Mostra di Van Gogh a Padova: i colori della vita

mostra di Van Gogh a Padova, seminatore

Purtroppo non ha ancora riaperto la mostra di Van Gogh a Padova dal titolo emblematico “I colori della vita”.

Aggiornamento del 03 Febbraio 2021: la mostra ha finalmente riaperto!

Un’occasione unica per ammirare ben 82 opere tra disegni e dipinti. Così tanti e tutti insieme in Italia non si erano mai visti.

Sono stata molto fortunata nel riuscire a visitarla poco prima che l’emergenza sanitaria dovuta al Covid-19 la interrompesse il 3 Novembre scorso.

E’ una visita che consiglio di fare non appena possibile , in totale sicurezza, prenotando i biglietti on line. L’entrata nelle sale a piccoli gruppi consente di soffermarsi liberamente di fronte alle opere per guardarle e riguardarle.

La mostra di Van Gogh a Padova: perché vederla

Mostra di Van Gogh a Padova: i colori della vita

L’idea che mi è piaciuta molto di questa mostra è che il curatore, Marco Goldin, studioso ed esperto di Van Gogh, ha voluto presentare le opere seguendo il filo della vita del pittore. C’è una particolare attenzione ai luoghi in cui Van Gogh ha vissuto, al fascino che hanno hanno esercitato su di lui rendendolo quello che conosciamo e amiamo.

L’esposizione ci accompagna lungo la vita dell’artista, dal periodo olandese a quello francese della Provenza.

Accanto ai quadri di Van Gogh l’esposizione presenta anche opere di artisti che sono a lui particolarmente collegati come Gauguin (amico, nemico, musa, rivale) e Signac.

Mostra di Van Gogh a Padova: i colori della vita

Le numerose lettere che Vincent scriveva al fratello Theo sono il filo conduttore del percorso, suddiviso in sette significative tappe, che unisce ciò che lui effettivamente vedeva a quello che lentamente sprofondava nel suo essere interiore.

La realizzazione della mostra è davvero magnifica proprio per l’attenzione alla vita di Van Gogh, ai suoi drammi personali ma anche al contesto artistico e culturale dell’epoca. Vincent Van Gogh non è solo colui che ha rivoluzionato l’uso del colore, dal quale era ossessionato, è un artista straordinario, in grado di andare al di là del suo tempo.

Van Gogh non era un pazzo. era un visionario, un animo tormentato con una sensibilità profonda e complessa. Come artista era metodico e caparbio, estremamente colto (parlava quattro lingue, conosceva i classici e la storia dell’arte), e dotato di una grande capacità introspettiva. Certi passaggi delle sue lettere si possono definire lirici:

mentre ero ammalato cadeva una neve umida e bagnata, mi sono alzato durante la notte per guardare il paesaggio e mai, proprio mai la natura mi è apparsa così toccante e struggente…

Il percorso della mostra

Come ho detto, la mostra è articolata in sette sezioni che ripercorrono le tappe principali della vita di Van Gogh, iniziando con tre capolavori non suoi ma che parlano di lui.

Francis Bacon guarda Van Gogh

Il percorso inizia da un quadro invisibile perché andato distrutto durante i bombardamenti. Si tratta di una piccola tela dipinta nei dintorni di Arles nell’estate del 1888 in cui Van Gogh si ritrae mentre cammina sotto il sole cocente della Provenza con cavalletto e tavolozza. L’ombra si stende minacciosa sulla piccola figura in movimento, col cappello di paglia e gli occhi fiammeggianti.

Bacon reinterpreta a modo suo questo quadro pensando al viaggio di Van Gogh come al viaggio di un eroe che ha una missione alla quale sacrificare la vita.

Mostra di Van Gogh a Padova: i colori della vita

Tre rappresentazioni potenti che sono un omaggio al pittore-viandante che si carica il mondo sulle spalle.

Le sezioni della formazione – I disegni delle miniere e dei lavoratori

Van Gogh inizia a studiare disegno e a realizzare i primi lavori che però non lo soddisfano completamente. Di questo periodo restano poche opere, tra cui i “Minatori nella neve” che rivelano le sue incertezze e il desiderio di migliorarsi tecnicamente.

Nel periodo olandese continua questo percorso di formazione con numerosi ritratti in cui le persone mostrano tutta la loro miseria e solitudine.

I paesaggi sono quelli della regione mineraria, rovinati dalla moderna società industriale. I volti quelli dei contadini ritratti con estrema modernità nelle loro espressioni reali della dura vita quotidiana contrapposti alla moda dell’epoca che voleva figure idealizzate di vita bucolica.

Mostra di Van Gogh a Padova: i colori della vita

E’ il periodo dello studio della luce e delle prospettive in scene che ritraggono le persone nello svolgimento delle loro attività.

Parigi e l’arte moderna

Nel 1885 Van Gogh arriva finalmente a Parigi dove inizia a conoscere gli impressionisti – di cui tanto si parlava – e a confrontarsi con la vitalità degli ateliers cittadini.

I due anni passati a Parigi segneranno la vera trasformazione del pittore. Nei suoi paesaggi supera il puntinismo di Seurat alternando tratti brevi a lunghe pennellate con un effetto di luce quasi vibrante.

Mostra di Van Gogh a Padova: i colori della vita

Anche la vita i città inizia a stargli stretta e nel Febbraio del 1888, Van Gogh parte per Arles alla ricerca di quella luce della Provenza che lo renderà immortale.

Arles e la Provenza

In questo periodo breve e intensissimo, van Gogh realizza circa duecento tra quadri e disegni affascinato dalla Provenza per la bellezza del paesaggio e per la limpidezza dell’atmosfera.

la luce intensa e la joie de vivre provenzale lo cattureranno al punto da sognare un “Atelier du Sud“, una comunità di pittori che ruotasse intorno a Bernard e a Gauguin. Con quest’ultimo in particolare si instaura un rapporto burrascoso iniziato con la convivenza nella casa gialla e terminato con la lite al Café de la nuit. Momenti immortalati in due dipinti memorabili sullo sfondo di Arles. Ne ho parlato nell’articolo Scoprire Arles e la Provenza di van Gogh.

Mostra di Van Gogh a Padova: i colori della vita

Nella continua immersione in una natura assoluta, nascono i capolavori che conosciamo: i campi di grano, i girasoli, i ritratti.

Il colore qui è veramente bellissimo Quando il verde è fresco è un verde ricco…quando è rossiccio, il paesaggio assume allora toni dorati di tutte le sfumature ora verde, ora giallo, ora rosa, ora bronzino, ora ramato infine giallo… quanto all’azzurro esso va dal blu reale più profondo fino all’azzurro chiaro e all’azzurro viola…

Saint-Remy e la fine del viaggio

Durante il ricovero nella casa di cura di Saint Paul de Mausole vicino a Saint Rémy de Provence, la descrizione della natura raggiunge il suo punto più alto.

Dalla finestra della sua camera Van Gogh realizzò alcuni dei suoi quadri più belli dove i campi, le nuvole e la luna diventano protagonisti di paesaggi assolutamente nuovi. E’ un periodo drammatico e tormentato eppure incredibilmente fecondo e ricco di innovazione. Nell’articolo dedicato al Manicomio di Van Gogh a Saint Rémy ho raccontato delle mie personali emozioni nel visitare il luogo dove l’artista ha concepito i suoi capolavori.

Mostra di Van Gogh a Padova: i colori della vita

Questa è la sezione della mostra dove mi sono soffermata più a lungo per cercare di entrare io stessa nei paesaggi – che mi sono così famigliari dato che amo e frequento assiduamente la Provenza – e guardare dall’interno quella luna gigante e quei covoni da cui i corvi si levano in volo presagi della tragedia che si compirà.

La luce e i colori di Saint-Rémy resteranno impressi nella sua anima e, benché trasferito a Auvers-sur-Oise, le ultime settimane prima di togliersi la vita, Vincent, le trascorrerà tra i campi di grado inseguendo le sue visioni lontane.

Mostra di Van Gogh a Padova: i colori della vita

Le immagini e le informazioni che ho utilizzato in questo articolo sono tratte dalla cartella stampa dello Studio Esseci – ufficio stampa della mostra.

Per informazioni sugli orari e biglietti della mostra di Van Gogh a Padova, I Colori della vita :www.lineadombra.it.

Ho acquistato il libro di Goldin (il curatore della mostra) intitolato “Van Gogh l’autobiografia mai scritta” e mi sto perdendo nelle 700 pagine che raccontano l’artista attraverso le sue lettere. Mi accorgo che più lo conosco, più lo amo questo uomo così sprovveduto di fronte alla vita e così comunicativo nelle sue opere.

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38 Risposte
  1. Mia figlia, settenne, impazzisce per Van Gogh e ne riproduce già da un paio d’anni i disegni, in maniere eccepibile. Ama molto la pittura, anche e soprattutto perchè ha un insegnante fantastica che la stimola molto. Spero che vada avanti nella sua passione, che io alimenterò portandola a mostre come questa.

    1. Antomaio

      sarebbe bellissimo per lei vedere esposti i quadri del suo idolo! L’innocenza dell’animo di tua figlia è già entrata in sintonia con quella del pittore, una cosa bellissima da assecondare senza dubbio

  2. Io ho appena visto il film con Willem Defoe, che ho apprezzato molto. Ma ho imparato a conoscere Van Gogh più nel profondo quando sono andata a visitare il museo ad Amsterdam. Mi piace molto la definizione che ne dai: sprovveduto davanti alla vita. Che per me, almeno nel suo caso, è una grande qualità.

    1. Antomaio

      Una grande qualità che però gli ha reso difficile i rapporti con gli altri. E’ un personaggio complesso, il nostro Vincent, che anche io ho iniziato a conoscere come persona la prima volta che ho visitato il Museo di Amsterdam

  3. Non sono una appassionata di pittura e raramente frequento le mostre; ma per Van Gogh potrei fare un’eccezione perchè mi piacciono i suoi quadri, i suoi colori ed il suo tocco così personale!

  4. Appena riaprono mi piacerebbe andare a vedere questa mostra! Tra l’altro proprio in questi giorni, cercando qualcosa da vedere su Amazon Prime, mi è caduto l’occhio su un film dedicato a Van Gogh… Sarebbe una perfetta full immersion!

    1. Antomaio

      il film che si intitola Loving Vincent è veramente molto bello e aiuta a comprendere parte dell’anima tormentata dell’artista

  5. Adoro Van Gogh, è uno dei miei artisti preferiti!!! Ho visto solamente una volta le sue opere dal vivo, al Museo D’Orsay di Parigi e ne sono rimasta affascinata. Non sapevo di questa mostra temporanea in Italia e spero di riuscire a fare un salto a Padova per poter nuovamente ammirare le splendide opere di questo artista geniale!!!!

    1. Antomaio

      anche io lo amo molto e oltre a Parigi ho visto i suoi quadri ad Amsterdam e non mi perdo nessuna mostra a lui dedicata. ha dipinto talmente tanto nei suoi pochi anni che ci sono sempre opere nuove da scoprire

  6. Un vero peccato che questa mostra non sia stata ancora riaperta. Non sono esperta di arte, ma credo che possa essere sicuramente interessante ammirare le opere di un’artista come Van Gogh.

  7. Vorrei venire a Padova per Carnevale e sarebbe fantastico se questa mostra potesse riaprire anche in quella occasione: mi auguro che la cultura possa ripartire il prima possibile, non abbiamo bisogno di consumismo ma di sapere.

  8. Una mostra sicuramente molto interessante, ho rivisto l’anno scorso il museo ad Amsterdam su Van Gogh ed è veramente molto bello, un pittore straordinario con un uso di colori e luci uniche, spero riapra presto così altri potranno vederla.

  9. Non sapevo che venissero esposte anche opere di Gaugin (mio artista preferito, nei secoli dei secoli). È davvero un peccato che ci facciano aspettare così tanto per la riapertura dei musei. Io fortunatamente ad Amsterdam ho visitato il museo interamente dedicato a Van Gogh, ma chissà, magari faccio un salto a Padova appena riapre la mostra!

    1. Antomaio

      di Gaugin ci sono un paio di quadri e sono a testimonianza dell’intenso rapporto – spesso conflittuale – che aveva co Van Gogh. Un periodo davvero fecondo quello in cui hanno vissuto i due artisti

    1. Antomaio

      lo spero tanto anch’io, un lavoro lungo e difficile per chi l’ha organizzata e un percorso bellissimo per chi la visita

  10. Ho letto con interesse questo articolo su un artista che anch’io amo, soprattutto per le opere del periodo di Saint Remi. Mi era piaciuto infatti anche l’articolo che avevi scritto sul manicomio dove aveva vissuto fino alla morte. Dividere le opere per periodo è una cosa semplice che però non viene quasi mai considerata nelle mostre. Secondo me invece fa capire meglio il percorso di un artista anche al pubblico di non intenditori!

    1. Antomaio

      hai ragione, impostando il percorso in ordine cronologico si possono vedere i cambi di stile, l’evoluzione della tecnica e i tormenti dell’anima

  11. Una delle poche cose buone di questa strana (e brutta) situazione che stiamo vivendo è che alle mostre (quando sono aperte) si può andare in poche persone, senza accalcarsi davanti alle opere d’arte ed è decisamente un plus non da poco!
    Speriamo riaprano presto questa mostra che non ho avuto modo di visitare e Padova non è nemmeno lontana. Grazie per l’articolo molto interessante, hai fatto venire voglia di andare, non appena si potrà! 🙂

    1. Antomaio

      credo che l’abitudine di limitare il numero dei visitatori e organizzare le prenotazioni delle entrate alle mostre sia da mantenere anche per il futuro. Senza ressa le opere si possono ammirare e comprendere meglio

  12. Van Gogh é senza ombra di dubbio il mio pittore preferito, non sono riuscita per ora a vederla questa mostra, ma mi piacerebbe… speriamo nel 2021

  13. Che bell’articolo dettqgliato e ricco di informazioni. Sembra di stare alla mostra che purtroppo non potrò vedere. Per me Van Gogh incarna il concetto stesso di arte, trasformare la realtà con gli occhi dell’anima agitsta da sentimenti complessi.

    1. Antomaio

      ti ringrazio, almeno un pò l’hai potuta vedere attraverso la mia descrizione. Van Gogh mi appassiona anche come uomo oltre che come artista e sto imparando molto su di lui studiando le sue opere e leggendo della sua storia

  14. Van Gogh è un artista che mi ha sempre affascinato e mi farebbe molto piacere poter rivivere la sua storia e la magia delle sue opere. E’ un vero peccato che la mostra sia ancora chiusa… ma sono fiduciosa che presto ci saranno novità. E’ possibile che nei prossimi mesi debba fare un salto a Padova e spero per allora di riuscirmi a godere questa mostra!

  15. Amiamo Van Gogh e durante il nostro viaggio abbiamo approfondito la storia di questo pittore. Sicuramente una mostra da non perdere in Italia. Vista la tua passione, ti consiglio di prendere in considerazione anche i musei sparsi per il mondo con le sue opere!

    1. Antomaio

      in effetti ci ho pensato, Van Gogh ha dipinto talmente tanto che le sue opere sono un pò dovunque anche versioni diverse dello stesso dipinto che mostrano quanto fosse perfezionista

  16. Ecco, una cosa che mi è mancata tantissimo in queste festività natalizie è stata la cultura. La possibilità di visitare una mostra, un museo o di fare piani per le mostre della primavera. Grazie per avermi virtualmente portato alla mostra di Van Gogh, un pittore che amo. Che ne dici di un bel pranzetto o di un caffè ora?

    1. Antomaio

      Certo Anna, sarebbe perfetto! Un pranzetto e quattro chiacchere per scambiarci le impressioni sulla mostra… conto che potremo farlo prima o poi!

  17. Adoro Van Gogh.. devo ancora vedere il film tra l’altro.. sarebbe bello avere una mostra anche qui a Bergamo visto che non ci si può muovere.. intanto mi gusto la mostra grazie al tuo articolo !

    1. Antomaio

      il film è bellissimo e molto commovente come del resto è commovente l’intera vita di questo grande artista

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