Ci mettiamo in marcia : la Patagonia Argentina ci aspetta al di là del confine. E’ Venerdì 27 Novembre
Lasciamo Puerto Natales, un pò a malincuore, mi sembra di aver tralasciato qualcosa di importante da vedere.
Passiamo la frontiera a Cerro Castillo, l’ufficio della dogana sembra uscito da un film. Ragazzotti in divisa dall’aria strafottente ridacchiano tra loro incuranti della lunga fila di persone in attesa.
Dopo alcuni chilometri di sterrato arriviamo al Paso Guillermo, la frontiera con l’Argentina. Procedura simile alla precedente ed eccoci in Argentina.

Il paesaggio della Patagonia Argentina è completamente diverso da quello cileno.
Le montagne che segnano il confine tra i due Paesi lasciano il posto alla pampa, una brughiera davvero sconfinata. Ogni tanto al di là delle recinzioni scorgiamo mucche e pecore. La strada verso El Calafate è monotona ma il cielo è bellissimo, sembra avvolgerci in una cupola azzurra.

Le nuvole hanno forme strane e cambiano continuamente aprendosi all’orizzonte in una prospettiva bellissima.
Patagonia Argentina: El Calafate
La cittadina è il punto di partenza per le escursioni al Parque National Los Glaciares e ha una connotazione prettamente turistica.
Lungo la via principale si susseguono negozi di souvenirs, ristoranti e agenzie di viaggio. Scopriamo che in alcuni locali si pratica un cambio “parallelo” di valuta decisamente più conveniente di quello ufficiale.

E’ ormai pomeriggio inoltrato e ci fermiamo per cena in uno dei tanti ristoranti che propongono la specialità del luogo, il cordero patagonico. Intorno ad un enorme braciere vengono arrostiti gli agnelli infilzati su enormi spiedi.
Alloggiamo alla Posada Los Alamos, uno dei primi resort costruiti a El Calafate con un buon rapporto qualità/prezzo.
In navigazione sul Lago Argentino
Sabato 28 Novembre
Si parte da Puerto Banderas, circa 50 Km da El Calafate. La nostra crociera è organizzata dalla MarPatag e si chiama “crociera gourmet” .
Promette, oltre alla navigazione, la sosta per il pranzo di fronte al ghiacciaio Spegazzini.
L’ho scelta perché, rispetto ai grossi catamarani carichi di turisti che solcano velocemente il lago, mi sembrava una soluzione che ci permettesse di assaporare meglio la magia del ghiaccio.

La nostra guida si chiama Alejandro, è molto gentile e ci spiega che il Lago Argentino è molto grande ed è nato dal progressivo ritiro dei ghiacciai che un tempo ricoprivano la zona.
I ghiacciai che ancora lo circondano sono numerosi e spettacolari. Le Ande sono montagne ancora relativamente giovani e ciò che per le Alpi è solo storia qui è ancora perfettamente percepibile.
I primi iceberg che avvistiamo mi emozionano particolarmente. Il lago ha quel colore lattiginoso che ormai conosco, il vento è gelido e siamo in pochi sul ponte a fotografare e a goderci l’immensità della natura.

Gli iceberg si staccano dal ghiacciaio Uppsala che è molto attivo e vengono trasportati dalla corrente e dal vento nel braccio di lago che stiamo navigando. Hanno forme strane e un colore blu intenso.
Navigando tra gli iceberg ci avviciniamo al ghiacciaio Spegazzini. Ci arriviamo di fronte. Il cielo è terso e quasi senza nuvole, il lago eccezionalmente calmo nonostante il vento gelido…. E’ spettacolare.

il fronte del ghiacciaio ci sovrasta, sorprendente ed emozionante. Le altre barche si allontanano e restiamo soli ad ammirarlo, sembra tagliato di netto, una meringa gigante a strapiombo sul lago.

Siamo fortunati, la giornata è meravigliosa e rara e possiamo godere appieno di tanta bellezza.

Facciamo una piccola sosta su una spiaggetta, il Puesto de las Vacas, dove un pioniere finlandese ha vissuto da solo per molti anni.
Qui vediamo l’arbusto del calafate, una bacca simile alla mora con cui si fa la marmellata e anche un liquore. Si dice che chi lo mangia poi dovrà per forza tornare a El Calafate. Speriamo sia così.

Le emozioni di questa meravigliosa giornata non sono ancora finite.
Verso sera facciamo una passeggiata alla Laguna Nimez, una riserva naturale sulla sponda del lago dove vediamo numerosi uccelli e uno spettacolare volo di fenicotteri andini nella luce rosa del tramonto.

Mi invade una sensazione di pace infinita, vorrei stare qui per sempre ad ammirare il volo elegante dei fenicotteri in questo cielo dalle sfumature delicate.
Patagonia Argentina: El Chaltén
Domenica 29 Novembre
Purtroppo la giornata non è bellissima ma partiamo armati delle migliori intenzioni. Non potremo certo fare trekking sul Fiz Roy ma speriamo in una passeggiata di qualche ora per raggiungere la Laguna Torre e ammirare la vetta dentellata del Cerro Torre quasi sempre avvolta dalle nuvole.
Il villaggio di El Chaltén, piuttosto disordinato è solo un punto di appoggio per gli escursionisti.

Il vento forte e gelido e le nuvole basse ci lasciano perplessi. Rinunciamo al trekking e imbocchiamo la direzione del Lago Desierto, una strada panormica di 37 km.

Un tipo molto pittoresco che adora farsi fotografare sta grigliando il chorizo, ma il tempo è molto brutto e non ci sono escursionisti verso il ghiacciaio.

Lungo la sponda del lago facciamo una passeggiata nel bosco patagonico. Il panorama è molto suggestivo e ogni tanto riusciamo a scorgere tra le nuvole le cime aguzze del Fitz Roy.

Lungo la via del ritorno ci imbattiamo nello spettacolo inaspettato di un gaucho a cavallo che, in mezzo alla prateria, raduna un branco di cavalli.
Cavalca veloce senza sella e urla comandi ai cavalli che sembrano capirlo e piano piano si dirigono verso il recinto dove, con un criterio che non capisco, vengono divisi.

Che vita dura fanno da queste parti! Ancora una volta penso ai pionieri di questa terra e ammiro il loro coraggio.

Patagonia Argentina: il Perito Moreno
L’emozione di trovarsi davanti al ghiacciaio forse più famoso del mondo è stata incredibile.
Al ghiacciaio per antonomasia ho dedicato un intero articolo: Perito Moreno, Sua Maestà il ghiacciaio




Bellissime foto! Che meraviglia deve essere la Patagonia, è sicuramente nella mia Bucket List.
la Patagonia cilena e quella argentina sono entrambe splendide seppure con alcune differenze di paesaggio
Che emozione dev’essere vedere un ghiacciaio! Ne ho visto uno qui sulle nostre alpi, ma vedere un iceberg dev’essere pazzesco! Avete dovuto prepararvi in qualche modo ad un viaggio del genere?
l’emozione alla vista del primo iceberg è stata incredibile! Per preparare il viaggio abbiamo studiato molto i precorsi e i luoghi da visitare prima di partire, per il resto basta essere ben coperti e non temere troppo il vento!
Che scenari pazzeschi! Una volta nella vita spero tanto di riuscire a vederli dal vivo perché deve essere un’emozione grandissima… Molto belle le foto!
si, ad ogni angolo un’emozione, credo sia proprio stato il viaggio della vita! Grazie per i complimenti alle foto
Intanto complimenti per le foto: questi paesaggi mi evocano davvero un senso di maestosità e mi fanno sentire piccola, non riesco a immaginare come sia vederli dal vivo!
La Patagonia è davvero una terra unica e indimenticabile, spero di vederla anch’io un giorno.
Si, ti senti piccolissimo davanti a tanta potenza. Io ho spesso pensato che noi uomini con la nostra prepotenza e il nostro ego smisurato siamo più piccoli di un granello di sabbia…Ti auguro davvero di fare questo viaggio
Questo è uno di quei viaggi che mi piacerebbe tanto tanto fare, ma che non so quando potrò. Così sogno leggendo post come il vostro e questo devo dire che mi ha proprio fatto sognare.
Grazie!!! Sono contenta che ti sia piaciuto il mio racconto. E se vuoi sognare ancora di più puoi leggere il libro di Chatwin intitolato “In Patagonia”, è stato quello che mi ha fatto decidere di visitare questo angolo di mondo
Quel ghiacciaio è una vera opera d’arte. Lo avevo sentito nominare ma non avevo mai visto delle foto e devo dire che sono davvero spettacolari. Furbi i tipi della crociera gourmet. Vi fanno pranzare con una vista così e sanno che vanno veramente sul sicuro!
Bello da commuoversi! Eh si, la crociera gourmet è proprio una furbata anche perchè di “gourmet” non c’era molto ma la possibilità di essere soli davanti al ghiacciaio è meravigliosa.
Questa è una delle mete che sogno più di visitare. L’Argentina mi ispira davvero tanto, da nord a sud.. e la Patagonia da morire, anche se mi spaventa il freddo!! quanti gradi c’erano?
bellissima esperienza comunque
Guarda Noemi, come ho avuto modo di dire in Patagonia fa molto meno freddo di quello che ci immaginiamo! Io ci sono andata a Dicembre ovvero all’inizio dell’estate e si stava bene con il pile e la giacca a vento. Non farti fermare da questa paura!
Quante emozioni in questo viaggio! Come ho scritto altrove, la Patagonia e un luogo che mi chiama da tempo. Spero di andarci presto.
anche io ho deciso di andarci ascoltando un richiamo interiore dopo aver letto il libro di Chatwin
Che posti magnifici, mai visto niente di simile!! Sogno di fare un viaggio come questo anche io un giorno!
I ghiacciai sono veramente stupefacenti Giulia
Complimenti perchè questo dev’essere stato davvero un viaggio bellissimo e a lungo desiderato, pensato e studiato… non dev’essere nemmeno tanto semplice. Che emozione, poi, trovarsi davanti il ghiacciaio…30km di picchi ghiacciati, che sorprese che rivela la natura!
Ciao Martina, abbiamo studiato molto prima di partire per essere sicuri di riuscire a vedere tutto e non perdere tempo a cercare le escursioni o pianificare le visite. I tempi purtroppo sono sempre abbastanza stretti. Però ti devo dire che non è stato affatto difficile!
Una meta che mi affascina tantissimo. Ogni volta che vedo foto del genere rimango a bocca aperta!
ci sono panorami davvero unici
Che meraviglia, che emozione grandissima dev’essere trovarsi di fronte ad un ghiacciaio. Che bei colori e che scatti da sogno… Sembra un altro mondo. Siete stati davvero fortunati a poter vivere un’esperienza del genere!
Come ho già avuto modo di dire, quello in Cile/Patagonia rimane il viaggio della vita!
Grazie per averci raccontato di queste meraviglie, prima o poi riuscirò ad organizzarmi! La Patagonia è un sogno da moltissimi anni…
Anche per me è stato un sogno per moltissimo tempo: ho letto molto libri e mi sono persa dietro alle avventure dei pionieri. Realizzarlo è stato bellissimo!
Antonella…che meraviglia questo articolo!
Sogno la Patagonia e in generale l’Argentina. Chissà che emozione vedere il Perito Moreno dal vivo!
Davanti al Perito Moreno ho pianto di commozione, ti dico tutto.
Ho vissuto in Argentina per alcuni mesi, ma purtroppo per motivi lavorativi e di tempo non ho avuto modo di visitare la Patagonia (sarà un’ottima motivazione per tornarci!). Il Perito Moreno è qualcosa di surreale, mi ha colpito molto l’espressione che hai scritto sull’ascoltare la “sua voce”. Molti dei miei amici argentini hanno detto lo stesso ovvero che quello che li ha colpiti maggiormente è proprio il “silenzio” del luogo
Si Claudia, il silenzio del luogo è incredibile perchè le persone che arrivano davanti al ghiacciaio provano una sorta di riverenza come al cospetto di un luogo sacro e poi, all’improvviso, il boato e il fragore del ghiaccio che si spezza. Un’emozione pazzesca che anche al ricordo mi fa venire i brividi
Noi possiamo viaggiare solo in inverno. E’ un periodo che consigli per visitare questi posti? Sarebbe davvero un esperienza unica da fare con la bambina.
Il nostro inverno è perfetto per la Patagonia, Annalisa, perché le stagioni sono esattamente capovolte quindi è estate. Noi siamo andati a fine Novembre ed era già bellissimo: le giornate sono lunghe e il cielo azzurro. Non posso dirti che non fa freddo….
Sinceramente non avevo mai preso in considerazione l’Argentina prima d’ora, ma leggendo il tuo articolo è finita nella mia infinita bucket list!
l’Argentina è un Paese immenso e con una grande varietà di paesaggi. Il piccolo angolo di Patagonia che ho visitato mi è piaciuto tantissimo
E’ da tanto che voglio andare in Patagonia, ma per un motivo o per un altro non ci sono ancora riuscita. Il tuo articolo mi ha fatto venire una voglia pazza di partire!
per me il giro del Cile (Atacama) e Patagonia si argentina che cilena è stato ad ora il viaggio più bello che ho fatto per l’aspetto naturalistico
É stato davvero bello leggere il post.
Mi sono sentita quasi lì.
Credo che la Patagonia argentina sia un posto unico.
Credo che avvicini di più l’uomo con la natura.
Spero sempre più gente si avvicini ad uno stile di vita sostenibile per l’ambiente.
Ciò che ora la natura ci offre, potrebbe non offrirla per sempre, così come altre bellezze se ne sono andate.
Spero un giorno di poterci andare.
Ci sono luoghi dove la natura è così prepotente e così padrona che noi ci sentiamo quello che siamo ovvero dei piccolissimi puntini insignificanti. In Patagonia è così e non ti nego che questa percezione di piccolezza ci fa bene.
Da tempo sogno un viaggio qui, arrivare alla fine del mondo, in una terra tanto meravigliosa. Purtroppo non ho la possibilità di fare le vacanze in inverno, quindi chissà quando riuscirò a realizzare questo sogno.
credo che la nostra estate non sia proprio la stagione ideale soprattutto perché le giornate sono corte e poi ovviamente fa un freddo pazzesco
questi sì che sono posto spettacolari dove la natura riesce a toglierti le parole e a farti sognare…che meraviglia!
E’ stato il viaggio della vita!