Le navettes di Marsiglia, il dolce della Candelora

il forno dove acqustare le navettes

Le navettes di Marsiglia sono il dolce della Candelora, una festa molto sentita in Provenza che chiude i riti del Natale.

Io le ho scoperte quasi per caso, nel mio girovagare alla ricerca delle tradizioni di questa terra così speciale e le ho amate subito per il loro sapore delicato.

Le navettes di Marsiglia, il dolce della Candelora

Per trovare le origini delle navettes di Marsiglia, dobbiamo risalire al lontano 48 d.c. e spostarci in Camargue.

Secondo la leggenda una barca senza remi e senza vele  approdò dove ora sorge la città di Saintes-Marie-de-la-Mer

Su quella barca che vagò per lungo tempo in mare prima di arrivare in Francia , si trovavano Maria Maddalena, Maria Salomé, Marta con suo fratello Lazzaro e la loro serva  Sara, fuggiti da Gerusalemme dopo la crocifissione di Gesù.

Per saperne di più sulla leggenda delle Sante Marie e di Sara patrona dei gitani, vi rimando al mio articolo:

Saintes-Maries-de-la-Mer e il pellegrinaggio gitano in onore di Sara la Nera 
Le navettes di Marsiglia, il dolce della Candelora
l'entrata della Chiesa delle Sante Marie

Per evocare l’arrivo delle Sante Marie a bordo della barca miracolosa, i marsigliesi hanno inventato dei gustosi biscotti, chiamati navettes perchè la loro forma ricorda appunto una nave.

Un’altra versione dell’origine delle navettes di Marsiglia è quella di una statua della Vergine in legno colorato,  trovata arenata al Vecchio Porto nel XII secolo.

Gli abitanti della città lo interpretarono come un segno del destino e lo celebrarono con un dolce a forma di nave.

Le navettes di Marsiglia, il dolce della Candelora
le navettes di Marsiglia,

La vera origine in realtà è meno morigerata : la forma delle navettes riproduce il sesso di Venere e nell’antichità venivano mangiate in occasione del solstizio d’inverno come auspicio di fecondità sia degli uomini che dei campi.

La Chiesa, come spesso accade, ha recuperato questa usanza pagana per trasformarla nella Festa della Candelora il 2 Febbraio che ricorda la presentazione di Gesù al tempio 40 giorni dopo il Natale.

La candela, simbolo della luce divina, riprende la tradizione precristiana che festeggia la fine della buia stagione invernale.

Ma, mentre nel resto della Francia, il disco del sole, e quindi della luce, è rappresentato dalle crêpes, in Provenza si benedicono le navettes.

Leggete anche:

I 13 dolci di Natale, leggenda e tradizione sulle tavole provenzali

Le navettes di Marsiglia, i dolci della tradizione

Qualunque sia la loro origine, le navettes sono molto care ai Marsigliesi e la loro tradizione viene mantenuta viva. Questi dolcetti a forma di barca e dal delicato profumo di fiori d’arancia, sono divenuti un vero patrimonio culturale.

Dopo la Messa procede alla benedizione del Four des Navettes che si trova di fronte alla chiesa ed è il più antico forno di Marsiglia,

Le navettes di Marsiglia, il dolce della Candelora
Il Four des Navettes, il più antico di Marsiglia

La ricetta delle navettes è logicamente segreta e gelosamente custodita.

Si tratta di un impasto di farina, zucchero e burro aromatizzato all’arancia e (forse) all’anice. Ma soprattutto sono uno dei rari biscotti confezionati, prodotti senza lievito che si può conservare a lungo. Basta scaldarli leggermente per ritrovare la loro morbidezza e il loro delicato profumo di arancia.

Una volta si acquistavano dodici navettes il giorno della Candelora una per ogni mese dell’anno. Ma chi ci riesce a mangiare una sola navette al mese? Io no di certo visto che quando le compro non arrivo nemmeno a casa col pacchetto intero.

Io di solito compro le navettes nella panetteria del Panier, Les Navettes des Accoules. Adoro questo quartiere così pittoresco e non perdo occasione per regalarmi un pomeriggio a girovagare per le sue viuzze.

Non perdetevi gli altri post dedicati a Marsiglia, una città sorprendente e sfaccettata:

La bellezza struggente del Panier di Marsiglia

Itinerario a Marsiglia per scoprire la sua anima meticcia

Mucem: il museo che unisce le sponde del Mediterraneo
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20 Risposte
  1. Marsiglia è una città a cui devo ridare una chance. Ci sono stata poche ore e non mi ha colpito molto, però secondo me l’ho sottovalutata.

    1. Antomaio

      Anche a me è capitato così, al primo impatto non mi ha colpito. E’ una città con grossi problemi ma il centro storico mantiene intatto il suo fascino

  2. Come i marinai che hanno una donna in ogni porto io invece ho un dolce preferito in ogni paese che visito. Marsiglia però mi manca, prima o poi assaggerò anche che Navettes di Marsiglia!

  3. Dovrò tornare a Marsiglia allora, le navettes mi erano completamente sfuggite e se dici zucchero, burro e aroma d’arancia (lo adoro nei dolci) io ci sono! 😄😍 Non hai mica una foto più ravvicinata? Mi piacerebbe contemplarle da vicino per sbavare un po’ 😁😋😋

    1. Antomaio

      ah ah non ho fatto in tempo a fotografarle che sono sparite subito! La prossima volta che le compre le fotografo

  4. Siamo stati diverse volte a Le Saintes Mariee de la mer. Un paesino magico per noi, dove riusciamo a coniugare l’amore per il mare con quello per la campagna, tra fenicotteri, promenade a cheval e mandrie di tori. Questi dolci sono semplici e gustosi, proprio come i luoghi in cui nascono.

    1. Antomaio

      Les Saintes Maries è un luogo veramente affascinante anche per la leggenda della barca delle tre Marie, chissà se è vero che la forma dei dolci deriva da quella barca… a me piace comunque pensare che sia così

  5. Non sono mai stata a Marsiglia ma ce l’ho in programma per il prossimo anno! Non potrò assolutamente perdermi, quindi, le Navettes…sembrano deliziose! 🙂

  6. Pochi ingredienti per un prodotto di qualità. Non li ho mai assaggiati ma quando viaggio mi piace sempre provare i piatti tipici che comprendono ovviamente anche i dolci. Da segnare assolutamente!

    1. Antomaio

      sono una specialità poco conosciuta rispetto ad altri piatti caratteristici di Marsiglia come la bouillabaisse, ma credimi che le navettes sono deliziose!

    1. Antomaio

      E’ un biscotto che non è dolce come i biscotti, assomiglia a un grissino ma non lo è… bisogna proprio assaggiarla la navette!

  7. Non ho mai provato questi dolcetti, ma dalla tua descrizione mi ispirano un sacco!
    Molto interessanti anche le leggende riguardo alla loro invenzione, adoro conoscere queste curiosità sulle specialità culinarie di altri paesi.
    Dovessi mai capitare a Marsiglia, non mancherò di assaggiarle 🙂

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