Nominare il Pastis mi riporta all’immagine del sole, delle vacanze, di quella “douceur de vivre” che c’è solo nel Midi francese.
Sorseggiare un Pastis in un bar sotto i platani, con qualche oliva e i crostini spalmati di tapenade ( il tipico paté di olive) è uno dei piaceri della vacanza in Provenza.

Il pastis , divenuto simbolo di Marsiglia e di tutta la Provenza, trae le sue origini dall’assenzio, celebrato dagli artisti del 1800.
Dall’assenzio, all’anice… al Pastis

E’ dunque l’assenzio l’antenato dell’odierno Pastis.
Conosciuto fin dall’antichità per le sue proprietà curative, l’assenzio diviene celebre nel 1800. Poeti e pittori esaltano la sua presunta capacità di creare fumose allucinazioni.
I poeti maledetti, Baudelaire, Verlaine e Rimbaud ne fanno la loro personale dannazione.
La “fata verde” ( dal colore del liquore) diventa il simbolo della trasgressione contro l’ordine borghese. Zola ne parla in un romanzo, Degas dipinge il suo famoso “bevitrice di assenzio” e pare che anche Van Gogh ne facesse ampio uso.

Nel 1915 la legge francese però proibisce l’utilizzo dell’assenzio perché pare che induca alla follia.
Gli adepti cercano quindi di creare bevande simili, a base di anice e di altre erbe. Ne deriva un liquore più o meno clandestino capace di sostituirsi all’assenzio.
Ed è a questo punto che entra in scena un personaggio geniale, un vero re del marketing. Si tratta di Paul Ricard, figlio di un commerciante di vino, che prova a unire varie erbe (tra cui liquirizia, anice, anice stellato e finocchietto) creando appunto un mescolone, un “pastis” per dirla in marsigliese!

Pernod, che era il detentore della ricetta segreta dell’assenzio, risponde con una bevanda identica che però non riporta il nome pastis. Ricard invece cavalca l’onda e crea lo slogan che renderà famoso il suo pastis: “Ricard le vrai pastis de Marseille”.

L’aperitivo di Marsiglia
Finalmente nel 1951 si possono di nuovo avere liquori con gradazione alcolica superiore ai 30° e il Pastis di Pernod immortala la data nella celebre etichetta “51”.

Il pastis ha origine dalla distillazione in alcol di diverse erbe raccolte, da tradizione, nelle Alpi dell’Alta Provenza timo, rosmarino, finocchio vengono poi mescolate fino a creare il gusto tipico della bevanda.
Nascono diversi marchi di pastis nella zona di Marsiglia ma i due contendenti restano sempre Pernod e Ricard che ngli anni ’70 finiscono per unirsi.
In particolare il Pastis di Ricard diventa un’icona della vita francese, presente nei noir di Jean Gabin, oltrepassa i confini della Provenza per arrivare nei café di Parigi.
Le bellissime etichette delle bottiglie e i poster della campagna pubblicitaria sono realizzati personalmente da Paul Ricard che riesce con grande lungimiranza ad associare la sua bevanda alla douceur de vivre provenzale.

L’anice è da sempre conosciuto e apprezzato dai popoli che si affacciano sul mediterraneo, basta pensare all’ouzo della Grecia, al raki turco ai liquori spagnoli o semplicemente alla nostra sambuca.
Ma come si beve il Pastis? Il liquore va diluito in acqua nella proporzione di 5 a 1 ovvero cinque parti di acqua e una di liquore. Unita all’acqua la bevanda assume quel particolare colore bianco lattiginoso, si aggiunge qualche cubetto di ghiaccio e il gioco è fatto.

Ora non ci resta che trovare un platano, un campo di bocce e sorseggiare il nostro pastis lasciandoci coccolare dal frinire delle cicale sotto il cielo incredibilmente blu della Provenza!.
Ammetto di non amare per niente l’anice, quindi difficilmente la assaggerò. Come bevanda mi sembra molto simile all’Ouzo greco o sbaglio? Comunque non la conoscevo.
si, è molto simile all’ouzo e in effetti un pò in tutto il mediterraneo ci sono bevande simili a base di anice
Con questo racconto mi hai riportata in un paesino dell’entroterra francese, in una piazza con alle spalle una boulangerie! Non conoscevo la storia del pastis anche se ovviamente conosco la fama di questa bevanda – che però purtroppo non riesco a farmi piacere perché non amo il sapore dell’anice 😅
anche io non vado matta per l’anice ma il pastis diluito con molta acqua mi piace! Solo bevuto in Provenza, ovvio
Il Pastis era la bevanda preferita dei villeggiatori francesi che trascorrevano le vacanze estive in Italia, dalle mie parti… pensa che inizialmente il barista non sapeva nemmeno di cosa si trattasse… 😀 Alcuni di loro, però, probabilmente per contrastarne la dolcezza, aggiungevano un pochino di estratto alla menta.
ah ah immagino il barista italico alle prese con il pasticcio francese!!! ma sai che non è una brutta idea quella di aggiungere la menta?! La prossima volta ci provo anche io
Non amo particolarmente l’anice, ma non è Provenza senza Pastis con olive. Sarebbe come il Messico senza Tequila!
Esattamente! Io lo bevo quando sono in compagnia in Provenza perchè fa parte di quella regione come il sole, il cielo blu e le cicale!
A me purtroppo non piace! Il problema sta proprio nell’anice, che io non sopporto. Peccato perché effettivamente è un aperitivo molto apprezzato!
Il Pastis è soprattutto un simbolo della vita piacevole del Sud della Francia, l’anice è il sapore del Mediterraneo e anche io personalmente non lo amo troppo
Non fatico ad immaginare la credenza dell’assenzio che induce alla follia; l’ho bevuto solo una volta ed ancora me lo ricordo!!! 😂
Comunque stavo per chiederti se andasse diluito perché abbastanza forte da bere assoluto. Adesso vorrei proprio assaggiarlo, mi tocca andare in Provenza vero? Dovrò fare questo “sforzo” ðŸ˜
In realtà lo vendono anche al supermercato ma in Provenza ha un altro sapore!!! Ma, posso chiederti perchè hai bevuto l’assenzio??!
A Torino il pastis ha saputo conquistare tutti, anche per il fatto che i più famosi locali in cui lo puoi ordinare sono alla francese. Nella zona del Quadrilatero ce n’è uno che sembra esattamente quello della tua foto!
Ma dai, che bella cosa! In effetti in Piemonte siete molto vicini ai francesi nello stile e nelle abitudini: dopotutto dite “voilà”!
Non sono un’amante della Francia, ma devo ammetter che la Provenza voglio visitarla questa estate! E’ un luogo che mi affascina.. e proverò questo aperitivo ora che ne sono venuta a conoscenza !
La Provenza è davvero una regione speciale, io al contrario di te amo molto la Francia ma la Provenza di più!
Amo tutto ciò che ha il sapore dell’Anice. Il Pastis, la Sambuca, le caramelle all’anice. Ogni volta che vado a Marsiglia mi piace addirittura pasteggiare a Pastis. E considerando quanto costa il vino, è persino meglio!
Bella idea quella di pasteggiare a Pastis! bisogna diluirlo con parecchia acqua…..
Anch’io quando ho lettola tua descrizione del pastis ho subito pensato all’ouzo greco con la differenza dei cetrioli al posto delle olive. Nonostante non rispecchino i miei gusti dal punto di vista del sapore, questi aperitivi tradizionali mi affascinano tantissimo, un po’ per la storia che si portano dietro, un po’ per la loro immagine. Ma quanto sono belle quelle pubblicità antiche?!?
Il sapore dell’anice nella mia mente è associato alle estati mediterranee, al mare della Grecia e al cielo della Provenza.
Bellissimo articolo sul Pastis ! A noi, non piace il Pastis per il sapore anice molto forte, ma c’è anche da dire che non siamo proprio della zona di origine… Anche se, ormai, è molto diffuso in tutta la Francia. Vero e proprio simbolo di Marsiglia, con l’accento del Sud e la pétanque ovviamente!
Il tuo blog, lo sai già, mi piace molto e con gran piacere ho letto questo articolo 🙂
Grazie! Sono molto onorata di piacere a delle francesi…come sapete io ho un debole per la Francia in generale e per la Provenza in particolare in tutti i suoi aspetti, compreso il Pastis
Marsiglia è una destinazione che mi attira tantissimo! E adoro il Pastis, mi piace soprattutto la sua storia non la conoscevo! Io sono stata invece a fare la Strada dell’Assenzio in Svizzera, con il museo dell’assenzio e le aziende agricole dove un tempo lo coltivavano in clandestinità.Bellissimo anche li!
ma sai che non avevo idea che ci fosse addirittura una strada dell’assenzio! Molto interessante.
Per me è proprio il profumo del Pastis che mi ricorda una certa Francia. A me piace poco, lo ammetto, ma quel profumo mi fa proprio viaggiare.
Profumo di anice = Mediterraneo! A me fa lo stesso effetto
Pur frequentando più volte all’anno la Francia non siamo mai riusciti a fermarci a Marsiglia. E ti dirò che non avevo nemmeno mai sentito parlare di questa particolare bevanda. Non amo molto il gusto dell’assenzio, ma Si Sa che quando Si è in viaggio pur di provare prodotti locali si fa un piacevole sforzo.
Se passi di nuovo dalla costa, assaggia il Pastis diluito con molta acqua!
La mia amica francese me l’ha messo in mano poche ore dopo essere arrivata a Nizza! “Devi provarlo immediatamente!†Purtroppo le ho dato poca soddisfazione..non mi piace per nulla! Simpatica invece l’origine del nome, un pasticcio di successo!
In effetti il gusto dell’anice è molto particolare…
Non conoscevo la storia del pastis e mi ha incuriosito molto! Mi vedo gia’ seduta a sorseggiarlo al tramonto guardando il mare increspato a Marsiglia, una citta’ che mi affascina e spero di visitare presto.
Marsiglia è una città veramente particolare e affascinante e il pastis fa parte della sua art de vivre
Ho assaggiato il Pastis, degli amici francesi me lo hanno fatto provare:) Purtroppo pero’, non sono ancora riuscita a visitare Marsiglia, spero di farlo quanto prima!
E’ una città molto particolare, io la amo e appena posso ci torno
A me proprio non piace! E dire che adoro l’anice..ma allungato nell’acqua non solo non mi aggrada alla vista, ma mi lascia proprio una sensazione in bocca molto sgradevole.
A molti non piace! Io lo bevo solo quando sono in Provenza e con molta acqua!!!
Sono stata a Marsiglia lo scorso febbraio (il mio ultimo viaggio) ma mi sono persa questa bevanda. Mi piace molto la tua “rubricaâ€, io ne ho inaugurata da poco una sulle ricette dal mondo (provate da me!)
Anche a me piace provare le ricette anche se non sempre mi vengono bene… Il pastis è proprio l’aperitivo dei marsigliesi, se ti capita assaggialo ma non a tutti piace perchè sa molto di anice
Per me il pastis è l’unico aperitivo possibile a Marsiglia, ma non sapevo che il nome significasse pasticcio 🙂
A me l’anice non piace tantissimo ma quando sono in zona fare l’aperitivo col pastis mi piace tantissimo
Se posso essere sincera, a me il pastis non piace per niente, non sopporto il suo gusto di anice; ma mi diverto sempre molto a vedere quando si mescola con l’acqua!
ah ah! Io lo bevo a casa di amici in Provenza anche se non mi piace tanto ma mi fa sentire “una del posto”!
Credo di aver bevuto qualcosa di simile a Barcellona. Troppo dolce per i miei gusti, forse andava diluito meglio 😀
L’anice è un ingrediente comune lungo le sponde del mediterraneo, anche io non lo amo particolarmente nei liquori a meno che non si molto molto diluito
Non amo molto il gusto dell’anice, ma quando si è a Marsiglia non è possibile ordinare altro, seduti in qualche locale affacciato sul vecchio porto. Anche il disgusto per l’anice si trasforma in poesia!
vero! Se poi lo si allunga con molta acqua è perfetto
Quando visitai la Provenza qualche anno fa, tutti i locali avevano in menù il Pastis, ma io non sapevo cosa fosse. Essendoci 40 gradi, ho evitato questo esperimento, che ho solamente posticipato all’anno successivo, con le temperature più miti. Devo dire che non è male!
ah ah! Il Pastis all’ombra di platani è davvero un must e pazienza se poi non riesci ad alzarti dalla sedia!