Nelle grotte scavate tra le rocce della Baia di Ieranto, quando la risacca sbatte sugli scogli, è ancora possibile udire il canto delle sirene.
Secondo Plinio il Vecchio è proprio qui che Ulisse, legato all’albero della nave, ascoltò il canto ammaliante delle sirene senza diventarne vittima.
Il luogo è talmente magico che miti e leggende vi trovano la loro sede naturale e noi turisti ci avviciniamo sempre con un certo timore.
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La Baia di Ieranto, luogo sacro e incontaminato
Mi piace l’idea delle sirene e mi piace pensare che il nome della Baia derivi dal greco “ieros” ovvero luogo sacro. A Punta Campanella sorgeva il Tempio di Atena non lontano dal Tempio delle Sirene entrambi edificati per volere di Ulisse.
Questa punta che si protende verso Capri dal Golfo di Salerno è di una bellezza strepitosa da scoprire lentamente percorrendo il sentiero e fermandosi ad ammirare panorami davvero mozzafiato.
La natura è generosa e incontaminata, la macchia mediterranea profuma l’aria di rosmarino e il giallo delle ginestre contrasta con le mille tonalità di blu del cielo e del mare.
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La mano dell’uomo, presente da sempre in quest’area, ha modellato il terreno creando i terrazzamenti coltivati a ulivi e agrumi, soprattutto limoni. I muretti a secco e i resti delle torri difensive del 1500 testimoniano la storia antica. I forni per la calce e la cava di pietra calcarea, lo sfruttamento più recente.
Fino a inizio 900 questo luogo incantato era infatti un villaggio minerario dell’Italsider dove lavoravano i minatori sardi. Una volta chiusa la cava il bene fu donato al Fai per evitare speculazioni e dal 1987 il Fondo Ambiente Italiano, dopo importanti opere di recupero, si occupa della sua conservazione.
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Come raggiungere la Baia di Ieranto
La Baia di Ieranto si trova nel comune di Massa Lubrense. Per raggiungerla a piedi, imboccate il sentiero ben segnalato che parte appena sotto la piazza del paese di Nerano. Dopo una prima parte è pianeggiante si discende in mezzo alla macchia mediterranea. Poi la vista si apre improvvisamente su Punta Campanella e i faraglioni di Capri da un lato e il Golfo di Salerno e il profilo della Costiera Amalfitana dall’altro.
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Lungo i 6 chilometri circa di sentiero non ci sono punti di ristoro nè servizi. L’unica tappa è il rifugio del Fai in una posizione strepitosa in mezzo ai limoni. Quando ci sono arrivata io, ho avuto la fortuna di incontrare il custode della Baia, Salvatore Iaccarino, che mi ha offerto un indimenticabile caffè aromatizzato con le zeste di limone. Adesso Salvatore è in pensione ma lo si può incontrare ogni anno a Milano a Villa Necchi Campiglio in occasione dell’evento del Fai dedicato agli agrumi: distribuisce il suo eccezionale caffé e finge di ricordarsi di ogni turista che lo ha incontrato alla Baia di Ieranto!.
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La ripida “scala dei minatori” conduce alla spiaggetta della Baia, l’acqua cristallina vi ricompenserà della fatica fatta per raggiungerla. Calcolate circa un paio d’ore pare arrivare fino alla spiaggia, indossate scarpe comode e portatevi dell’acqua.
La Baia di Ieranto è parte dell’Area Marina Protetta di Punta Campanella ed è vietata alle imbarcazioni. Le sole autorizzate ad arrivarci sono quelle della Cooperativa Sant’Andrea di Nerano che organizzano escursioni nella Riserva.
Come per l’escursione alla Riserva dello Zingaro in Sicilia, l’immersione totale nei profumi intensi della macchia, nei colori contrastanti e nella luce intensa del Sud, è un piacere per gli occhi e per il cuore.
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Un altro luogo magico che non conoscevo! La magia è dappertutto: nella leggenda delle sirene e nella bellezza del paesaggio. Anche l’incontro con Salvatore Iaccarino ha qualcosa di particolare: quasi come un personaggio mitologico che accoglie i viaggiatori e rende più speciale la loro avventura.
hai proprio ragione! Anche l’incontro con Salvatore è stato bello e il suo caffé con le zeste me lo ricordo ancora
Non so se era davvero la baia delle sirene, di sicuro posso dire che guardando le tue foto sia un luogo splendido e se fossi una sirena lo sceglierei di sicuro
anche io se fossi una sirena, ci vivrei! Tutta la zona del comune di Massa Lubrense è bellissima
Mi vergogno tanto a scriverlo ma lo faccio ugualmente: pur trattando Grecia, la mitologia è tutto ciò che la riguarda non sapevo assolutamente la storia della Baia di Ieranto, perciò grazie per avermi fatto scoprire una cosa nuovissima
E’ solo una leggenda…magari ci sono altri posti identificati come il luogo delle sirene di Ulisse. Però a me piace pensare che sia stato qui
Sicuramente Plinio aveva ragione ad aver collocato qui le sirene: del resto il luogo è tanto bello quanto magico e queste creature mitologiche non potevano che essere qui!
mi ha sempre divertito l’idea di Ulisse che voleva a tutti i costi ascoltare le sirene e lasciarsi ammaliare dal loro canto senza gettarsi in mare, il furbone!
Mi piacciono molto i luoghi che rimandano a miti e leggende, sembra sempre che ci sia un’atmosfera magica
le leggende sono sempre curiose e il luogo, al di là delle sirene, è veramente molto bello
È un luogo veramente stupendo, sia per i colori che per i profumi, ma soprattutto per i panorami mozzafiato. Grazie per il suggerimento!
E’ stata una bellissima scoperta, d’altra parte i luoghi del Fai sono tutti bellissimi
Non conoscevo questa Baia, mea culpa! Leggerti però mi ci ha portato, ora dovrò solo andarci di persona!
ti piacerà, ne sono certa
Proprio ieri mi è capitato di vedere questa zona in tv e di dire ad alta voce che devo assolutamente andarci. Secondo me è uno dei luoghi più belli d’Italia
un posto bellissimo con una vista commovente!
Mi piace la Baia di Ieranto, mi ispira molta tranquillità e silenzio. Una pace che di questo periodo potrebbe essere la cura al periodo che sto vivendo. Mi hai fatto scoprire un luogo molto interessante!
Io ci sono stata fuori stagione, era Aprile e il luogo era veramente molto tranquillo. Non saprei dirti in piena estate…
Oltre a essere un posto davvero magico, trovo ogni luogo legato alla letteratura, soprattutto all’Odissea, unico!
l’ho scoperto per caso e me ne sono innamorata
Ci credi che non conoscevo questo luogo, davvero bello dalla tua descrizione d’altronde è proprio una parte stupenda della nostra Italia
tutta la zona del comune di Massa Lubrense è bellissima e relativamente poco conosciuta
Una baia stupenda, in un contesto naturalistico davvero fantastico! E quanta biodiversità…
Le tue descrizioni e le immagini mi hanno fatto innamorare di questo luogo che ancora non ho visitato, ma che inserisco fra i luoghi da vedere assolutamente
Un luogo incantato per fortuna adesso protetto
Incredibile come la mitologia si accompagni sempre a luoghi meravigliosi, idilliaci. Pensandoci accade anche con le religioni moderne: i monaci, ad esempio, scelgono sempre posti spettacolari per i loro monasteri. La bellezza della natura aiuta forse nella ricerca del Divino?
direi che è proprio così, la bellezza è il simbolo del divino sulla terra
La Baia di Ieranto è uno di quei luoghi mitici che tanto vorrei visitare: la sua posizione, il colore dell’acqua della baia, il mito di Ulisse e della sua avventura con le sirene, tutto ciò mi spinge a desiderare di visitare questi lidi il prima possibile. E poi, vuoi mettere la bellezza del paesaggio?
un luogo sorprendentemente bello, sotto tutti gli aspetti
La storia del viaggio di Ulisse la trovo molto affascinante, però non sapevo che le sirene fossero nella Baia di Ieranto. Sarebbe bello visitare questa meraviglia incontaminata!
E’ ovviamente una leggenda ma la baia di Ieranto resta di una bellezza senza pari
Posso dirlo? Il modo in cui descrivi i luoghi riesce a far percepire appieno le atmosfere e le sensazioni che evocano! Anche per questo mi piace tanto leggere i tuoi articoli. Comunque questa baia è davvero strepitosa e credo che mi farei pure la scala dei minatori (ansimando, già lo so) pur di tuffarmi in quell’acqua turchese!
grazie! io la scala dei minatori non l’ho fatta, anzi ho già sbuffato per la risalita dalla baia però ne valeva veramente la pena!
Conosco questa zona ma ho scoperto questa meravigliosa baia grazie al tuo articolo. Ci andrò senz’altro perché vedo che merita di essere vista.
io l’ho scoperta grazie al Fai e merita davvero un’esplorazione
Non avevo mai sentito parlare di questa baia, ma la trovo molto affine, sia per i paesaggi che per la storia legata ad Ulisse, alla mia città e alla costa laziale in cui vivo, che appunto Si chiama Riviera di Ulisse. Sono curiosa di esplorarla dal vivo dopo aver letto il tuo articolo.
forse la storia delle sirene di Ulisse è solo una leggenda, a realtà dell’incanto della baia di Ieranto invece è pura realtà
Che baia meravigliosa , è giusto guadagnarsela con una bella camminata. Sicuramente questo lungo tragitto assicura che non venga invasa dal turismo di massa!
Speriamo…. le barche si avvicinano comunque