Non solo la pizza: dallo scorso Novembre anche la baguette è Patrimonio Unesco come bene immateriale. I francesi ci sono riusciti e vanno molto fieri di questo riconoscimento.
E come non riconoscere che la baguette è un simbolo della quotidianità dei francesi, fragrante e profumata a volte è davvero irresistibile.
L’iscrizione della baguette all’Unesco premia l’artigianalità e la bravura dei fornai ma è anche un’affermazione della cultura e delle abitudini popolari che bisogna preservare e proteggere.
Non solo pane, insomma, ma anche “francesità” nel gesto ormai stereotipato di portarsi a casa la baguette sotto al braccio!
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All’origine della baguette
Già ai tempi della Rivoluzione, una legge specifica decretava che non ci dovesse essere un pane bianco per i ricchi e uno di segale per i poveri ma un solo pane, il Pane dell’Uguaglianza. Non era ancora la baguette che sarebbe poi divenuta Patrimonio Unesco ma una sua antenato certamente sì
Qualcuno afferma che le prime baguette siano state create dai “boulangers” di Napoleone, la forma allungata era più pratica da trasportare nei tascapane dei soldati.
Altri ancora fanno risalire lo sfilatino a inizio ‘900 quando nei cantieri della metropolitana parigina gli operai bretoni e quelli dell’Auvergne litigavano spesso. Pe evitare che durante il pranzo uscissero i coltelli, i responsabili chiesero di utilizzare un pane da spezzare con le mani.
La realtà logicamente è più prosaica. La baguette nasce dall’esigenza borghese di un pane di piccole dimensioni, da avere fresco ogni giorno al posto delle grosse pagnotte rustiche di tradizione contadina.
Inoltre, una legge del 1920 vietava ai fornai di lavorare tra le dieci di sera e le quattro del mattino. Non avendo il tempo di far lievitare e cuocere le pagnotte in tempo per la colazione, crearono dei pani lunghi e sottili che iniziarono a chiamare baguette, bastoncini.
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Caratteristiche della baguette Patrimonio Unesco
“250 grammi di magia e di perfezione nel nostro quotidiano”, così Emmanuel Macron Presidente della Repubblica, ha salutato l’iscrizione della baguette al Patrimonio immateriale dell’umanità.
Farina, acqua, sale, lievito e il savoir faire dei panettieri. Questi gli ingredienti per avere un il pane che arriva ogni giorno sulla tavola.
Ogni boulanger ha il suo tocco e “firma” la baguette con l’impronta della lama sull’impasto, che darò al pane il caratteristico taglio croccante.
Ogni giorno dodici milioni di francesi varcano la porta di una panetteria e in un anno si sfornano in Francia oltre sei miliardi di baguettes.
Ma com’è la baguette ideale?
Il colore della mollica deve tendere al crema e all’interno ci devono essere dei piccoli fori “alveolari”. E’ importante che la crosta sia croccante con le scanalature ben aperte.
Dal fornaio avrete solo l’imbarazzo della scelta, da quella classica, alla tradizionale, a quella di campagna, senza contare quelle speciali con farine diverse. Io di solito scelgo quella “tradizione” che ha un tempo di lievitazione più lungo e la crosta molto croccante. Perfetta con i formaggi che sono la mia rovina tanto li amo.
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Purtroppo i fornai stanno vivendo un periodo molto difficile a causa dell’aumento dei costi dell’energia e della concorrenza della grande distribuzione dove però si trovano prodotti industriali e molti artigiani sono costretti a chiudere.
Nella scelta dell’acquisto, preferite i negozi che riportano la dicitura “Artisan boulanger” che garantisce che il pane è prodotto sul posto a partire dalla scelta delle materie prime.
Baguette: non solo di pane
Concludo con una piccola curiosità.
Il termine baguette significa letteralmente bastoncino. Noi siamo abituati ad associarlo al tipico pane francese ma non è sempre così.
Per i fashion addicted il pensiero non può che andare all’iconica borsa di Fendi che si porta proprio sotto l’ascella, creata alla fine degli anni ’90. Il suo nome richiama proprio il vezzo francese di portare il pane sottobraccio. Dal 1997, anno della sua creazione, ne sono stati proposte oltre mille versioni.
E che dire del taglio a baguette dei diamanti? Si tratta di un taglio ad angoli di novanta gradi che fanno brillare la pietra in mille sfaccettature. Elegante e molto femminile!
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Adoro la baguette, che senza dubbio è uno dei tipi di pane che più amo. Ottima con il formaggio come dici tu, ma sai qual è la mia rovina? Prendi dell’aglio, sfregane un po’ sulla crosta della baguette, aggiungi olio di oliva in abbondanza, qualche goccia di aceto, sale e pepe – et voila!
E che dire della baguette di Fendi? Uno dei miei sogni 🙂
la bruschetta fatta con la baguette è una delizia indescrivibile! Una sera ho invitato i vicini di casa per un aperitivo e hanno praticamente mangiato solo quella, con il nostro olio però!
Riconoscimento più che meritato. Mi hanno fatto sorridere le altre associazioni del termine baguette che invece non conoscevo
Io adoro la baguette di Fendi!
la baguette è un’ icona culinaria mondiale e non sorprende che sia stata riconosciuta come patrimonio dell’ Unesco. la sua storia secolare e la tecnica artigianale che va nella sua produzione rendono questo pane unico e degno di essere celebrato.
Speriamo che la tecnica artigianale si mantenga, purtroppo il metodo di industrializzazione sta banalizzando anche questo prodotto così unico.
Io adoro la baguette, ne mangerei a chili. Il bello è che, se comprata in Italia, non mi sembra buona come quella francese; sarà diversa o sono solo io che mi suggestiono?
a volte non è buona neppure quella comprata in Francia, speriamo che questo riconoscimento restituisca ai fornai la loro artigianalità
Voi andate, non voglio trattenervi. Lasciatemi pure qui. In boulangerie. Con un panetto di burro…
oppure con un pezzetto di formaggio…
Ho ricordi del viaggio a Parigi di gente che usciva dalle panetterie con la classica baguette sotto il braccio, con un rotolo di carta che avvolgeva solo il centro del pane. Ma quanto è buona la baguette??
proprio per evitare l’effetto “ascella” mi sono comprata un sac à baguette, una borsina di tela della dimensione perfetta per contenere due baguettes
Ma tu ci credi se ti dico che la baguette è da sempre il mio tipo di pane preferito? Senza nulla togliere al nostro pane italiano buonissimo ma la crosta, la mollica soffice, la forma… Tutto mi fa innamorare della baguette ogni volta che la mangio! E poi è il simbolo della Francia, nazione di cui sono follemente innamorata!
E’ vero, la baguette è un pò il simbolo della Francia, forse è per questo che ha mantenuto inalterato il suo appeal
Bee dai, son contenta per i francesi e poi…la baguette è proprio buona cavolo! Non conoscevo però la sua storia perciò grazie per averne parlato
così non rimangono indietro agli italiani che hanno avuto la pizza… 🙂
Ma sai che non sapevo che anche la baguette fosse patrimonio unesco?
Che peccato non poterla assaggiare… devo scoprire se riesco a mangiarla senza glutine!
sono certa che ci sia anche la versione senza glutine
Mi pare un risultato meritato per i cugini francesi! La baguette è un simbolo di francesità ed è pure buona. Concordo che il non plus ultra sia mangiarla con un po’ di formaggio francese, magari della Normandia, squisita! Ma anche una più italiana bruschetta è ottima! 🙂
E’ buona con tutto… purtroppo per le calorie!
Bello questo articolo. L’ho letto volentieri, mi piace sempre conoscere le tradizioni e le curiosità dei popoli, anche quando si tratta dei francesi, un pò antipatici da quando Napoleone ci conquistò. Eehehhe scherzo ovviamente. Belle le foto!
I francesi a volte non brillano per simpatia, hai ragione, ma sono comunque i nostri cugini d’oltralpe e abbiamo tantissime cose in comune ad esempio il culto del buon cibo
Ma vuoi mettere cosa sia di quasi libidinoso il profumo delle baguette appena sfornate! adoro queste panetterie francesi che hanno un sapore di tempi passati
sono irresistibili!
La baguette è uno dei miei guilty pleasure ed è strano che non avessero già dato lo status di patrimonio immateriale UNESCO anni fa! Sta bene con tutto ed è vero che è uno dei tipi di pane che basta poco per gustarlo in ogni occasione!
anche io la adoro, purtroppo per la linea!
Adoro la baguette, sia in Italia che in Francia ma non ho mai capito come fanno i francesi a portarsela sotto il braccio anche quando fuori piove o ci sono 40 gradi!
soprattutto coi 40 gradi….. non facciamoci troppe domande…