In America il Thanksgiving è un giorno importantissimo e ormai anche noi siamo abituati a sentirne parlare, ma perché si festeggia questo giorno e si mangia il tacchino del Ringraziamento ?
Le origini di questa tradizione risalgono al periodo in cui coloni ed esploratori partivano dalla Vecchia Europa alla scoperta – o sarebbe meglio dire alla conquista – del Nuovo Mondo.
I tempi non erano facili e al termine di ogni viaggio era proprio il caso di ringraziare il Signore per gli scampati pericoli.
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Origini del tacchino del Ringraziamento
Sulle tavole americane, ogni quarto giovedì di Novembre, non può mancare il tacchino del Ringraziamento con tutta la famiglia riunita ma la tradizione iniziò con un pranzo particolare.
Nel 1620 un gruppo di calvinisti cacciati dall’Inghilterra e dall’Olanda per la loro opposizione religiosa, partì alla volta dell’America. Il tre alberi che salpò dal porto di Plymouth si chiamava Myflower, un nome destinato a passare alla storia.
Arrivati in Massacchussets, i padri pellegrini dovettero affrontare un inverno durissimo che solo grazie all’aiuto dei nativi americani riuscirono a superare.
La tribù dei Wampanoag infatti insegnò loro a coltivare il mais, sconosciuto in Europa, e a pescare e cacciare nei nuovi territori.
Per festeggiare il raccolto e ringraziare il Signore di quanto ricevuto, fu organizzato un banchetto al quale furono invitati anche i nativi.
Non è difficile immaginare che sulla tavola ci fossero mais, fagioli, zucche e i tacchini selvatici che abbondavano in Nord America. Probabilmente i tacchini erano farciti con un ripieno a base di castagne.
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Questo racconto idilliaco che i bambini americani studiano a scuola, non corrisponde del tutto al vero. Il giorno del Ringraziamento ha perso rapidamente la sua origine cristiana per diventare la celebrazione della supremazia bianca sui nativi. Un celebre dipinto ritrae i padri pellegrini che festeggiano con i loro piatti e i nativi seduti a terra, già segregati.
A pochi anni da quel primo banchetto comune, infatti, i Wampanoag erano stati tutti sterminati.
Tacchini e Presidenti
nel 1863 Abrahm Lincoln proclamò ufficialmente il quarto giovedì di Novembre come Giorno del Ringraziamento. Dietro la sua decisione, come spesso accade, c’era una donna Sara Hale che spinse per questa celebrazione che avrebbe unito il Paese dilaniato dalla Guerra di Secessione.
Nel 1940, Roosvelt spostò il Ringraziamento al terzo giovedì di Novembre ma la cosa non piacque agli Americani e da allora una legge federale lo riportò al quarto.
Strano ma vero, da alcuni anni il giorno successivo al Thanksgiving è il cosiddetto Black Friday dedicato allo shopping scontato.
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E’ tradizione che il tacchino offerto per il pranzo della Casa Bianca venga graziato dal Presidente in carica. In una cerimonia alquanto imbarazzante i tacchini (ai quali nei giorni precedente vengono dati i nomi scelti con un sondaggio popolare) vengono portati davanti alla famiglia presidenziale e ai giornalisti.
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La follia non finisce qui perché i tacchini graziati sono poi imbarcati in prima classe su un volo per Los Angeles dove apriranno la parata di Disneyland. Termineranno gloriosamente i loro giorni in un ranch della Viriginia.
Il tacchino del Ringraziamento: ricetta
Scordiamoci i tacchini giganti che vediamo nei film americani perché per cuocerli ci vorrebbe un forno enorme ; possiamo però provare con un tacchino nostrano.
Ingredienti:
- Un tacchino da 5 kg
- 1,5 kg di castagne
- 800gr di pane raffermo senza crosta
- 150gr di burro
- cipolla, sedano, rosmarino, prezzemolo, timo e maggiorana
- Due bicchieri di vino bianco secco
- Olio, Sale, Pepe
Preparate un soffritto con la cipolla, il burro e il sedano, sfumate con il vino bianco e poi aggiungete le castagne bollite e sminuzzate, il pane raffermo e le erbe. Lasciate cuocere alcuni minuti e fate raffreddare prima di farcire il tacchino che andrà cotto in forno per almeno tre ore bagnandolo di tanto in tanto con il fondo di cottura.
L’accompagnamento ideale è con la salsa di mirtilli.
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Inutile dire che dopo un pranzo del genere altro non resta che addormentarsi sul divano fingendo di guardare la partita di football, come nelle migliori tradizioni americane.
As essere onesta, il tacchino non mi piace molto, però non so cosa darei per poter essere presente in una normale famiglia americana e festeggiare con loro questa importante festività!
anche io vorrei tanto trascorrere un giorno “da americana” con pranzo e ringraziamento!
Articolo molto interessante Antonella, l’ho letto con molto piacere anche perché molte informazioni che hai dato non le conoscevo, come, per esempio, quella che riguarda i tacchini graziati dal presidente, che volano poi in prima classe a Los Angeles… davvero bizzarro e curioso. Grazie anche per la ricetta. Non so se mi cimenterò mai a provare a preparare il tacchino ripieno, ma il piatto di per sé mi stuzzica molto. Mi piacerebbe molto trovarmi negli USA il giorno del Ringraziamento e vivere con una famiglia americana questa giornata. Deve essere indubbiamente un’esperienza interessante e originale, almeno per noi italiani.
i nostri tacchini non sono così grandi e ripieni vengono bene.. certo non è la stessa cosa di quelli dei film americani!
Anni fa ero a New York proprio in occasione del Thanksgiving e ho avuto la fortuna di essere inviatata a cena a casa di una coppia di amici, così ho potuto provare il tacchino che fino ad allora avevo solo sognato grazie ai film e alle serie TV. Ed è stata davvero un’esperienza speciale.
Non conoscevo la tradizione del tacchino presidenziale che viene “spedito” da Washington a Los Angeles!
ma veramente il tacchino che cucinano ha le proporzioni gigantesche che si vedono nei film?
Ecco una festa che mi piacerebbe davvero tanto trascorrere un anno in America. Potrei anche farlo, perchè ho un cugino che ha sposato una americana. ci devo seriamente pensare un anno!
Hai un anno di tempo per decidere di passare il Ringraziamento in America… io lo farei!
Non sapevo che ci fosse la tradizione per il Presidente di graziare il povero tacchino! che cosa buffa 😀
chissà se anche Trump lo ha fatto ?!
Noi ormai è già da qualche anno che partecipiamo al Thanksgiving, ospiti di amici americani che Si sono stabiliti qui a Gaeta. Ho dedicato un articolo a tutte le pietanze tipiche che preparano, anche se il tacchino sarà sempre il grande protagonista.
coe mi piacerebbe pranzare con una vera famiglia americana quel giorno e rispettare tutte le tradizioni anche la partita di football!
Ogni tanto (non necessariamente proprio in questo periodo) capita di vedere nei telefilm i preparativi per il giorno del Ringraziamento. La trama si svolge come al solito con la differenza che al termine i protagonisti festeggiano. Indubbiamente il particolare che rimane maggiormente impresso è il tacchino.
i film americani hanno influenzato la nostra cultura tanto che vorremmo anche noi avere un ringraziamento da festeggiare!
Non conoscevo la tradizione del tacchino della casa bianca e un po’ mi dispiace per questo “tour finale”. Il risultato però deve essere eccezionale. Non mi sono mai cimentata nel cucinare il tacchino ripieno, magari settimana prossima ci provo! Grazie della ricetta!
io sono contenta che i tacchini vengano graziati anche se poveretti poi devono andare a Disneyland!
Mi ha sempre ispirato molto questa festa, anche se piena di follie e contraddizioni come solo in America. Non conoscevo la storia e mi dispiace che ai bambini vengano raccontate le favolette. Ad ogni modo – povero lui – mi piacerebbe mangiare uno di questi tacchinoni, prima o poi…
come sempre la storia ha due punti di vista!
Grazie per la ricetta! se mi capita provo a replicarla!
poi fammi sapere!
Conosco molto bene questa tradizione così come la storia del tacchino e della sua grazia, ne avevo già accennato in un’articolo di un annetto fa. Se riesci ti consiglio di partecipare alla parata di Macy’s di new York durante il ringraziamento prima o poi lì si che il tacchino è protagonista!
Come vorrei poter essere a New York il giorno del Ringraziamento!
Grazie della ricetta e della bellissima foto di OBAMA col tacchino!! Non so se proveremo mai a cucinare un animale così grande, ma mi piacerebbe passare il ringraziamento a casa di un americano. Magari l’anno prossimo!
anche a me piacerebbe tanto poter festeggiare da americana con tacchino e salsa ai mirtilli!
Ho molti amici americani e, di conseguenza, “sento” per interposto tacchino la magia di questo importante giorno. Non conoscevo però la storia del tacchino “graziato”, che, esibizionismi e parate a parte, mi sembra perfetta per mantenere alto il morale dei tacchini sopravvissuti.
Che bello, poter vivere la festa “da dentro”!
Mi piacerebbe molto partecipare a una cena del Ringraziamento. Magari, approfitto della tua ricetta, e per la prossima settima mi organizzo. Non so dove trovare quel tacchino però. Chiederò al macellaio!!!
credo che da noi sia un pò complicato trovare un tacchino così grande e poi bisogna anche capire se il forno è adatto a contenerlo
Sempre bello rispolverare un po’ di storia! Ricordavo solo la questione dei padri Pellegrini, non sapevo tutto il resto. Soprattutto che i tacchini finiscono a Disneyland. Abbastanza ripugnante come cosa 🙁
i tacchini del ringraziamento hanno tutta la mia solidarietà!
Un articolo interessante che raccoglie storia e tradizione, bella anche l’idea del ricetta, avevo idea del significato ma mi hai arricchito con tante informazioni
il ripieno con le castagne diventa molto dolce però a me piace!
La festa del ringraziamento mi ha sempre affascinato, forse un po’ colpa dei tanti film americani. Molto interessante la ricetta, probabilmente la proverò. ðŸ˜
anche io mi sono incuriosita su questa tradizione guardando i film americani!
Quella del Thanksgiving è tra le mie tradizioni americane preferite! Ne sapevo molto poco fino a che non ho conosciuto la moglie di mio cognato, californiana di Tahoe. Quando abitavano a Roma abbiamo organizzato diversi pranzi del Ringraziamento con tacchini enormi che venivano ordinati mesi prima dal macellaio di fiducia più tutte le ricette che accompagnano il volatile come il ripieno, la torta di zucca, la salsa di mirtilli e le patate schiacciate. Bello, davvero un momento speciale che riunisce famiglia e amici e che ci ricorda ogni tanto per cosa dovremmo essere grati 🙂
hai ragione, ogni tanto fermarci e ringraziare non sarebbe una cattiva idea!
Quanto mi piacerebbe, prima o poi, prendere parte all’atmosfera di questa festa! Non sapevo della tradizione del tacchino alla Casa Bianca, davvero bizzarra! 😀
mi ha fatto molto ridere l’idea dei tacchini graziati dal Presidente!
La storia dei bianchi che festeggiano in armonia assieme ai nativi mi sembrava un po’ troppo idilliaca, in effetti… Grazie per questo articolo molto interessante e ricco di informazioni curiose!
condivido! I bianchi non sono mai affidabili e la storia ce lo dimostra
Interessante scoprire le origini di usi e tradizioni.
Fantastica anche la ricetta!
le castagne rendono il ripieno un pò dolce però è buono
Non ho mai mangiato un bel tacchino al forno, tutte le volte che ne vedo uno in film e serie tv americani mi viene l’acquolina in bocca! Molto interessante questo articolo, non conoscevo tutte queste curiosità sul tacchino
Il tacchino gigante è proprio da film americano!
Non dovremmo neanche meravigliarci di come la supremazia bianca alla fine prenda il sopravvento su tutto, per quanto sbagliato sia.
Non sapevo che i tacchini graziati andassero però ad aprire la parata a Disneyland!
poveretti! Non so se per loro non fosse meglio finire nel forno 🙁
Adesso che ho letto cosa ci sta dietro il giorno del ringraziamento americano mi fa venire meno voglia di andare in America a festeggiarlo. Sono più per andare a vedere la celebrazione della grazia al tacchino!
al di là delle origini che purtroppo riportano sempre al problema insoluto della supremazia bianca sulle altre razze, la tradizione del Ringraziamento è molto bella ed è una festa americana che di più non si potrebbe. Non ti nego che a me piacerebbe trovarmi un una famiglia americana a mangiare il tacchino
Che bello il giorno del Ringraziamento, spero d vivere questa esperienza prima o poi di persona! 🙂
piacerebbe tanto anche a me essere in America quel giorno
Come sempre articolo molto interessante, grazie!! Sapevo del tacchino graziato dal Presidente, ma il dettaglio del successivo volo a Disneyland mi mancava e mi lascia perplessa per cotanto kitsch 🙂 Quanto alla ricetta, senz’altro è buonissima, ma sono anni che non riesco proprio a mangiare i tacchini: sono troppo belli e simpatici, non potrei!!
anche io provo un pò di pena per i tacchini sia quelli che finiscono in forno che quelli che – ahimé – sono costretti alla parata di Disneyland
Ogni anno festeggiamo il Thanksgiving tra amici! Ognuno di noi prepara un piatto tipico americano e ci ritroviamo per cena per raccontarci un pochino di gossip vari
che bella idea! La potrei proporre il prossimo anno per una giornata “americana”
Tutti gli anni mi dico che devo preparare il pranzo del Ringraziamento ma poi puntualmente salta! L’ho sempre ritenuta una bella festa e mi piacerebbe portare un po’ di atmosfera americana nella mia casa 🙂 grazie per la ricetta spero di provarla il prossimo autunno!
anche io ogni tanto mi diverto a fare un pranzo a tema USA!
Le origini di questo tipico piatto americano mi hanno sempre incuriosito . Scoprirne con te le curiosità e i dettagli circa le sue origini è stato davvero molto utile .
a me diverte molto la celebrazione della giornata che vediamo spesso nei film americani con quei tacchini giganti e le famiglie riunite