Parco Etosha in Namibia, safari nel grande luogo bianco

giraffa in una pozza all'Etosha Park

Il safari nel Parco Etosha, nel nord della Namibia, è un’esperienza davvero emozionante. Noi abbiamo avuto la fortuna di capitarci in ottobre, verso la fine della stagione secca quando le pozze pullulano di animali di ogni specie. Ci sono stati momenti in cui non avrei saputo dove guardare! Elefanti, zebre, giraffe, kudu e orici arrivano ad abbeverarsi a pochi passi dal finestrino.

Il paesaggio del Parco Etosha è altrettanto sorprendente e, potrei dire, unico rispetto ad esempio ai Parchi della Tanzania. La parola etosha in lingua oshivambo significa “il grande luogo bianco” e la descrizione non potrebbe essere migliore. Un vasto deserto salino, l’ Etosha Pan, ha preso il posto di quello che millenni orsono era un lago, e ricopre una buona parte della superficie del parco. Il bianco dell’argilla punteggiata da cespugli spinosi e pendii di sabbia riverbera sotto il sole a picco e crea effetti di rifrazione e miraggio che spesso danno l’impressione di vedere davvero l’acqua all’orizzonte.

Parco Etosha in Namibia, safari nel grande luogo bianco
zebre e springbok con lo sfondo del pan

L’Etosha ha una superficie di circa 30.000 chilometri quadrati ed è considerato uno dei parchi più belli di tutta l’Africa: dedicategli almeno due giorni durante il vostro viaggio in Namibia. Onestamente io ci avrei passato anche una settimana intera tanto ero attirata dalla quantità di animali che si potevano incontrare senza difficoltà, ma purtroppo il tempo è tiranno e ci costringe a fare delle scelte.

Parco Etosha in Namibia, safari nel grande luogo bianco
gruppo di elefanti alla pozza di Halali

Il mio consiglio è quello di effettuare il safari in autonomia se avete un’auto a noleggio.

Quasi tutti i lodge che si trovano nelle vicinanze delle entrate organizzano dei game drive all’interno del Parco Etosha; per la mia esperienza, a parte il fatto che la jeep è aperta e consente una maggiore immersione nell’ambiente circostante, non ho trovato un grande vantaggio.

Ci sono solo quattro gates di accesso al Parco Etosha, a seconda della direzione da cui provenite:

  • Von Lindequist Gate – nella parte est. Accesso comodo per chi arriva , come noi, dalla capitale Windhoek.
  • Andersons’ Gate – nella zona meridionale. E’ il più frequentato perché la maggior parte dei tour arriva qui dal deserto del Namib.
  • King Nehale Gate – estremo nord
  • Galton Gate – zona sud ovest.

L’entrata occidentale del Parco è accessibile a tutti e non più riservata agli ospiti del Dolomite Camp. Questa zona dell’Etosha è completamente diversa dalla parte orientale. Il paesaggio diventa più ondulato e sparisce la polvere bianca del Pan che ricopre tutto, dai cespugli agli elefanti, e che caratterizza l’atmosfera del Parco.

I cancelli sono aperti tutti i giorni dall’alba al tramonto, gli orari variano ogni settimana in funzione delle stagioni.

Se entrate dall’Anderson Gate prevedete una lunga fila di auto già alle prime luci dell’alba. Al momento dell’accesso al cancello dovrete presentare il passaporto e la patente, comunicare la targa dell’auto e dichiarare per quanti giorni volete restare all’interno del Parco. Il costo è di 150 NAD per ogni persona più 50 NAD per l’auto, il totale corrisponde circa a 20 Euro ma il pagamento dovrà essere fatto al primo Camp che incontrate.

Parco Etosha in Namibia, safari nel grande luogo bianco
orici nel pan

Per un safari in tutta sicurezza all’interno del Parco Etosha ci sono alcune regole da rispettare:

Non scendete mai dall’auto! Anche se non li vedete, ci possono essere animali nelle vicinanze. Non aprite le portiere e non sporgetevi troppo dai finestrini anche se a volte verrebbe davvero la tentazione di farlo. Per andare in bagno raggiungete i camps. Ci sono alcune toilettes indicate sulla mappa ma sembrano in disuso da molto tempo e non troppo sicure: lo dico per esperienza personale.

Dal tramonto all’alba non è possibile guidare nel parco né oltrepassare i cancelli. Se dormite all’interno del parco, al tramonto dovete aver già raggiunto il vostro lodge e se dormite fuori dovete essere fuori dal gate,

Rispettate il limite di velocità che è di 60 km all’ora (d’altra parte andando più forte vi perdereste la bellezza del safari) e restate assolutamente all’interno delle piste tracciate.

Parco Etosha in Namibia, safari nel grande luogo bianco
coppia di zebre nel bush

Dormire dentro al Parco Etosha o nelle immediate vicinanze dei cancelli? Ci sono pro e contro per entrambe le soluzioni. Dormire in una delle strutture all’interno del Parco consente di iniziare la visita già all’alba e di godersi anche i tramonti senza contare che le pozze vicino ai campi la notte sono illuminate e si possono quindi vedere gli animali che vanno ad abbeverarsi. Di contro, si tratta di strutture piuttosto spartane e con un numero di posti limitato, cosa che costringe a prenotare con larghissimo anticipo.

All’interno dell’Etosha si trovano i seguenti alloggi:

Namotoni Camp, un ex fortino tedesco

Halali Camp, accanto ad una delle pozze più famose dell’Etosha

Okaukejo Camp con un bellissimo punto di osservazione sulla pozza frequentata da elefanti e leoni

Onkoshi Camp, Dolomite Camp e il campeggio Olifantsrus Camp

Io ho optato per alloggiare all’esterno dell’Etosha e precisamente al Mokuti Lodge nei pressi del Von Lindequist Gate e all’Ongava Lodge attaccato all’Anderson Gate dove ho dormito dopo aver attraversato il parco. L’Ongava si trova all’interno di una riserva privata per la protezione dei rinoceronti che è di fatto una propaggine del Parco Etosha.

Parco Etosha in Namibia, safari nel grande luogo bianco
la pozza di Okaukejo

La stagione secca che va da Giugno a Ottobre è la migliore per l’avvistamento degli animali che si radunano intorno alle pozze. Alcune waterholes sono naturali, altre alimentate artificialmente per consentire agli animali di superare i periodi di estrema siccità. Le strade sono asciutte e percorribili con qualunque auto anche se, personalmente, raccomando un 4×4.

Durante la stagione delle piogge il bacino del pan si ricopre parzialmente di acqua e forma numerosi laghetti che si popolano di fenicotteri. Nel periodo caldo e piovoso gli animali si disperdono nel bush ed è più difficile incontrarli.

Per l’abbigliamento, scegliete tessuti naturali e traspiranti. Copritevi il più possibile la pelle per evitare scottature (soprattutto se fate dei game drives con le jeep aperte) e scegliete colori neutri come il beige e il kaki evitando le tonalità accese che potrebbero attirare l’attenzione degli animali. Ovviamente indossate scarpe comode che proteggano anche la caviglia, portate un cappello a tesa larga, un pile e un piumino leggero per la mattina e la sera quando le temperature si abbassano notevolmente.

Non c’è necessità di profilassi antimalarica ma portatevi un buon repellente per gli insetti.

Parco Etosha in Namibia, safari nel grande luogo bianco
la giraffa sembra uscire dal pan

Gli animali sono imprevedibili e l’Etosha è grandissimo, quindi è impossibile pianificare gli avvistamenti. In teoria nel Parco Etosha si possono vedere quattro dei Big Fives dell’Africa: il bufalo non potrebbe sopravvivere in un ambiente così secco ma leoni, elefanti, leopardi e rinoceronti non sono così rari. Io non ho visto nemmeno il leopardo, un incontro che mi avrebbe emozionato ma che è rarissimo.

Presso il Visitor Center procuratevi una mappa dove sono indicate le pozze d’acqua: è lì che avrete le maggiori possibilità di incontrare gli animali.

Parco Etosha in Namibia, safari nel grande luogo bianco
gruppo di kudu e spingbok presso una pozza

L’abbagliante distesa dell‘Etosha Pan è di una bellezza strepitosa, avvicinandosi alla piana salata si possono vedere gli orici stagliarsi contro il cielo. Sono gli unici animali che sopravvivono in condizioni di siccità estrema e vi si rifugiano per sfuggire ai predatori.

La pianta più diffusa è il Mopane, un alberello basso con le foglie a forma di fafalla (da cui il nome in lingua locale). Ci sono anche splendide acacie spinose a ombrello sotto cui si riposano i leoni nella calura pomeridiana.

A volte la polvere è così densa che ricopre tutto: sembra un paesaggio in bianco e nero dove solo le zebre hanno il colore giusto.

Durante la stagione secca vi basterà avvicinarvi alle pozze per vedere una quantità impressionante di animali che arrivano ad abbeverarsi soprattutto al mattino presto.

Una delle waterhole più spettacolari è quella di Moringa vicino ad Halali: dall’alto di una collinetta raggiungibile a piedi sono rimasta un tempo infinito ad osservare i piccoli degli elefanti che giocavano con l’acqua, le zebre e gli springbok che avvicinavano a bere.

Parco Etosha in Namibia, safari nel grande luogo bianco
acacia e erba gialla

A Rietfontain abbiamo trovato molti orici e kudu e quando abbiamo raggiunto Sueda e la vicina Salvadora eravamo praticamente da soli ad osservare le giraffe che non osavano abbassarsi a bere. E’ il momento in cui sono più vulnerabili con le lunghe gambe divaricate e il collo abbassato.

E’ stato bellissimo trovare una lunga fila di gnu che ci attraversava la strada e fermarsi a fotografare le zebre che con le loro strisce bianche e nere riescono a confondere i leoni durante la caccia.

Parco Etosha in Namibia, safari nel grande luogo bianco
fila di gnu nel caldo del pomeriggio

Mi è piaciuta molto anche Olifantsbad dove, a dispetto del nome, non ho visto elefanti ma molte antilopi. E poi osservando un gruppo di springbok sotto un’acacia ho scorto un rinoceronte bianco che si riposava nel fango.

Okaukejo che abbiamo raggiunto nel tardo pomeriggio è un luogo magico: c’era un gruppo di elefanti in controluce sul bordo di una pozza che sembra una cartolina.

Rientrando all’Etosha dall’Anderson Gate, il giorno successivo abbiamo fatto una sosta mattutina all’Ombika waterhole, dove una bella famigliola di leoni si sparpagliava lentamente nel bush dopo essersi abbeverata.

La iena maculata è abbastanza rara ma siamo riusciti a vederne ben tre che accerchiavano un gruppo di zebre mettendole in allarme.

Parco Etosha in Namibia, safari nel grande luogo bianco
elefanti e mulinello di polvere

Il safari nel parco Etosha è un continuo susseguirsi di scoperte, di incontri sorprendenti e di panorami impareggiabili.

Spero di avervi trasmesso il mio entusiasmo e di avervi dato alcune informazioni sull’Etosha, potete approfondire visitando il sito ufficiale: www.etoshantionalpark.org

Parco Etosha in Namibia, safari nel grande luogo bianco
zebre tra la polvere

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16 Risposte
    1. Il safari in autonomia consente di prendersi i propri tempi e rimanere anche un’ora a osservare il comportamento degli animali, a me è successo con le giraffe che si avvicinavano alla pozza per bere

  1. Innanzitutto ti faccio i complimenti per le fotografie, tutte bellissime, e in particolare per quella con le due zebre.
    La scelta di dove dormire è sempre un aspetto che mi interessa molto: se da un lato non sarebbe male essere all’interno del parco, dall’altro penso che come te vorrei la comodità di una struttura più confortevole, anche se esterna.

    1. Le zebre mi piacciono tantissimo con quelle righe sul manto e poi sono molto fotogeniche! Quanto ai lodge…. sai che sono una viaggiatrice molto viziata…

  2. Piera Carnesella

    Bellissima descrizione di un Safari meraviglioso. L’autrice del racconto è sempre bravissima a farci conoscere e sognare queste avventure uniche.

    1. Ho visto i leoni due o tre volte ma purtroppo nessun leopardo e nessun ghepardo se non nella riserva. Però mi sono innamorata delle zebre e delle giraffe!

  3. Libera

    Rimanere lì, immobili, ad osservare questi magnifici animali deve essere qualcosa di davvero incredibile e che al momento posso solo immaginare. Sei riuscita a scattare anche delle splendide foto

    1. Davanti alla grandezza della natura non si può che rimanere ammutoliti e affascinati. Non sai quante volte avrei voluto contravvenire alle regole del parco e scendere dalla macchina per fare le foto ma, oltre al fatto che possono essere pericolosi, gli animali vanno rispettati senza invadere la loro privacy

  4. Penso che dedicherei quasi totalmente il mio viaggio in Namibia al safari nell’Etosha Park, mi sbizzarrirei con fotografie e riprese agli animali e cercherei di vedere più specie possibile. Alla fine di ottobre non mi è possibile per lavoro visitare la Namibia, ma spero che in estate si possa comunque organizzare un bel viaggio!

    1. In estate le temperature sono perfette, a Ottobre inizia a fare molto caldo. Immagino che ti innamorerai dell’Etosha ma, credimi, tutto il resto della Namibia è meraviglioso

  5. Fare un safari mi manca. E’ una cosa che potrebbe piacermi molto, adoro l’aria aperta, la natura, gli animali selvaggi e confrontarmi con me stessa e i miei limiti. Difficile l’Africa, ma sicuramente ne vale la pena.

    1. La Namibia non è particolarmente difficile anche se il safari è impegnativo. Tutto ampiamente ripagato dagli incontri straordinari e imprevisti che si possono fare con gli animali

  6. Il mio grande sogno ancora da realizzare la Namibia e il parco Ethosa, lo desidero da sempre e prima o poi ci arriverò … Intanto oggi ci sono stata in tua compagnia, la bellezza allo stato puro, quella che ti lascia senza parole

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