Vi racconto oggi del mio ultimo itinerario a Marsiglia tra contraddizioni e bellezza. Quello per Marsiglia è stato per me quasi amore a prima vista e ogni volta che ci torno me ne innamoro un pò di più.
Già Dumas diceva che Marsiglia è il punto d’incontro di tutto il mondo. Nei suoi 2600 anni di storia ha visto passare greci, romani, italiani, corsi, magrebini, antillani e armeni. Molti sono restati creando un miscuglio di razze e culture che è parte della sua unicità.
Nella città più araba d’Europa – un terzo degli abitanti ha origini arabe – sono andata alla scoperta del quartiere di Noaille e del suo colorato mercato. Ho attraversato la famosissima Canebière, mi sono tuffata nell’animazione del Vecchio Porto. Mi sono persa di nuovo nei vicoli stretti del Panier e stupita ancora di fronte all’ architettura modernissima del Mucem.
Questo itinerario a Marsiglia mi ha confermato la sua vera anima fatta di colori, profumi e voci che parlano in tutte le lingue.

Itinerario a Marsiglia: a Noaille atmosfera da suk
Sembra incredibile che a due passi dal Vecchio Porto con la sua avveniristica tettoia di specchi, si aprano i vicoli stretti e un pò fatiscenti dei quartieri arabi di Noaille e Belsunce. E’ una zona popolare dove si va per trovare prodotti a prezzi bassi e specialità etniche. Il mercato dei Cappuccini è vivace e rumoroso; il suo vociare mi ha ricordato il Marocco, è vero, ma anche Palermo perché in fondo il Mediterraneo è la nostra culla comune.
La cosa divertente di Noaille è che sembra davvero di trovarsi in un suk, con negozi stracolmi di spezie e couscous, macellerie halal e pasticcerie orientali.

Qui si trovano negozi con insegne centenarie come l’Empereur che pare essere la più vecchia ferramenta di Francia e che a Marsiglia è una vera istituzione: vi si trova veramente di tutto!
Noaille è un quartiere multietnico, spesso degradato, fatto di viuzze, piccole piazze e stradine. Ma ha una sua identità e un suo fascino tra luci ed ombre.

Itinerario a Marsiglia: la Canebière e il suo fascino retrò
La Canebière è la strada più famosa di Marsiglia, attraversa tutto il centro storico fino al Vecchio Porto ed è un pò la porta di entrata della città.
Il nome deriva dalla parola canapa in provenzale ed è dovuto all’importante commercio di questa fibra nel porto di Marsiglia.
Nata nel 1600 quando la città iniziò ad ingrandirsi, durante la Rivoluzione in quella che oggi si chiama Place de Gaulle ospitò persino la ghigliottina.

Alcuni bellissimi palazzi ricordano di quando, a inizio ‘900, lungo la Canebière passeggiavano belle signore e uomini eleganti che amavano frequentare i teatri e le sale da thè.
Oggi è una via frequentatissima e basta fermarsi al tavolino di uno dei tanti caffé, per vedere passare un’umanità variegata.
Itinerario a Marsiglia: Il Vieux Port e il Panier
Interamente recuperato nel 2013 quando Marsiglia fu capitale europea della cultura, Il Vecchio Porto è il centro nevralgico della città e uno dei suoi simboli.
Proprio di fronte al mercato del pesce, che si svolge sul molo tutte le mattine, sorge la bellissima tettoia di specchi progettata da Norman Foster. E’ una sorta di cielo artificiale che capovolge le prospettive, così l’acqua del mare e i pescherecci vi si riflettono in un gioco di “dentro e fuori” tutto da fotografare.
All’altezza del Teatro La Criée (dove una volta si svolgeva l’asta – la criée – del pesce) si può prendere il ferry boat che attraversa il porto e arriva al Municipio. Fino all’anno scorso era gratuito, adesso ha un prezzo simbolico di 50 centesimi ma consente di risparmiare parecchia strada e poi è molto poetico!

Alle spalle del Vecchio Porto si trova il quartiere del Panier. Dimentichiamo l’immagine di Marsiglia come città sporca e pericolosa, la French Connection e i carichi di cocaina. Il Panier è tutto da scoprire tra piccole boutiques, atelier di artisti e bellissimi murales.
E’ una delle mie zone preferite: adoro le sue lunghe scalinate, i vicoli e le insegne colorate dei negozi. Se volete saperne di più potete leggere il post che ho dedicato alla bellezza struggente del Panier.

Ogni tanto mi fermo a guardare la collina di fronte dove la basilica di Notre-Dame-de-la-Garde, chiamata affettuosamente da tutti Bonne Mère (Madre Buona), veglia sulla città con la sua architettura maestosa e gli ex voto dei marinai
Itinerario a Marsiglia: le architetture moderne dei moli
Dal Panier si raggiunge la Cattedrale di Marsiglia, la Majeur e dopo aver attraversato la sua enorme piazza si arriva al Mucem. Il Museo delle Culture e del Mediterraneo ha un’architettura che io trovo meravigliosa. ne ho parlato dell’articolo : Il Mucem di Marsiglia, un museo che unisce le sponde del Mediterraneo.
L’architetto Rudy Ricciotti ha voluto ricreare nella struttura in cemento i giochi di luce del fondo del mare e questa continuità tra cielo e acqua è davvero percepibile. Una lunga passerella sopraelevata collega il tetto del Mucem al Fort Saint Jean a sottolineare la connessione tra passato e futuro di una città che non smette di evolversi.

Sempre sulla scia dei lavori compiuti in occasione del 2013 (Marsiglia capitale della cultura), sono stati recuperati i vecchi magazzini portuali. L’enorme edificio in pietra bianca è stato trasformato in uno spazio moderno, pubblico e intimo allo stesso tempo.
Ad una estremità dei Docks di Marsiglia si trova Place de la Joilette e all’altro la nuova Place de la Mediterrannée su cui si apre una bella facciata “letteraria” in metallo traforato.
All’interno, un percorso di quattro cortili decorati con installazioni artistiche.

Perché sono incredibilmente attratta da Marsiglia
Dicevo all’inizio che per me Marsiglia è stato amore da quasi subito. La prima volta che ci sono stata ero forse prevenuta dalla sua fama di città pericolosa, con quartieri in cui non entra nemmeno la polizia, e mi sono aggirata guardinga dietro al Vecchio Porto.
Poi ho riletto i romanzi di Izzo e le sue descrizioni del Panier e della Corniche mi hanno convinta a tornare e a guardare con gli occhi dell’anima.
Le contraddizioni di Marsiglia sono quelle di ogni città, intorno al porto ruotano le mescolanze delle razze che comunque convivono abbastanza pacificamente.

Forse sono attratta proprio da queste contraddizioni. In fondo Marsiglia è come ce la immaginiamo! E’ la città della bouillabesse ma anche del couscous , la città della malavita, dell’Olimpic Marseille con i suoi tifosi sfegatati, della gente che parla a voce alta e racconta storie esagerate. E’ anche la città delle sperimentazioni architettoniche da Le Corbusier a Ricciotti passando per Castaldi e Boeri.
A Marsiglia ci sono i quartieri Nord, è vero, e lì è meglio non aggirarsi. Però sul lungomare – la Corniche – il panorama è mozzafiato fino alla minuscola calanque di Callelongue da dove partono i sentieri per il trekking che arriva a Cassis. Un luogo magico dove restare in silenzio ad osservare il mare.
Marsiglia è una città mutevole, cambia volto ma non cambia la sua essenza che continua ad affascinarmi.

Ci hanno sempre fortemente sconsigliato di fermarci a Marsiglia. La precede purtroppo una brutta fama. Invece io ho sempre pensato che fosse bellissima e il tuo articolo me lo conferma. In fondo un pò come in tutte le città portuali basta evitare i quartieri malfamati e prestare attenzione alle borse.. le tue foto sono stupende.
Infatti, come in tutte le città e in particolare quelle di mare, ci sono zone dove è meglio non avventurarsi e altre molto turistiche dove si può passeggiare tranquillamente
E’ magnifica.
PS: nel mio recente viaggio in Francia l’unica città dove me la son fatta addosso dalla paura è stata indovina un po’? Bordeaux! S’, non marsiglia ma bordeaux, l’elegante città dei vini a cinque stelle. La parte est del centro storico è veramente inquietante e mal frequentata. Altro che marsiglia! I pregiudizi son duri a morire
Una città che mi affascina tantissimo, forse anche per le sue contraddizioni. Il mix di moderno e futuristico con ciò che è più vecchio e “grezzo” è irresistibile. La fotografia della tettoia di specchi è bellissima!
I francesi sono molto bravi a creare architetture moderne che inglobano e valorizzano le parti antiche. A Marsiglia direi che il connubio è particolarmente riuscito
Mi fa piacere leggere che hai amato Marsiglia fin da subito perché invece per me rimane l’unica città finora visitata, dove non tornerei . Mi hai dato altri spunti e una nuova prospettiva , ti ringrazio
Il mio è stato amore quasi a prima vista perchè in effetti la prima volta che sono andata a Marsiglia ne ho avuto una brutta impressione, molto condizionata anche dalle mie paure e dai miei pregiudizi. Poi ho aperto il cuore e la mente e mi sono lasciata conquistare
Chi non trova marsiglia bellissima merita di vivere a paderno dugnano per 30 anni. Persino la banlieue coi suoi terribili casermoni, con quella luce e con quel paesaggio in cui sono immersi è di una bellezza struggente. Se non ti piace marsiglia devi fare solo una cosa: cambiare idea!
PS: a Bordeaux, l’elegante Bordeaux, c’è tre volte più degrado e un decismo del fascino
Sento moltissime persone dire che Marsiglia non sia una bella città. Io non l’ho mai visitata, ma sinceramente muoio dalla voglia di vederla. Poi se mi parli dei souk, non posso che esaltarmi!
E’ una città dalle forti contraddizioni, l’impatto non è sempre facile dipende dal momento e anche dallo stato d’animo di chi ci arriva per la prima volta. Magari tuffarsi nel caso del porto dopo un viaggio tra i campi di lavanda può essere destabilizzante!
Vacci subito. E’ bellezza e fascino indescrivibile e c’è dieci volte meno degrado di Napoli o Genova o Palermo. Vai in macchina: va girata bene e vanno girati i dintorni
Sono passata nei pressi di Marsiglia varie volte, ma in realtà non mi ci sono mai fermata; peccato, perchè da come la descrivi sembra una città davvero interessante.
A me piace molto e ogni volta che ci torno scopro delle cose nuove e particolari da scoprire
Qualche anno fa ho fatto un on the road nel sud della Francia, partendo da Milano.
Purtroppo non avevamo incluso Marsiglia ma mi è rimasta la curiosità…. 🙂
di solito si esclude Marsiglia per la sua fama di città caotica e pericolosa invece è cambiata molto negli ultimi anni e offre spunti molto interessanti
Hai davvero ragione anche a me Marsiglia è piaciuta tanto, una città di mare cosi’ variegata e zingara misteriosa e forse si anche pericolosa che ti contagia
Marsiglia ha una fortissima personalità, su questo non ci sono dubbi e a me piace molto
Questa estate stavo organizzando un viaggetto proprio a Marsiglia, che poi è saltato. Il tuo articolo mi conferma quanto sia interessante questa città e meritevole di una visita!
sicuramente vale la pena fare una sosta anche solo per mezza giornata
Sono stata parecchie volte nel sud della Francia ma Marsiglia non l’ho mai vista…forse perchè troppo grande non mi ha mai attirato. Dal tuo articolo però sembra molto bella. Grazie per le informazioni, magari la prossima volta la visiterò!
E’ effettivamente una città molto grande, ma un itinerario turistico in centro vale davvero la pena. I parcheggi sono comodissimi anche se purtroppo molto cari
Non sono mai stata a Marsiglia ma dalla tua descrizione mi attira, le città portuali mi ricordano la mia Genova e sono abituata a quel connubio di vecchio e nuovo, al mix multiculturale che a prima vista può davvero spaventare
Bhe, se sei abituata a Genova sono sicura che a Marsiglia ti sentirai a casa! Io adoro la Liguria e forse per questa sua rassomiglianza mi sono affezionata tanto a Marsiglia
Io ho una sorta di rapporto di odio e amore con Marsiglia! Fino a qualche anno la detestavo e la trovavo anonima, ma negli ultimi anni sto scoprendo dei suoi lati davvero unici!
credo che sia una città da scoprire a poco a poco cercando di cogliere le sue peculiarità
Noto con piacere che Marsiglia è molto migliorata in questi ultimi anni. Vi ho vissuto per 4 anni e se devo essere sincera la città in sé non è che mi manchi più di tanto, a parte la vista dalla “Bonne Mère” e il parco Borely in primavera. Forse devo tornarci, chissà…
Immagino che vivere a Marsiglia non debba essere proprio facile. Io la sto scoprendo da turista e la amo moltissimo, la zona del Vecchio Porto, il Panier il Mucem hanno subito trasformazioni radicali sono certa che ne rimarresti affascinata anche tu