Tenacemente aggrappato ad uno sperone di roccia a strapiombo sul lago Maggiore, l’Eremo di Santa Caterina del Sasso è un luogo suggestivo dove le tracce dei secoli sono ancora perfettamente leggibili.
La sua origine, come spesso accade, è legata ad una leggenda. Pare che il mercante e usuraio Alberto Besozzi avesse barattato l’anima in cambio della sua ricchezza. Un giorno tornando in barca da Arona incappò in una tempesta e vece un voto a Santa Caterina di Alessandria. La sua imbarcazione approdò a Leggiuno, sulla sponda lombarda, Besozzi si salvò e fece costruire una chiesa dove restò in preghiera per il resto della vita. Iniziò a diffondersi la voce che il vecchio eremita era in grado di compiere miracoli e la popolazione del luogo lo acclamò Beato. Il suo culto però non fu mai ufficialmente riconosciuto.
L’eremo dedicato alla Santa d’Egitto ha ospitato durante la sua lunga storia i Frati Domenicani, i Carmelitani, i Benedettini e attualmente vi risiede una piccola comunità di Francescani di Betania.
Prima della costruzione di un avveniristico ascensore scavato nella roccia, raggiungere il Santuario di Santa Caterina del Sasso non era cosa semplice. Dalla terraferma si scendono i 268 gradini di una scalinata panoramica mentre dal lago se ne salgono circa ottanta.
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Come visitare l’eremo di Santa Caterina del Sasso
Il modo migliore per raggiungere l’eremo è appunto quello di utilizzare l’ascensore che supera rapidamente il dislivello di 50 metri che lo separa dal piazzale del parcheggio. Il costo dell’ascensore è di 1,00 Euro. Se arrivate con il battello da Arona o da Stresa tenete conto che dovrete per forza salire gli ottanta gradini.
Il complesso del Santuario di Santa Caterina del Sasso si compone di tra edifici separati e collegati tra loro da due terrazze panoramiche. Il panorama sul lago è davvero straordinario e non potrete fare a meno di affacciarvi e ammirare la costruzione che sembra incollata alla montagna.
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L’entrata è dal Convento meridionale, una costruzione porticata e sormontata dal un loggiato. All’interno, nella sala capitolare, è ancora visibile un affresco del 1300 . Sul camino è visibile lo stemma dei Carmelitani Riformati e sulle altre pareti restano le tracce di altri dipinti.
Attraversato il primo terrazzo sul lago, entrerete nella zona del refettorio, delle cucine e delle celle dei monaci ora chiamata Conventino. Sotto il bellissimo portico a sette arcate fermatevi a guardare la Danza Macabra. Si tratta di un modo di esorcizzare la morte e allo stesso tempo affermarne l’ineluttabilità. In un riquadro è ad esempio rappresentato un contadino che imbraccia un’arma per scacciare lo scheletro con la falce pur sapendo che non potrà sfuggire al suo destino.
A proposito di danza macabra: Clusone, la Danza Macabra dell'Oratorio dei Disciplini
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Dopo la seconda terrazza vi troverete di fronte alla facciata rinascimentale della chiesa. L’interno è abbastanza irregolare dato che accorpa in realtà tre chiese più antiche tra cui la cappella di Santa Caterina che era il suo nucleo originale.
La cappella dedicata a Santa Maria Nova è anch’essa un ex voto. La costruirono nel 1270 le famiglie aristocratiche di Ispra dopo che il loro territorio venne liberato dai lupi.
Nell’altra cappella si trova il corpo del Beato Alberto.
Info pratiche, miracoli e curiosità
Santa Caterina del Sasso Ballàro, questo è il nome completo dell’eremo che sembra derivare dal miracolo avvenuto intorno al 1700. Alcuni massi caduti da una frana si impigliarono nella volta di una cappella e rimasero sospesi nella stessa posizione per due secoli senza creare danni all’eremo. Si dice anche che il diavolo non contento della venerazione di Alberto da parte dei pellegrini che salivano all’eremo, scagliò una enorme pietra contro la chiesa per distruggerne la salma. Anche in questo caso un intervento miracoloso mise un mattone tra il santuario e il macigno.
Tra le stanze semidiroccate dell’eremo di Santa Caterina del Sasso, Dino Risi girò nel 1977 alcune scene del suo film “La stanza del vescovo”. Successivamente il santuario venne completamente restaurato.
L’eremo si trova a Leggiuno in provincia di Varese, sulla sponda lombarda del lago Maggiore. L’entrata alla chiesa è gratuita ma per accedere agli altri spazi il costo del biglietto è di 5,00 Euro. Le aperture sono stagionali, per info e orari verificate sul sito: eremosantacaterina.it
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Vi segnalo infine una piccola chicca a poca distanza dall’eremo di Santa Caterina. Si tratta del Chiostro di Voltorre nel comune di Gavirate costruito tra il 1100 e il 1150 nel periodo di maggior diffusione di monasteri cluniacensi. Una piccola oasi di silenzio tra le case che ospita la sede del Museo d’Arte Moderna della Provincia di Varese e periodicamente altre mostre ed eventi.
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Un luogo relativamente vicino a casa e di cui non sapevo nulla. Un ottimo spunto per una gita domenicale al lago, in un posto che mi sembra un’oasi di tranquillità. E la vista sul lago è molto affascinante, in particolare per chi come me ama quell’atmosfera un po’ malinconica dei laghi.
Esatto, perfetto per una domenica fuori porta. Se c’è il sole l’atmosfera è un pò meno malinconica ma il lago, lo sappiamo , è così e ultimamente mi sto facendo conquistare da questo languore
Non sono mai stata nei pressi del lago Maggiore per cui non conoscevo l’esistenza di questo eremo così antico. La sua storia è davvero interessante e non ti nego che sarei davvero curiosissima di vederlo dal vivo. Devo inserirlo in un itinerario ad hoc della zona. Grazie
potrebbe essere una tappa di un giro più completo sul lago Maggiore, la visita dell’Eremo non occupa molto tempo
Ho vito molte foto e anche un documentario su questo eremo e lo trovo sensazionale. Mi piacerebbe molto visitarlo, perchè la sua posizione a picco sul mare (pardon, sul lago) è unica!
Affacciandosi da parapetto e guardando quanto è aggrappato alla montagna ci si stupisce di come abbiano fatto a costruirlo
Ho sempre visto questo Eremo in foto ma non ho mai approfondito, decisamente affascinante da programmare una visita, il tuo post mi ha fornito informazioni utili, è una tappa che vorrei fare visitando il Lago Maggiore
Ha una posizione incredibile, sembra aggrappato alla roccia. E’ piccolo ma molto interessante
Pensa, è stata la seconda escursione che ho fatto insieme al mio compagno terminato il primo lockdown! Non c’era nessuno e l’aura mistica era ancora più viva e interessante! Un gioiellino conosciuto ma non conosciutissimo, un angolo di pace e tranquillità.
Anche quando ci sono andata io non c’era molta gente e la posizione così a strapiombo sul lago è veramente pazzesca
Dev’essere davvero molto suggestiva la vista dall’Eremo di Santa Caterina. Menomale che hanno costruito l’ascensore perché già gli 80 gradini se si arriva dal mare sono abbastanza, non oso immaginare il resto dei duecento e più.
Io non ho neppure pensato di farli a piedi! Evviva l’ascensore
Sono anni che punto quest’eremo e in generale un bel tour del lago Maggiore. Ma l’abbiamo sempre mancato. Ci siamo spesso concentrati sul lago di Garda, forse ingolositi da location più famose come Sirmione o il Vittoriale. Quest’anno mi impegnerò per cambiare rotta e farò tesoro dei preziosi consigli di questo articolo.
Onestamente anche io preferisco il lago di Garda però anche sul lago Maggiore ci sono dei luoghi davvero suggestivi
Ho scoperto questo posto qualche tempo fa ma non ho mai avuto modo di visitarlo. Grazie per la guida, non appena riuscirò a visitare il lago maggiore mi servirà sicuramente
E’ un luogo molto suggestivo con quel panorama pazzesco sul lago
Mi intrigano sempre tanto i luoghi legati alle leggende, hanno un fascino incredibile. Questo eremo non l’ho mai visto, farò tesoro di tutti i tuoi consigli. Grazie!