Mi succede spesso di sentire alcune espressioni francesi senza capirne veramente il significato. Mentre molti proverbi e frasi idiomatiche sono praticamente la traduzione letterale delle nostre, altre volte il senso è tutto da indovinare.
In origine i modi di dire avevano un significato letterale che oggi non si applica più ma le espressioni figurate restano parte integrante del nostro modo di parlare. Diventano un modo di comunicare caratteristico di una comunità linguistica.
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Il cibo è sempre presente nelle espressioni francesi
Il cibo è sempre un argomento importante in Francia. Come gli italiani, anche i francesi amano mangiare, amano parlare e soprattutto amano parlare di mangiare: va da sé che le espressioni francesi che hanno a che fare col nutrimento sono tra le più divertenti.
Le carote sono cotte!
Si dice quando non c’è più nulla da fare, non si può tornare indietro. L’origine di questa espressione, molto usata, è ancora dubbia. Potrebbe derivare dal fatto che le carote erano un alimento povero che si mangiava solo in tempi di ristrettezze.
Allo stesso modo si dice che “c’est la fin des haricots” – sono finiti i fagioli – quando la situazione è critica. I fagioli secchi si conservavano a lungo e una volta finiti anche quelli non c’era molto altro su cui contare.
Non avere un rapanello significa essere senza soldi mentre quando uno è ricco si dice “qu‘il a de l’oseille” (una verdura simile agli spinaci).
Quando qualcuno ama inventare delle bugie, “raconte des salades“, ovvero mescola verità, fantasia e scuse poco credibili come in un’insalata mista.
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Per rimanere nell’orto, “ramener sa fraise” (portare la propria fragola) significa entrare in una discussione senza che venga richiesto il proprio parere.
Il burro e il formaggio non possono mancare sulla tavola dei francesi quindi “monter tout un formage” significa ingigantire una storia. Si parte da una cosa da poco, il latte, e continuando a montare e montare si arriva ad una esagerazione. Anche quando i bambini fanno i capricci si dice che piantano un formaggio.
Se qualcuno cerca di migliorare la propria condizione con piccoli accorgimenti, mette un pò di burro sugli spinaci.
Sono davvero tante le espressioni francesi legate alla frutta e verdura; tra le più divertenti ” ce n’est pas tes oignons” – non sono le tue cipolle – vuol dire che non sono affari tuoi!
Espressioni francesi divertenti
Se qualcuno si prende troppa confidenza noi diciamo che non abbiamo mangiato la pastasciutta insieme. I francesi, che la pasta la conoscono solo per merito nostro, usano una frase che suona più o meno così: “guarda che non abbiamo allevato un maiale insieme”.
Una frase che piacerebbe molto al nostro politico Pier Luigi Bersani: fare una cosa inutile che impegna troppo tempo è come pettinare una giraffa.
“Jeter le bébé avec l’eau du bain” è un’espressione di origine tedesca che mi diverte molto. Il senso è quello di non gettare le cose buone per non dover tenere anche il loro lato negativo. Ogni vota che la sento mi immagino una balia rubiconda che butta l’acqua del catino con dentro ancora il bambino.
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Pedalare nel semolino è una bella metafora di certi momenti della vita in cui nonostante una fatica da matti, non si avanza di un millimetro.
Infine per dire a qualcuno di togliersi dalle scatole, lo si invita a farsi cuocere un uovo!
Le espressioni provenzali sono le più colorite
Se scendiamo verso il Mediterraneo, le espressioni diventano più colorite, ricordano il sole, la lavanda, il canto delle cicale e il tintinnio del ghiaccio nel bicchiere del pastis.
A Marsiglia la “Cagole” è una birra locale con etichette bellissime. In realtà une cagole è una ragazza che ama farsi notare, che esagera con tutto: con il trucco, con i gioielli, con i gesti e con il tono di voce. Non è esattamente un complimento…
“Avoir des oursins dans sa poche”, letteralmente avere dei ricci di mare in tasca, vuol dire essere avaro ed è davvero divertente pensare a quanto l’espressione renda bene questa brutta qualità delle persone.
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Quando qualcosa non funziona si dice che va “comme les affaires de la ville”, come le cose della città. Non c’è bisogno di commentare.
Tutte le lingue possiedono espressioni idiomatiche che hanno cioè un significato figurativo diverso da quello letterale. Spesso sono intraducibili perché ogni lingua ha espressioni diverse per esprimere concetti simili.
Un esempio evidente è la frase inglese “it’s raining cats and dogs” che in italiano diventa “piove a catinelle” e in francese “il pleut des clous (chiodi)”.
Arrivata alla fine, spero che il mio post sulle espressioni francesi non sia giudicato proprio come la cinquième roue de la carosse ovvero assolutamente inutile!
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Che bella idea che hai avuto condividendo questi modi di dire francesi. Pur viaggiando molto nella nazione non ci siamo mai concentrati sulla lingua parlata, avendo spesso utilizzato l’inglese, ma è sempre bene conoscere queste espressioni!
mi piace imparare anche le espressioni più colloquiali perchè mi fa sentire meno turista!
Parlo il francese più che discretamente, ma anche io mi trovo in difficoltà quando i locali usano delle espressioni idiomatiche particolari; però va bene lo stesso, in generale riesco a farmi capire abbastanza bene!
come sai frequento molto la Provenza e spesso mi diverto a capire se le espressioni usate sono vero “francese” oppure argot marsigliese, quest’ultimo da evitare assolutamente soprattutto a Parigi dato che la rivalità tra le due città è stranota
Non conoscevo nemmeno una di queste espressioni perché il mio francese è molto limitato, ma ho notato che in tante lingue i modi di dire sono spesso legati al cibo, proprio come avviene anche in italiano. In particolare mi fa molto ridere l’immagine della pedalata nel semolino perché rende benissimo l’idea!
srà perchè in questo periodo mi sento un pò così ma anche io ho apprezzo molto l’idea di pedaler dans la semoule!
Divertentissime! Avevo sentito solo l’espressione di non buttare il bambino con il catino, me le segnerò sperando di avere occasione di usarle!
la prima volta che l’ho sentita l’espressione di buttare il bambino mi ha lasciato perplessa, ho dovuto ragionarci un pò prima di capirne il vero senso !
Mi sono divertita tantissimo a leggere questo contributo sui modi di dire francesi e ho pensato a come tanti proverbi italiani provengano dall’antico mondo contadino e siano legati al mondo del cibo. Lettura interessante davvero
il cibo è sempre una fonte inesauribile di apprendimento e i contadini lo sanno bene, in tutto il mondo
Non inutile, ma davvero simpatico! Vediamo se mi ricordo di utilizzare qualche frase nel mio prossimo week a Parigi!
prova! Vediamo se i parigini capiscono le ironie
È proprio vero che la comunicazione non ha mai limiti e si evolve in continuazione! Anche noi in Italiano facciamo uso di espressioni divertenti che magari all’orecchio di uno straniero suonano incomprensibili. Da ” non capire un fico secco” a “è caduto dal pero” (che in Svizzera dicono “è caduto dal fico) , fare mangiare la polvere, non capire un cavolo… Anche nella nostra lingua il cibo non manca mai !
In una cultura contadina come anche la nostra, i modi di dire non potevano che arrivare dal cibo!
Io ho trovato molto divertente il tuo articolo anche perchè mi piace conoscere le espressioni e i modi di dire di una lingua. Può capitare di imbattersi in una di queste frasi e non capirne il significato e con il tuo articolo hai spiegato perfettamente cosa vogliono dire. 😁
alcune frasi sono molto comuni si sentono anche alla televisione, altre espressioni credo siano proprio tipiche della lingua parlata e confidenziale
Ma quante ne sanno questi francesi! alcune espressioni sono davvero curiose ma rendono bene l’idea
come sempre la saggezza dei nostri avi ha saputo rappresentare bene certe situazioni
Invece divertente e molto utile, il tuo post! Io purtroppo non conosco bene il francese, ma mi piace scoprire aneddoti e frasi idiomatiche delle lingue, facendo magari confronti con la nostra.
“Rendere pan per focaccia” ad , esempio, mi risulta essere uguale in francese e in italiano!
molte espressioni sono uguali alle nostre, quella del pan del focaccia non la conosco ma verificherò alla prima occasione
Post divertente, interessante e quanto mai utile!
Non parlo il francese, anche se mi piacerebbe, ci ho un po’ provato anni fa ma ho abbandonato piuttosto presto. Ma amo le lingue, sono il mio mestiere, e mi piace scoprire nuove espressioni idiomatiche. In più mi piace anche il cibo, per cui direi che coi francesi andiamo d’accordo! 😀
tra noi e i francesi c’è un rapporto di amore/odio come tra fratelli: siamo molto simili ma ognuno vorrebbe essere migliore dell’altro!
Ma che articolo divertente ed originale! Io adoro imparare le frasi idiomatiche in inglese, il francese lo conosco di meno, ma cercherò di ricordarle nel caso le sentissi usare.
quelle in inglese sono più divertenti perché completamente diverse dalle nostre, a volte proprio non si capisce a cosa si possano riferire!
Molto carino questo post! Conosco il francese ma non così tanto da acchiappare queste espressioni! Chissà che non mi torneranno utili nell’immediato futuro: devo andare a Marseille per lavoro, ci farò caso se qualcuno pronuncerà una di queste frasi!
se vai a Marsiglia e fai caso a come parlano i marsigliesi vedrai quante ne impari di nuove!
Ho fatto un semestre di scambio in Francia, eppure non ho mai sentito nessuna di queste espressioni. Tutte stupende e molto divertenti. Adoro scoprire una lingua attraverso espressioni come queste!
alcune sono abbastanza comuni e si sentono anche alla televisione, magari i giovani però hanno un altro codice linguistico e delle carote cotte non si ricordano neppure
Parlo pochissimo il francese e non conoscevo nessuna di questa espressioni ma amando le lingue, non potevo non leggerlo! Userò sicuramente raconts des salades visto che conosco parecchie persone che raccontano “insalate” ahahha
già le insalate sono un pò la caratteristica di molti! L’idea del paragone rende bene
Che espressioni carine, simpatiche e anche un po’ strane! Io parlo un pochino di francese, ma questo tipo di espressioni non le insegnano a scuola. Peccato, perchè sono davvero molto molto curiose!
in effetti a scuola proprio non si imparano, però sono divertenti da ascoltare nella lingua parlata
Ho studiato francese 8 anni, sia alle medie che alle superiori e avevo già sentito qualche espressione di queste che hai scritto! Ricordo e dal tuo articolo riaffiorano i ricordi, che erano molto diverse dalle nostre e al tempo stesso anche divertenti! Come hai ben detto te, non sempre è facile tradurre un’espressione e quando si conosce la lingua bene, anche la traduzione, benché resa più fedele possibile, non rende nello stesso modo se fosse detta nella sua lingua originale!
quando parlo con le persone cerco sempre di cogliere le frasi usate nel linguaggio comune ma poi ho paura di usarle a sproposito
Interessanti e curiose! Mi piace moltissimo l’immagine dei ricci di mare in tasca per le persone avare. È l’espressione perfetta per l’avarizia! Ne conoscevo solo alcune e mi sono divertita moltissimo a leggere il tuo articolo.
anche per me è perfetta l’idea dei ricci in tasca!! La saggezza popolare ha sempre i suoi motivi
Parlo un po’ di francese perchè l’ho studiato prima di andare per un periodo a lavorare nel sud della Francia (zona tra Marsiglia e Montpellier). Lì mi sono resa conto che venivano usate anche molte espressioni locali che in altre parti della Francia non vengono usate: bisogna stare attenti! 🙂 Come dici tu, però, le espressioni sono più legate all’ambiente e al territorio… l’espressione di avere i ricci in tasca non la conoscevo! Bellissima
eh eh, immagino che nel Sud avrai imparato un sacco di espressioni colorite!