Il suo sapore avvolgente, speziato e liquoroso, ha fatto del vino di Porto un’eccellenza riconosciuta in tutto il mondo. Prodotto esclusivamente con uve della regione del Douro, nel nord del Portogallo, il porto ha una storia molto antica.
Una visita alla città di Porto, proprio dove il fiume sfocia nell’Atlantico, non può dirsi completa senza una visita alle storiche cantine del suo vino più famoso.
La cittadina di Vila Nova de Gaia, dove si concentrano i produttori del vino di Porto, si trova dall’altro lato del Douro rispetto a Porto. Dal suo vivacissimo lungofiume si gode una vista spettacolare del quartiere della Ribeira con le sue case affastellate.
Potete dedicare qualche ora alla scoperta di una o più cantine e lasciarvi tentare dalla degustazione dei diversi tipi di porto scegliendo il vostro preferito.

Il Porto: un vino portoghese inventato dagli inglesi
La coltivazione della vite fu introdotta in Portogallo dai romani ma furono gli inglesi a rendere il porto quello che è: un vino “fortificato” con l’aggiunta di acquavite.
Alla fine del XVII i mercanti inglesi si trovarono a dover cercare un’alternativa ai vini francesi sottoposti a embargo a causa della guerra tra le due nazioni. La leggenda narra che siano stati i monaci i primi ad aggiungere acquavite al mosto durante la fermentazione. In questo modo si aumentava il grado alcolico mantenendo la dolcezza. Ospiti dei frati, i figli di un commerciante britannico, si innamorarono del suo gusto suadente e lo portarono in patria.
Secondo altre fonti furono gli stessi inglesi ad aggiungere del brandy al vino per conservarlo durante il trasporto in nave.
In ogni caso il liquoroso vino di Porto divenne ben presto famosissimo in Inghilterra. Berlo al posto del vino francese era addirittura un gesto patriottico. Gli inglesi scelsero una posizione strategica per costruire i propri magazzini, ovvero Vila Nova de Gaia sulla sponda sinistra del Douro in prossimità dell’oceano. I barili di vino potevano così discendere dalla zona di produzione trasportati su barconi – i caratteristici Rabolos – e ripartire immediatamente a bordo delle navi di Sua Maestà.

Le caratteristiche del porto
La zona di produzione dei vini del Douro oggi è Patrimonio Unesco. E’ caratterizzata da un clima molto caldo in estate e da terreni ripidi e granitici. Tutto il porto viene da un mix di uve diverse. Numerosi vitigni, si dice 48, sono autorizzati alla sua produzione ma se usano soprattutto cinque.
A metà del ciclo di fermentazione, quando il mosto è ancora molto ricco di zuccheri, viene trasferito in una botte che contiene un quarto di acquavite al 77%. Questo serve ad aumentare il grado alcolico. Successivamente si mescolano i vini delle diverse annate e dei diversi vitigni fino ad ottenere il giusto equilibrio.
Esistono anche bottiglie particolari prodotte con l’uva di una sola, eccezionale, vendemmia. Si tratta, in questo caso, del Porto Vintage. Comunemente però si divide il viño do Porto in tre categorie:
Il porto bianco è ottenuto da uve bianche e fruttate. E’ perfetto freddo come aperitivo.
Il Ruby è il porto più conosciuto; si presenta con un bel colore rosso rubino e ha un caratteristico gusto di frutti rossi. Invecchia al massimo tre anni in botte e si accompagna benissimo ai formaggi morbidi.
Il porto più pregiato è il Tawny, dall’elegante colore ambrato. Il profumo è intenso e speziato e al palato si distinguono sapori di vaniglia, datteri, cacao e caffè. E’ un vino affinato in barrique e può invecchiare in botte fino a 40 anni.
Il tawny è un cosiddetto vino da meditazione, che si può bere da solo ma se lo gustate con dolci al caramello, cioccolata fondente o formaggi erborinati scoprirete sensazioni estremamente voluttuose.

Doña Antonia Ferreira e il porto declinato al femminile
Se fate una passeggiata a Vila Nova de Gaia per visitare le cantine del porto, non avrete che l’imbarazzo della scelta. Troverete tutti i marchi più famosi come Sandeman, Cálem, Graham’s o Taylor’s. Tutti inglesi, ovviamente. Dopo avere chiesto un pò di di informazioni io ho scelto di visitare le cantine Ferreira, portoghesi dalle origini e soprattutto divenute famose grazie a una donna.
L’azienda fu fondata nel 1751 ma la vera protagonista della storia è lei, Antonia Adelaide Ferreira. Rimasta vedova a soli 33 anni, prese saldamente le redini dell’impresa di famiglia e fece del suo porto uno dei migliori.
Antonia era una donna dinamica e coraggiosa, una vera imprenditrice che sfidò i pregiudizi di un mondo, quello della viticultura del 1800, saldamente e orgogliosamente maschile. Riuscì a coniugare tradizione e innovazione facendo della qualità il suo punto di forza e conquistandosi una salda reputazione nel mondo dei vini.
Si impegnò nella lotta contro il governo portoghese per il mancato sostegno alle imprese del settore. Fu in primo piano nella ricerca di un rimedio alla filossera, un parassita che distruggeva le vigne. E, cosa per nulla scontata, fu molto attenta ai suoi dipendenti e alle loro famiglie.

Le cantine Ferrreira si trovano sul lungofiume di Vila Nova de Gaia, in un edificio storico davvero molto bello. Nelle corsie di spessi muri di mattoni si trovano le enormi botti dove fermenta il porto, il pavimento in tozzetti di legno è originale e magnifico.
Le visite guidate in diverse lingue con degustazione finale, si possono prenotare sul sito portoferreira.com. Forse mi sono lasciata suggestionare dallo sguardo un pò arcigno di Doña Antonia che mi sbirciava dall’etichetta, ma il Porto Tawny invecchiato 20 anni che porta il suo nome mi è piaciuto tantissimo.
Potrebbe interessarvi anche:
Azulejos: dove ammirare a Porto le tipiche piastrelle smaltate

Adoro il Tawny, il vino da “meditazione”, ma ho anche amato molto fare l’aperitivo con in porto bianco. L’accostamento con il pane, le alici e il burro salato lo trovo divino. Non conoscevo però la storia di questo vino, e mi ha fatto molto piacere scoprirla nel tuo articolo.
Sai che non ho provato il Tawny con il burro e le alici? Devo assolutamente rimediare con l’ultima bottiglia che è rimasta tra quelle portate a casa dalla visita alle cantine di Vila Nova de Gaia
Bellissima esperienza fatta appena la scorsa estate. Vila Nova de Gaia è molto pittoresca, e anche molto affollata ma non ci siamo lasciati sfuggire una degustazione. Noi abbiamo scelto le cantine Taylor’s. Concordo sul porto Tawny, anche per me il top. Ho apprezzato meno quello bianco che mi sembra più comune
Io ci sono stata in inverno e Vila Nova de Gaia era comunque molto affollato! E’ un luogo piacevole per passeggiare e molto vivace. Concordo sul porto bianco che non è nulla di speciale
Da un pò sto pensando di visitare Porto e inizio ad informarmi, sicuramente anche le visite alle cantine sono d’obbligo, un’esperienza che fa parte del luogo
Certo, se vai a Porto non puoi non visitare almeno una cantina. Basta che attraversi il Douro su quel magnifico ponte e poi non ha che l’imbarazzo della scelta
Hai fatto bene a visitare le Cantine Ferreira data l’interessante storia tutta al femminile che le contraddistinguono! L’attenzione verso i dipendenti era cosa assai rara all’epoca ed è sempre molto interessante scoprire la storia locale attraverso figure come quella di Donna Antonia!
L’espressione dei ritratti di Doña Antonia è un pò arcigna ma in effetti è stata un gran personaggio. E comunque il suo porto è veramente buonissimo
Bellissima la storia del vino di Porto, che ignoravo completamente, pur apprezzando il prodotto. Prima o poi dobbiamo deciderci a puntare la macchina verso la penisola iberica e guidare fino all’oceano, è una parte di europa che ci manca quasi completamente. Una zona in cui si mangia e si beve molto bene da quello che si legge in giro, tra l’altro.
Ti confermo che si mangia e si beve benissimo, le persone sono accoglienti e soprattutto, se rimani lungo la costa, non fa eccessivamente caldo. So che per te è un plus…:-)