L’Abbazia di San Fruttuoso e il suggestivo Cristo degli Abissi

Abbazia di San Fruttuoso vista dal mare

Ha qualcosa di ammaliante l’Abbazia di San Fruttuoso, incastonata nella macchia mediterranea del Levante Ligure e affacciata su una spiaggetta di acqua turchese.

La pietra scura dell’edificio antico è talmente integrata nel paesaggio circostante che, arrivando dal mare, appare solo all’ultimo momento, come un miraggio dal richiamo mistico.

La sua storia si intreccia inevitabilmente con quella della potente famiglia genovese dei Doria che la volle a custode delle spoglie degli avi.

I suoi ambienti suggestivi, con le eleganti bifore affacciate sul mare, si prestano a mostre temporanee che dialogano con l’ambiente circostante in un continuo alternarsi tra arte e natura.

L’Abbazia di San Fruttuoso, abilmente recuperata dal Fai – Fondo Ambiente Italiano – è un gioiello da scoprire con gli occhi e con il cuore.

L'Abbazia di San Fruttuoso e il suggestivo Cristo degli Abissi

All’inizio furono i monaci greci che fondarono la chiesa, poi i benedettini vi instaurarono un monastero. Infine arrivarono i Doria che modificarono l’architettura iniziale aggiungendo la torre e il loggiato e vollero a San Fruttuoso le tombe di famiglia. L’Abbazia di San Fruttuoso restò di proprietà dei Doria Pamphilj fino al 1983, anno in cui fu donata al Fai.

La leggenda narra che il Vescovo di Tarragona, Prospero, mentre fuggiva dalla Spagna invasa dagli arabi con le ceneri del martire Fruttuoso, ebbe una visione. Il suo Santo predecessore gli indicò la baia protetta dove fermarsi.

I benedettini, con il duro lavoro imposto dalla regola, diedero ricchezza all’Abbazia ma dovettero abbandonarla a causa dei frequenti attacchi dei saraceni. Pirati, contadini senza terra, poveri pescatori occuparono allora la costruzione avvantaggiando l’influenza dei Doria. Nel 1550, decaduta la concessione ai monaci, Andrea Doria ottenne dal papa il controllo dell’abbazia in cambio della costruzione della torre che ancora oggi vediamo.

I secoli successivi hanno visto il luogo di nuovo decadere tanto che a inizio ‘900 nel chiostro vivevano i pescatori della baia. Il governo italiano iniziò un primo recupero completato nel 2017 dal Fai dopo la donazione.

L'Abbazia di San Fruttuoso e il suggestivo Cristo degli Abissi

Nella cripta sotto il chiostro si trovano le tombe dei Doria legati all’Abbazia di San Fruttuoso da monaci e abati della famiglia.

La bicromia del marmo bianco e pietra scura tipica della tradizione ligure crea un impatto molto toccante. Gli archi in muratura dei sepolcri nobiliari occupano tre lati e sono sorretti da gentili colonnine accoppiate. Negli avelli sono leggibili i nomi degli importanti membri della famiglia Doria morti tra il 1275 e il 1305.

Un pezzo di ferro arrugginito ricorda l’eroica morte di Maria Avegno, annegata durante il salvataggio dei naufraghi di una nave inglese diretta in Crimea.

L'Abbazia di San Fruttuoso e il suggestivo Cristo degli Abissi

Una statua di bronzo di 800 chili di peso e due metri e mezzo di altezza che rappresenta un Cristo con le mani alzate, giace sul fondo del mare nelle acque trasparenti di fronte all’Abbazia di San Fruttuoso.

E’ l’opera dell’artista Claudio Gonzatti che volle ricordare così un amico scomparso prematuramente durante un’immersione e insieme a lui tutte le vittime del mare.

La statua si trova a 15 metri di profondità dall’Agosto del 1954 ed è stata recuperata solo una volta per ripristinare una delle mani staccata dall’ancora di una barca.

Ogni anno a Luglio si svolge una suggestiva cerimonia con la benedizione a lume di candela mentre i sub depongono una corona di alloro.

Le mani del Cristo aperte in segno di pace, sono visibili dal gozzo di Ugo, l’ultimo pescatore di San Fruttuoso, che nelle giornate in cui il mare è particolarmente trasparente, accompagna i turisti alla statua. Le immersioni sono possibili e non particolarmente complicate, in ogni caso una copia del Cristo degli Abissi si trova nella chiesta dell’Abbazia di San Fruttuoso.

L'Abbazia di San Fruttuoso e il suggestivo Cristo degli Abissi
ph credits dal web @cenobiodeidogi

Fino al 25 Febbraio del 2025, negli spazi dell’Abbazia di San Fruttuoso saranno esposti ventitre fotografie in bianco e nero di Ugo Mulas scattate nel 1962 a Monterosso dove Eugenio Montale trascorse l’infanzia e dove iniziò a comporre le poesie di Ossi di Seppia.

Un dialogo silenzioso e scambievole tra fotografia e poesia tra due grandi maestri che hanno amato il paesaggio della Liguria. Le immagini realizzate da Mulas con l’intento di illustrare la raccolta di poesie, sono caratterizzate da punti di vista particolari che si adattano perfettamente al lirismo tagliente del poeta e sottolineano la solitudine umana con focus meravigliosi sulle pietre e sul mare.

L'Abbazia di San Fruttuoso e il suggestivo Cristo degli Abissi

L’Abbazia di San Fruttuoso so trova ai piedi del Promontorio di Portofino, il modo più semplice per raggiungerla è via mare con i battelli che partono da Recco o da Camogli. Per maggiori informazioni vi consiglio di visitare il sito della Compagnia Golfo Paradiso: www.golfopardadiso.it.

L’alternativa via terra è un trekking molto panoramico anche se abbastanza impegnativo. Il sentiero che parte da Camogli e passa da San Rocco e le Batterie è di circa 5 chilometri percorribili in un paio d’ore, il punto più difficile è al Passo del Bacio, un tratto molto esposto che è necessario superare utilizzando le catene agganciate alla roccia. Io l’ho fatto alcuni anni fa e ancora mi chiedo come sono riuscita a non precipitare in mare ma so che ci sono stati alcuni incidenti in seguito. Esiste anche un sentiero più facile che non costeggia il mare, per maggiori dettagli visitate il sito Portofino Trek

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12 Risposte
  1. Siamo stati a San Fruttuoso la scorsa primavera, e ne siamo rimasti incantati. Mi sarenne piaciuto anche pranzare o fare un aperitivo sull’isola, ma non sapevo che fosse possibile per cui, senza prenotazione anticipata, non c’era posto. Sicuramente torneremo per fare anche questa esperienza, magari utilizzando il sentiero che Si percorre a piedi dalla parte della collina.

    1. San Fruttuoso è sulla costa, la raggiungi con le passeggiate da Camogli o da Punta Chiappa e in stagione se vuoi fermarti a pranzo è davvero raccomandato prentotare

  2. San Fruttuoso è uno di quei posti che vorrei tanto vedere (leggende, tombe, statue subacquee… c’è tutto!) ma di cui puntualmente non riesco ad organizzare un tour.
    Sarà perchè non voglio farmi il trekking a piedi, sarà perchè non ci voglio andare d’estate e d’inverno ci sono poche barche che fanno la tratta, fatto sta che ancora non l’ho visto ma mi sono letta tutto e mi sono segnata i link.
    Vediamo se riuscirò a visitarla prima della fine della mostra Mulas-Montale…

  3. Marina

    Uno dei desideri che ho è visitare questa abbazia e soprattutto dormire una notte nella vicina locanda, che meraviglia deve essere godersi questo luogo senza turisti e visitatori!

    1. Infatti io apprezzo molto San Fruttuoso in inverno, i collegamenti sono più radi ma vuoi mettere la meraviglia di godersi in silenzio tanta bellezza

  4. San Fruttuoso è uno dei luoghi che ogni anno mi ripropongo di vedere ma che poi, puntualmente, non riesco mai a visitare. Sono stata a Camogli e a Punta Chiappa ma non mi sono spinta a San Fruttuoso per mancanza di tempo: il prossimo anno deve essere quello giusto!

  5. libera

    Deve essere davvero strabiliante. Ne ho sentito parlare molto ma non sono ancora stata a visitarla, segno subito per l’anno prossimo.

  6. Arianna

    Un punto meraviglioso della mia Liguria, ci vado ogni tanto ed è sempre un piacere. Raggiunto sia a piedi che con traghetto piacevoli esperienze entrambe, prossima primavera ci voglio tornare in una bella gita giornaliera

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