In Francia l’Epifania si festeggia la prima domenica dopo Capodanno e si celebra con un dolce particolare: la galette des rois.
Nelle regioni del Sud, si tratta di un pan brioche a forma di corona decorato con frutti canditi. All Nord, la galette des rois è di pasta sfoglia farcita con crema frangipane a base di mandorle.
Entrambe le versioni sono molto golose, la cosa particolare di questo dolce è il piccolo rito che lo accompagna quando viene portato in tavola. Come sempre, per capirne l’origine bisogna andare un pò indietro nella storia.
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La storia della galette des rois e della fava
Nella tradizione cristiana, la galette dell’Epifania, celebra l‘arrivo dei Magi, venuti da oriente per adorare il Gesù Bambino. La forma a corona simboleggia la regalità dei Magi e quella di Dio.
In realtà l’origine risale ai Saturnali dei romani, le feste che celebravano il solstizio d’inverno. Durante i giorni di festa gli schiavi potevano mangiare alla stessa tavola dei padroni dividendo con loro un dolce di forma rotonda a ricordare il sole e avevano l’abitudine di sorteggiare un “re” . Colui che trovava nel dolce una fava nascosta diventava il Principe dei Saturnali e per un giorno poteva ottenere quello che voleva.
La fava aveva un valore fortemente simbolico : è il primo ortaggio che spunta in primavera e contiene in sè un embrione che darà la vita. Per i Greci e i Romani le fave contenevano le anime dei morti
L’usanza continuò durante il Medioevo Il 5 gennaio chi trovava la fava nella galette des rois doveva pagare un giro di bevuta a tavola. Per evitare di pagare pegno in molti ingoiavano la fava, si utilizzò quindi una fava in porcellana.
All’inizio del 1900, nella galette des rois erano nascoste statuine di Limoges di bambole, animali e oggetti portafortuna . Ci fu persino chi inventò una “fava pubblicitaria” con inciso il nome del proprio negozio!
Ai giorni nostri la fava è di solito un bamboccetto di plastica made in china anche se esistono ancora delle galettes che contengono figurine in porcellana da collezione.
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Come si mangia la galette des rois
Dai tempi dei Saturnali non si è mai smesso di mangiare la galette des rois. Il dolce ha cambiato aspetto e anche nome, si è evoluto in modo differente in ogni regione ma rimane il simbolo della condivisione.
Durante la Rivoluzione era impensabile che nel nome di un dolce fosse menzionato il re, si chiamerà quindi “galette de l’égalité” o della liberté e sarà senza la fava al suo interno per evitare di dover anche solo pensare di eleggere un sovrano!
Proprio in nome di questo principio di rispetto nei confronti della Repubblica, la galette gigante che taglia ogni anno il Presidente della Repubblica Francese, non contiene la fatidica fava.
Che sia di pasta sfoglia dorata e ripiena di crema frangipane secondo la ricetta portata in Francia da Caterina de Medici, o leggera e profumata a forma di corona e decorata con frutti canditi, la galette des rois è immancabile sulle tavole dei francesi nel mese di Gennaio.
Secondo la tradizione il dolce deve essere diviso in parti corrispondenti al numero dei commensali. Il più giovane del gruppo (di solito un bambino) si nasconde sotto la tavola e assegna le fette alla cieca. Chi trova la fava nella propria porzione è incoronato re o regina ( di solito insieme al dolce c’è una corona di cartone) e dovrà portare la prossima galette.
Perduto il senso religioso legato alla venuta dei Magi con i loro doni, resta il senso di condivisione e di convivialità di questo dolce particolare.
In Provenza dove le tradizioni sono ancora profondamente radicate, dopo i 13 dessert di Natale, la galette è l’ultimo dolce delle feste.
La galette des rois ha varcato i confini dell’esagono e si trovano dolci simili anche in Portogallo, in Belgio, in Messico e soprattutto a New Orleans con il king cake di Carnevale.
Per saperne di più sul Carnevale di New Orleans, potete leggere l'articolo: Mardi Gras, il pazzo Carnevale di New Orleans
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Non conoscevo la galette de rois, ma la tradizione di mettere nel dolce una fava mi ricorda qualcosa: chissà se magari c’è un’usanza simile in qualche altro paese? Bellissima l’idea di mettere una statuina di Limoges da collezionare!
Tra le due varianti proverei per prima quella del sud perché adoro il pan brioche.
condivido. La variante del Sud è molto più leggera e profumata
Ma che bella tradizione, non la conoscevo! E’ sempre stupendo conoscere da dove provengono le tradizioni nel mondo, e questo è uno splendido esempio. Grazie di averlo condiviso!
mi piacciono le tradizioni soprattutto in un periodo in cui piano piano vanno scomparendo e ci sta (troppo) globalizzando.
Ma sai che è un dolce che non conoscevo? Forse perché è tipico solamente delle feste, mi piacerebbe assaggiarlo!
si trova solo nel periodo dell’Epifania, è buono ma soprattutto ha un bel significato
Non avevo mai sentito parlare delle gallette des rois! Mi sembrano proprio dolci sfiziosi e anche molto indicati per l’Epifania e l’inverno in generale. Già mi immagino in un café francese a sorseggiare cioccolata calda e ad inzuppare questo buon dolce… Gnam!
a me piacciono molto i dolci della tradizione, le vetrine delle pasticcerie che cambiano a seconda delle feste mi danno un’idea di continuità
Ricordo ancora la lezione di cultura francese che ci spiegava come fare la galette des rois e perché fosse importante trovare la fava. Non sapevo però dela fava di porcellana né del cambio nome negli anni.
io non ho mai provato a farla, la mangio però spesso!
Mi piace tantissimo questa tradizione della galette des rois, la trovo di vera convivialità festiva. l’ho conosciuta qua a Bali, invitata da una coppia italo/ francese. Interessante tutta la storia del dolce
ma pensa quanto è andata lontano la galette!
Io ho scoperto questo dolce per caso e sono rimasta affascinata dalla sua storia. Pensa che ero a Dublino e cercavo disperatamente una torta per il mio compleanno, passando accanto ad una pasticceria francese ho visto questo dessert ed il resto è storia. Tra l’altro, davvero buono.
in effetti è leggero e molto buono
Amo molto le gallette des Roi, da brava golosa quale sono. Le ho assaggiate molto tempo nel corso di un soggiorno in Francia.
Bellissime poi, le storie che contornano questo dolce tipico del mese di gennaio. Spero di poterlo degustare al.piu presto
Io le ho mangiate entrambe proprio l’altro giorno e sono davvero buonissime
Conoscevo la tradizione di nascondere una fava dentro le galettes, ma non sapevo come era nata questa tradizione. Peccato solo che ormai al posto delle statuine di Limoges ci siano quelle in plastica.
Un pò come per le sorprese dell’uovo di pasqua (che in Francia non c’è) adesso nelle galette mettono anche i supereroi….
Ma sai che non conoscevo questa tradizione? Sempre bellissimo quando la cultura culinaria si sposa con le festività e le tradizioni di un paese!
le tradizioni del Natale poi sono davvero speciali
Non avevo mai sentito nominare questi dolci ma a giudicare dalla tua descrizione e dalle foto sembrano assolutamente squisiti, mi fanno davvero una gran voglia!
In effetti sono buonissimi e la tradizione che chi trova la fava deve portare il dolce successivo instaura una catena di abbuffate difficile da interrompere… meno male io sarei partita il giorno dopo così ho rimandato la mia galette all’anno prossimo!!
Io ne avevo sentito parlare. È un dolce simile a quello che fanno in Spagna. Si chiama Roscón de Reyes anch’esso con la fava, poi sostituita con un piccolo giocattolo. Io non l’ho mai assaggiato, ma credo sia delizioso.
E’ buono, ovviamente… e nella versione provenzale anche abbastanza leggero
Conosco questo dolce e anche la tradizione. Mi sono trovata in più di un paio di occasioni in Francia durante il periodo natalizio e non ho potuto fare a meno di acquistarlo. Le tradizioni vanno mantenute, anche se sono ipercaloriche!
concordo!!! e questa volta mi è toccata anche la fava quindi ho una galette assicurata per la prossima epifania
Qui in Francia è una vera e propria istituzione. La si trova ovunque, nelle paneterie, pasticcerie, nei supermercati…ed è tradizione portarla in ufficio per mangiarla con i colleghi bevendo un bicchiere di cidro.
Quando ho detto ai miei colleghi che in Italia questa tradizione non esite, mi hanno guardata come se venissi da Marte.
si infatti, mi è capitato di essere in Francia per l’Epifania e la si trova dovunque. Quest’anno ho trovato anche la fava nella mia fetta