevano permettersi le povere genti.
    Sono stata in Portogallo molti anni fa, e anche io ho molto apprezzato tutta la cucina!

    1. E’ un alimento che si presta ad essere conservato a lungo e quindi adatto ai periodi di povertà. Poi la fantasia delle cuoche ha fatto il resto

  12. Anche a me Lisbona è una città che è piaciuta molto, il baccalà l’ho assaggiato in vari modi è effettivamente il piatto forte ovunque, la cucina in generale è comunque molto buona

  13. Ma sai Antonella che normalmente io non mangio né stoccafisso né baccalà e invece a Lisbona mangiavo sempre bacalhau di giusto? È proprio un’altra maniera di prepararlo

  14. Ho amato Lisbona!!! Una città da vivere più che da visitare. Il suo buon cibo e l’aria che si respira passeggiando per le sue strade è unica. Articolo molto bello e completo!

  15. Mi piace tanto il baccalà ma da questa parte di mondo è un alimento sconosciuto e io non lo mangio da tanti anni, che voglia di gusti mediterranei mi ha fatto venire il tuo articolo

  16. Lisbona non è mai stata nella top ten delle mie mete da visitare eppure tanti ne parlano benissimo! Quasi quasi la prendo in considerazione per la prossima primavera !

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