Il Panier di Marsiglia e la sua bellezza struggente

Il Panier di Marsiglia è il quartiere a ridosso del Vieux Port dove nel corso dei secoli si sono concentrate tutte le migrazioni.

E’ la zona più antica e più pittoresca della città,. quel che resta dell’antica Massala fondata dai Greci su di un’altura sovrastante la profonda baia protetta dal maestrale.

Qui Jean Claude Izzo ha ambientato molti dei suoi noir così spietatamente marsigliesi.

Tra le strade tortuose del Panier dove lingue e dialetti si confondono Marsiglia è di una bellezza struggente: ” quando non si ha nulla da possedere, avere il mare è già parecchio” dice Izzo nel secondo volume della trilogia marsigliese.

Le case colorate addossate le une alle altre con i panni stesi alle finestre mi riportano alle immagini delle nostre città di mare: Genova, Napoli, Palermo.

Sarà per questo che a Marsiglia mi sento un pò a casa: in fondo il Mediterraneo accomuna tutti noi del Sud dell’Europa.

Il Panier di Marsiglia e la sua bellezza struggente
tipico vicolo del Panier

Passeggiata tra i vicoli del Panier di Marsiglia

Il Panier è da scoprire a caso perdendosi nei suoi vicoli abbarbicati alla collina, tra il profumo del basilico e quello delle cucine nordafricane, alla ricerca delle storie e curiosità che lo hanno reso così speciale.

Passeggiate pigramente , fermatevi ad ammirare un’insegna, a scoprire un murale colorato, entrate nei negozietti alla ricerca di un souvenir, chiacchierate con le persone.

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Partendo dalla spianata della Cattedrale, la Major, vi troverete in un angolo molto pittoresco caratterizzato dall’insegna colorata del Bar Treize Coins. In origine qui sorgeva un albergo aperto da uno svizzero cha voleva ricordare i cantoni della propria terra. Sembra che tra gli ospiti illustri ci sia stato anche Casanova che di Marsiglia apprezzava il sapore delle triglie e la sfrontatezza delle donne.

Imboccate poi la Rue du Panier che ha dato il nome al quartiere. L’origine di questo nome sembrerebbe derivare da quello di un locale – Le Logis du Panier – la cui proprietaria faceva pagare le sue prestazioni facendo mettere ai clienti i soldi in un cestino che poi sollevava con una corda fino al primo piano.

Il Panier di Marsiglia e la sua bellezza struggente

Proseguite per la Rue du Petit-Puits. Il pozzo a cui fa riferimento è stato riempito dato che in più di uno ha avuto la pessima idea di buttarcisi. Un’ordinanza comunale sottolinea che per suicidarsi sarebbe stato meglio gettarsi in mare invece che inquinare il pozzo! Ma sono storie marsigliesi.….

Le lunghe “montées” di scale con al centro i corrimano di ghisa sbucano improvvisamente in piccole piazzette pavimentate e regalano scorci bellissimi.

La Montées des Accoules con il campanile solitario della chiesa di Nostra- Dona de las Accoas è un pò il simbolo del Panier di Marsiglia. La parrocchia era molto frequentata nel Medioevo ma fu demolita durante la Rivoluzione per aver ospitato riunioni sediziose

Il Panier di Marsiglia e la sua bellezza struggente
le belle scalinate con i corrimani di ghisa

Tornando sui vostri passi troverete l’Hôtel -Dieu (oggi un vero albergo) che fu il primo ospedale di Marsiglia. Sulla sinistra si apre la Place des Augustines circondata da eleganti hôtels particuliers, i palazzi dei nobili del 1700.

La Vieille Charité

Un’altra via molto caratteristica è la Rue du Refuge che attraversa il Panier in altezza, costeggia uno spiazzo attrezzato ottenuto dalla demolizione del Convento delle Repentite e sbuca alla Viellie Charité, edificio prestigioso che merita una visita.

Il Panier di Marsiglia e la sua bellezza struggente
Il cortile della Vieille Charité

Il complesso fu progettato alla fine del 1600 per dare asilo i poveri della città e nel periodo del suo massimo funzionamento ne ospitò oltre un migliaio. I mendicanti venivano letteralmente catturati e portati alla Charité da degli “accalapiatori” particolarmente invisi alla popolazione del Panier. Gli indigenti erano incaricati di fare diversi lavori e i ragazzini erano utilizzati come accompagnatori nei funerali.

Caduto in disuso, il ricovero fu usato come caserma e addirittura come magazzino per far maturare le banane prima di essere restaurato a seguito di una segnalazione di Le Corbusier.

Il complesso della Charité è composto da un cortile circondato da quattro edifici formati da una galleria a tre livelli. Al centro è collocata una cappella barocca.

All’interno del complesso ci sono alcuni musei e mostre temporanee. Io trovo molto armonioso il cortile dove nella bella stagione si può anche sostare ai tavolini della caffetteria.

Il Panier di Marsiglia e la sua bellezza struggente

Colori, sapori e anima del Panier

Il Panier di Marsiglia e la sua bellezza struggente
Un murale dedicato agli aperitivi

Quasi senza rendervene conto vi troverete in Place de Lenche, la più antica della città. Sorge sui resti dell’agorà, da cui i cittadini potevano osservare le attività del porto. In origine la piazza era chiusa sui quattro lati, su quello a Sud sorgeva il convento di Saint-Saveur. La leggenda narra che le religiose, per sfuggire alla lascivia dei Saraceni, si siano tagliate il naso e da allora furono chiamate “desnarado” cioè senza naso. Oggi su quel lato, dalle aperture sul Vecchio Porto, si gode una una vista meravigliosa sulla Chiesa di Notre Dame de la Garde.

Fermatevi per un pranzo, un caffè o un Pastis seduti a un tavolino sotto ai grandi platani. Godetevi il vociare della gente, gli artisti di strada e l’umanità variegata che passa da queste parti.

Nelle giornate in cui il maestrale non soffia, è piacevole anche in inverno semplicemente godersi il sole e l’atmosfera frizzante del Panier

Il Panier di Marsiglia e la sua bellezza struggente
bottega di saponi e souvenirs

Il Panier è da sempre un quartiere ribelle, la sua gente ha costantemente rifiutato di sottomettersi a qualunque forma di oppressione. Durante la Resistenza i suoi vicoli hanno dato rifugio a ebrei e partigiani e poi a piccoli criminali e delinquanti comuni. Qui, nonostante una progressiva gentrificazione, si respira ancora aria di contestazione e anticonformismo. Non a caso il Panier è una delle zona di Marsiglia più amata dagli street artist che hanno riempito i suoi muri di coloratissime opere d’arte che sono al tempo stesso anche denunce sociali.

Mettere piede al Panier è un pò come tornare indietro nel tempo: non troverete le costruzioni futuriste della Joliette o l’avanguardia del Mucem che pure sono a pochi passi. Passeggerete invece tra le case più vecchie di Marsiglia, palazzi di quattro o cinque piani con le facciate color pastello scrostate dagli anni.

Gli abitanti si conoscono tutti, i negozianti spesso abitano nelle vicinanze e sono fonti inesauribili di storie e aneddoti di un quartiere che non lascerebbero a nessun costo.

L’aria che si respira nei vicoli del Panier è profondamente mediterranea fatta dai profumi, colori, e rumori di un mondo cosmopolita portato dal mare nel corso dei secoli.

Dimenticate però la Marsiglia malfamata degli anni ’70, quella della French Connection: oggi il Panier trabocca di gallerie d’arte e piccole boutiques di giovani stilisti e artisti locali.

I turisti affollano le stradine, fotografano i murales colorati, riempiono i tavolini dei tanti bistrot e piccoli ristoranti dove assaggiare cucina provenzale o specialità magrebine.

Se volete assaggiare un prodotto da forno tipicamente marsigliese, vi consiglio caldamente di entrare da Les Navettes des Accoules, al 68 di Rue Caisserie. Questa pasticceria artigianale propone, oltre alle tradizionali navettes di Marsiglia anche dei golosi canistrelli all’anice, macaron alle mandorle e altre delizie del genere.

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31 Risposte
  1. Non sono mai stata a Marsiglia, ma è una città che mi affascina molto, come tutte quelle di “frontiera”. Il miscuglio di culture è sempre positivo per tutti.

  2. Siamo stati a Marsiglia alcuni anni fa diretti verso Avignone; abbiamo dormito proprio in questa zona della città e ci era piaciuta anche se non c’è la siamo goduti appieno… dovremo tornare

  3. You had me at Mare Nostrum 😉 ;*
    Il Panier è bellissimo, l’ho sognato per tanti anni dopo che vidi Il braccio violento della legge 2, un film meraviglioso, conosci?
    Poi ci sono andata e ho persino preso il trenino turistico insieme a bambini e vecchietti in giro per il Vieux Panier. Che bei ricordi 🙂

    1. Antomaio

      ah ah, io mi sono innamorata del Panier leggendo i libri di Izzo ma adesso rimedio e vado a vedermi il film.

  4. Non sono mai stata a Marsiglia ma questo quartiere mi affascina molto. Complimenti per le fotografie, sono tutte bellissime e racchiudono quasi l’anima de il Panier.

  5. Marsiglia e’ una citta’ che mi affascina molto, vorrei vederla in inverno lontana dal turismo dell’estate per scoprire la sua vena piu’ autentica che traspare dal tuo racconto. Questo quartiere sara’ una tappa obbligata 🙂

    1. Antomaio

      Io ci sono stata in inverno, i turisti sono di meno ma non mancano, però le giornate sono bellissime con una luce che ti farà apprezzare davvero la città

    1. Antomaio

      Davvero una città che non lascia indifferenti, ci tornerò appena posso perchè mi sembra di non averla ancora conosciuta del tutto

  6. Ciao Antonella! Oggi pomeriggio mi hai fatto scoprire un luogo fantastico, autentico e vero di Marsiglia! Non ho ancora visitato questa città, ma lo farò presto e sicuramente non mancherò di visitare, primo fra tutti, lo splendido Panier di Marsiglia

  7. Marsiglia è la mia grande mancanza, la chiamo così: non sono riuscita ancora a visitarla nonostante bazzichi il sud della Francia da tempo!
    Sai cosa mi ricordano questi vicoli? Quelli di Arles dove tornerei subito per respirare quel profumo di Provenza inconfondibile!
    Questo luogo è proprio un coup de coer, brava!

  8. In questo articolo hai parlato di una delle città francesi che da tanto vorrei visitare, solo che tra una cosa e un’altra non ci sono ancora riuscita. Ma ti confesso che vedendo le tue foto, la mia voglia di andarci è aumentata!

  9. Non conoscevo questa zona di Marsiglia, stupende le tue foto, è tutto così colorato, retrò e un pò decadente come piace a me. Un motivo per andarci!

    1. Marsiglia è per definizione una città conflittuale, immagino che viverci non sia facile ma scoprirla piano piano da turista ma non troppo è bellissimo

  10. Conosco Marsiglia e adoro passeggiare al Panier, tra colori e profumi. Adoro l’atmosfera ferma nel tempo un po’ francese ma con mille contaminazioni. Non vedo l’ora di tornare a sentire il profumo di Bouillabaisse uscire dai ristorantini.

  11. Ho visitato Marsiglia in un giorno di pioggia, durante uno scalo di una crociera nel Mediterraneo, e anche a me il Panier è la parte che mi ha colpito di più. La decadenza dei palazzi, i murales coloratissimi, i negozietti e l’aria uggiosa di quel giorno mi hanno mostrato una città un po’ malinconica ma con tante storie da raccontare…

  12. Credo che Marsiglia sia la mia città anche se ancora non l’ho conosciuta, Questo articolo me lo ha confermato. C’è qualcosa che mi attrae a lei, un pò come molte delle città di mare, e di porto…

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