Appena fuori Spoleto, ci lasciamo affascinare dai misteri di San Ponziano, raccontati con passione da un simpatico volontario che apre per noi l’omonima chiesetta.
La Chiesa ha origini antichissime: sorge sul luogo di sepoltura di San Ponziano martire, patrono di Spoleto che fu perseguitato perché cristiano.
Narra la leggenda che il giovane venne gettato tra le belve nell’anfiteatro di Spoleto ma i leoni si rifiutarono di sbranarlo, rimase illeso anche dopo aver camminato sui carboni ardenti. Restò in carcere senza cibo né acqua ma gli angeli lo nutrirono. Alla fine lo decapitarono , la sua testa rotolò tre volte e dove si fermò fece sgorgare l’acqua.
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La chiesa di San Ponziano e i suoi misteri
I misteri di San Ponziano non finiscono qui.
L’interno della Chiesa, interamente restaurato nel 1788, non è di particolare interesse. Il vero tesoro è la cripta dove il Signor Giuseppe ci mostra la prima “stranezza”.
Le colonne non sono cilindriche ma coniche e una di esse poggia su di un capitello, in pratica è capovolta rispetto a come dovrebbe essere. Simbologia satanica o semplice sbadataggine dei costruttori??
Proseguiamo la scoperta: nell’affresco che rappresenta la Trinità, le gambe di Cristo in croce non sono sovrapposte come normalmente è nell’iconografia cristiana. Inoltre la colomba che rappresenta lo Spirito Santo, non è in volo ma appoggiata sulla croce.
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L’ instancabile Giuseppe continua a raccontarci la storia di Spoleto, i misteri di San Ponziano sono strettamente legati – pare – alla presenza in città di una importante comunità ebraica.
Negli affreschi, infatti, si possono ritrovare numerose simbologie ebraiche: la figura di un rabbino, la stella a sei punte e il colore giallo dominante. Questo era il colore imposto agli ebrei già nel 1400 per essere riconosciuti.
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Nell’abside il crocifisso ha la forma di un Y che diventa una croce guardandolo da lontano, in un misterioso gioco prospettico.
Ci sembra già di essere in un libro di Dan Brown…..
L‘Arcangelo Michele ha un occhio solo e sul muro a destra del dipinto si può intravvedere il ritratto di un uomo barbuto e con un occhio solo… autoritratto del pittore? Omaggio al committente? Domande senza risposta
San Rocco è rappresentato in maniera errata: la piaga provocata dalla peste è troppo in alto e manca il cane che lo accompagna sempre. San Sebastiano sembra una donna e al posto dell’ombelico ha – guardacaso – proprio un occhio.
Infine ci avviciniamo alla soluzione del giallo che come sempre è la più semplice e la più logica.
Cristiani ed ebrei solo apparentemente erano nemici e la Chiesa dedicata al patrono di Spoleto sarebbe stata costruita grazie ai soldi della comunità ebraica. Con mota probabilità le maestranze non erano cristiane cosa che spiegherebbe gli errori nelle rappresentazioni iconografiche.
Secondo la nostra guida tutta questa storia puzza di massoneria tanto che all’uscita ci mostra il simbolo dei due triangoli realizzato con i ciottoli sul sagrato della chiesa….
.Io non ci credo molto però se andate a Spoleto non perdetevi la visita a San Ponziano. La passione del Signor Giuseppe è autentica così come la sua generosità nel chiedere di parlare di questo sito che rischia altrimenti di essere chiuso. Le poche monache rimaste hanno fatto una casa di accoglienza per pellegrini all’interno del convento ma la chiesa necessita ancora di manutenzione.
La Basilica di San Salvatore – patrimonio Unesco chiusa al pubblico
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Poco oltre San Ponziano , sulla collina, si trova la bella Basilica di San Salvatore
La Chiesa, insieme ad altri monumenti longobardi sparsi per l’Italia, è patrimonio Unesco. Con grande disappunto scopriamo però che è chiusa per ragioni di sicurezza in quanto danneggiata dall’ultimo terremoto.
Possiamo vedere l’interno da un vetro sporco e una volta di più ci rammarichiamo di quanta poca percezione noi italiani abbiamo del nostro immenso e straordinario patrimonio artistico.
Per scoprire di più sulla bellissima città di Spoleto vi rimando al mio articolo: Spoleto in due giorni tra arte e olio nuovo
C’è un sacco di simbolismo! Probabilmente se non lo avessi specificato io non avrei neppure notato tutte queste piccolezze ma a pensarci è incredibile. Un po’ come la storia del Santo che sembra non fosse proprio destinato a morire e che nonostante tutto alla fine ha dato la vita per creare l’acqua!
Sinceramente se non me lo avessero spiegato non lo avrei notato nemmeno io. Mi sono divertita ad ascoltare il racconto e l’ho riportato anche per far conoscere la chiesetta che al di là dei misteri, è proprio carina
Adoro questo tipo di misteri, leggende e simbolisimi! Come hai detto, sembra di vivere in un romanzo, anziché visitare una chiesa. Un articolo davvero interessante, brava!
E’ stata una visita piacevole con quest’aura di mistero…
bellissimo posto, risulta molto elegante come struttura degli interni, e belle foto!
la cripta è veramente interessante, la chiesa meno purtroppo perchè è stata troppo rimaneggiata
Più che puzza di massoneria (ahah :D) io penso semplicemente a quanta bellezza ci sia in ogni piccolo dettaglio nelle costruzioni che troviamo ovunque in Italia. Tutto con un suo senso e significato. Da quando ho lasciato l’Italia ci faccio ancora più caso. Ho adorato la storia del martire che non voleva morire!
concordo: le nostre bellezze sono anche nei piccoli dettagli come gli affreschi San Ponziano!
Anni fa ho visitato Spoleto e i suoi dintorni con un antropologo e mi spiegò molto del simbolismo delle chiese di quella zona. Storie meravigliose!
che bella una visita con un antropologo…. chissà quante spiegazioni interessanti.
Grazie di aver scritto questo post. Per due motivi. Il primo è che le curiosità che hai descritto sulla chiesina di San Ponziano sono davvero intriganti, il secondo è perchè il lavoro e la passione di blogger come te sono preziose per far conoscere e sensibilizzare sull’importanza di luoghi spesso sottovalutati. L’Italia dovrebbe proteggere di più il proprio patrimonio artistico.
Hai ragione Raffi, dovremmo proteggere e valorizzare di più il nostro patrimonio artistico me ne rendo conto sempre di più proprio visitando i centri “minori” spesso chiusi o inaccessibili per mancanza di fondi.
Quanti segreti dietro al simbolismo di questi luoghi, un tema davvero particolare ed affascinante! Un luogo molto speciale!
davvero, non immaginavo che una piccola chiesetta potesse racchiudere tanti misteri
Misteri, storie, leggende .. sempre affascinante leggerne di nuove. Mi sono ripromessa di andare a Spoleto il prossimo anno. Magari un week end lungo. Grazie delle dritte.
Spoleto è veramente bellissima, in un week end lungo puoi visitare anche i dintorni
Sono stata almeno un paio di volte a Spoleto e sono entrata anche in questa chiesa ma forse non avevo mai notato il simbolismo di questo luogo.
penso sia impossibile da notare se si visita la chiesa da soli; almeno io non ci avrei fatto assolutamente caso se il simpatico volontario che ci ha aperto la chiesa non ci avesse spiegato le varie stranezze