Le ho scoperte da poco le Langhe, e me ne sono subito innamorata. Dopo aver visitato i borghi della zona del Barolo, abbiamo deciso di esplorare la piccola Langa del Barbaresco. Un territorio relativamente piccolo che comprende i tre paesi di Neive, Treiso e Barbaresco e che dà origine a uno dei vini rossi più conosciuti al mondo.
La parola “langa” sembra significhi lingua e basta ammirare dall’alto di un belvedere le file di vitigni per rendersi conto che il terreno è fatto di creste, di lingue appunto.
Il tempo non è dei migliori ma il panorama è ineguagliabile anche con le nuvole basse e la nebbia. In cima ad ogni collina c’è un castello o una costruzione a ricordare il passato di piccoli possedimenti di signorotti e nobili locali.
Ogni borgo ha la sua storia e la sua particolarità. Li unisce una straordinaria cultura del vino e della vinificazione che ha reso i rossi di questa terra davvero unici e straordinari.
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Langhe: Treiso, il paese per vivere in pace
Treiso è un paese piccolissimo, poche case, una chiesa barocca e una piazzetta che è una splendida terrazza sulle colline. Da qui passava la strada romana che collegava il Piemonte con la Provenza, il nome del borgo indica che qui era posta la pietra del terzo miglio.
La bellezza di Treiso è nel paesaggio che digrada dalla collina su cui sorge. Filari di vigna a perdita d’occhio a disegnare colline che sembrano onde di un mare che in autunno si accende di mille colori.
Come tutti i paesi delle langhe, per le strade silenziose, si respira un‘atmosfera un pò malinconica, accentuata dalla giornata nebbiosa dell’Autunno.
Beppe Fenoglio nativo proprio di Treiso, amava fermarsi sulla piazza a osservare la vallata e definiva il borgo come “un paese per vivere in pace”.
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Langhe: Neive, il borgo da gustare tra vini, tartufo e nocciole
Neive è il più importate dei tre borghi del Barbaresco. Si trova sul sentiero del Dolcetto e del Barbera, la strada poi procede e sale a La Morra, nella Langa del Barolo. Un tuffo nei vini più pregiati del Piemonte!.
E non dimentichiamo che questa è anche la zona di produzione della nocciola IGP del Piemonte e del rinomato tartufo bianco di Alba; i piaceri del palato non mancano di certo.
Il centro storico di Neive, arroccato sulla collina, con strade strette e ripide tra le case alte addossate le une alle altre, rivela la sua origine medioevale.
Le guerre tra Asti e Alba che si contendevano il suo dominio, causarono la distruzione del castello originario e del monastero fortificato che vi era annesso di cui resta solo il torrione.
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Per In corrispondenza delle due porte si trovano le cappelle dedicate rispettivamente a San Sebastiano e a San Rocco, entrambi protettori della peste. La porta di San Rocco collega due edifici storici, Palazzo Demaria e quello dei Conti di Castelborgo, sede dell’omonima cantina.
Piazza Italia, con le sue belle case dalle facciate colorate, è il centro della vita sociale del paese, dove si trova anche il Palazzo Comunale.
Oltrepassata la facciata barocca della Chiesa di San Michele, ora ortodossa, si sale alla parte più antica di Neive, il Pian Castello dove un tempo sorgevano appunto il castello e il monastero.
Si costeggiano il Palazzo dei Conti Cocito, la famiglia nobile più antica di Neive, e la Torre dell’Orologio con una lapide romana.
La Casaforte dei Conti Cotti di Ceres, uno degli edifici più vecchi della città, faceva parte delle mura difensive del ricetto, una struttura medioevale tipica del Piemonte, costituita da un gruppo di case circondato da mura e torri difensive.
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Langhe: Barbaresco, il borgo che profuma di mosto
Barbaresco è un piccolo gioiello nella dolcezza del paesaggio langarolo. La torre di avvistamento, di origine romana, è dotata di un ascensore esterno che consente di salirvi e ammirare un panorama che è sicuramente spettacolare. Peccato che le nuvole basse e la nebbia avvolgano tutto di un grigio impenetrabile!
Inutile dire che l’economia si basa sulla produzione del vino. Forse è solo suggestione ma in ottobre l’aria è pervasa dal profumo del mosto. Sarà anche perché a due passi dalla Piazza centrale si trova la sede di Gaja, la più conosciuta cantina d’Italia, a cui si affianca l’Associazione dei Produttori del Barbaresco fondata nel dopoguerra nientemeno che dal parroco del paese.
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Dopo gli assaggi di Barbaresco e Nebbiolo dell‘Enoteca Regionale, che si trova nella Chiesa di San Donato oggi sconsacrata, si può raggiungere per il pranzo, la piccola località di Tre Stelle.
La piccola scuola elementare del paese è stata riconvertita e ospita il ristorante Tasté mantenendo il fascino retrò delle sue origini con tanto di pavimenti a scacchi e lavagna alla parete. Lo staff è giovane e simpatico e la cucina del territorio davvero eccellente. Per info : www.osteriataste.it
Due parole sul Barbaresco
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Dopo esserci inebriati i sensi con la meraviglia dei vitigni e i profumi del vino, due paroline su questa eccellenza italiana sono doverose.
Il Barbaresco, come il Barolo, è prodotto con uve di nebbiolo in purezza. Si tratta di un vitigno tipico delle Langhe che si vendemmia verso la metà di ottobre, quando le nebbie ammantano le colline.
Il vino ha un bellissimo colore rosso granata e un profumo che ricorda i frutti rossi e il gusto.. che dire.. è inebriante!
Per avere le denominazioni DOC e DOCG deve invecchiare per almeno 26 mesi di cui nove in botte ma per raggiungere la piena maturità l’invecchiamento deve essere di 5/10 anni in bottiglia.
Il suo abbinamento perfetto? I tajarin al tartufo e tutti i piatti tipici del Piemonte dalla battuta di fassona agli arrosti.
Il suo gusto più morbido rispetto all’austero barolo, lo rendono adatto anche come vino da meditazione magari accompagnato da qualche assaggio di formaggio e nocciole.
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Ho in mente da tempo una gita nelle Langhe in autunno. Secondo me l’autunno è davvero perfetto e le tue indicazioni su Neive, Treiso e Barbaresco sono davvero utili. Non sono un’esperta di vini, ma apprezzo molto un buon vino.
in autunno i colori delle foglie assumono mille sfumature ma sono certa che anche in estate le colline sono bellissime
In realtà, le Langhe non sono molto distanti dal posto in cui abito, ma non so perchè non le ho mai considerate come una possibile destinazione per un fine settimana. Il tuo articolo mi ha fatto ricredere, penso che sia un posto affascinante e intrigante. Quasi quasi ci faccio un pensierino!
in effetti anche io le avevo sempre un pò snobbate, poi le ho scoperte e me ne sono innamorata
Adoro le Langhe, il Roero e il Monferrato. Sono dei territori che sento molto vicini a casa, essendo io dell’Oltrepò Pavese. Luoghi che hanno saputo (a differenza nostra), valorizzarsi ed esprimere il loro potenziale. Poi vabbè, il cibo che hanno loro è imparagonabile. Amore folle per tartufo e tajarin!
confermo che la cultura del vino che si è sviluppata in quelle zone è al top! Non amo particolarmente il tartufo ma il suo profumo è inebriante
Sogno da sempre di fare un viaggio nelle Langhe nel periodo della vendemmia. Chissà che non riesca il prossimo week end a regalarmi questa esperienza. I luoghi che hai descritto sembrano molto tranquilli, da visitare a passo lento, come piace a me.
decisamente a passo lento per gustarsi i profumi e i colori di un paesaggio bellissimo
Conosco bene la zona perché abito nel Roero, che confina con le Langhe. In particolare mi piacciono moltissimo Neive e Barbaresco perché a tratti sembrano usciti da un dipinto. Ho cenato spesso da Tasté e mi trovo sempre benissimo: i ragazzi sono molto gentili e preparatissimi nonostante la giovane età, e la vista poi è davvero stupenda!
uno dei prossimi week end sarà proprio nel Roero, altra patria di vini eccezionali!
Su Instagram ho visto spesso foto di Neive ma tu in questo racconto hai arricchito quello che già sapevo con ulteriori dettagli così da permettermi di scoprire anche ciò che c’è nelle vicinanze .
Neive mi è piaciuto tantissimo
Anche io vorrei visitare da tempo le Langhe e soprattutto Neive, anche se devo ammettere che non sono una grande amante dei vini rossi. Ma il paesaggio vale da solo la visita
anche se non bevi ti puoi comunque inebriare di colori
Pensa che io ho scoperto la bellezza mozzafiato delle langhe solo un anno fa, ho la fortuna di avere amici che vivono in quella zona, quando sono andata a trovarli sono rimasta incantata da tanta bellezza e bontà del vino e della cucina locale
ma guarda che anche io le ho scoperte da poco, leggendo i libri di Pavese mi sembravano luoghi malinconici e invece, pur avendo questa vena di tristezza, i paesaggi sono incredibilmente belli
nello questo percorso tra storia e buon cibo. Non sono ancora stata nelle Langhe ma sicuramente quando ci andrò terrò a mente i tuoi consigli. Piacerebbe anche a me assaggiare questi vini prelibati.
i vini delle Langhe sono buonissimi e affascinanti da scoprire nei loro profumi e sapori
Non passa un autunno senza che io faccia un salto nel Monferrato per un assaggio di vini o di tartufi. Conosco Neive, ci sono passata qualche anno fa e la zona che circonda questo borgo è davvero bellissima. L’autunno è speciale nelle Langhe!
mi sembra una bella abitudine quella di visitare la zona una volta all’anno!
Già solo leggere barbaresco e tajarin al tartufo mi fa venire l’acquolina in bocca e un profondo desiderio di prendere l’auto e farmi le mie belle 5/6 ore per andare nelle Langhe! In realtà ci sono stata una volta, ma era inverno ed eravamo un po’ di corsa di ritorno da Torino. Mi piacerebbe molto tornarci, specie in questo perioco, coi magnifici colori autunnalli e… il tartufo bianco! 🙂
in effetti tu non sei proprio vicinissima…. però le langhe meritano davvero e se riesci a ritagliarti una settimanina non ne resterei certo delusa
A Neive ci abita una mia carissima amica d’infanzia che proprio lì si è trasferita da qualche anno, mi chiede sempre di andarla a trovare ma tra una cosa e l’altra non riusciamo mai ad organizzare! Ora che so che è un borgo così caratteristico ho ancora più voglia di andarla a trovare!
il borgo è piccolo ma molto molto carino, ha fatto una bella scelta la tua amica
Sto cercando di buttare giù almeno 5 giorni a lavoro per andare sulle Langhe da un po’, perchè la strada è lunghetta per me, mi intrigano troppo questi paesaggi e soprattutto amo molto il vino, spero che me li concedano presto.
se ami il vino, ti farai una vera cultura!
Avevo in progetto di visitare le Langhe proprio questo fine settimana, ma purtroppo per motivi di lavoro non riesco a combinare. Ci sono stata solo una volta di passaggio, ma la mia idea era proprio di prendermi qualche giorno e godermi i paesaggi e soprattutto i sapori (adoro il tartufo!). Mi salvo il tuo articolo, assieme all’altro sulla zona del Barolo.
le zone del Barolo e del Barbaresco non sono molto grandi riesci tranquillamente a farle in un fine settimana, con i colori dell’autunno i paesaggi sono meravigliosi
Conosco poco queste zone anche se ho sentito parlare di Neive recentemente e mi aveva affascinata l’idea di questo borghetto caratteristico dalle mille scoperte culinarie.
io ho scoperto le Langhe da poco e in realtà le sto imparando a conoscere anche dal punto di vista gastronomico
Adoro le Langhe soprattutto in autunno, ho dei cari amici che abitano a Castiglione Falletto e spesso faccio giri in zona, i borghi sono uno più bello dell’altro e davvero hanno tutti una storia e spesso un castello!
in autunno hanno dei colori strepitosi e poi il profumo di legna e di mosto che si respira per le strade dei borghi li rende davvero magici
Le Langhe hanno un fascino antico. Raccontano la storia di un popolo laborioso. I loro paesaggi sono suggestivi col sole e ancora di più con la nebbia che cela e mostra alternativamente le sue vigne e i castelli in cima alle colline. Zona adattissima per scoprire la cucina locale accompagnata dai celebri vini rossi.
le Langhe sono il posto ideale per un fine settimana enogastronomico, ottimi vini e ottima cucina