Un grande mare di sabbia modellato dal vento e sfiorato dalle nebbie circonda Sossusvlei che benché sia la più nota meta turistica della Namibia, resta un luogo isolato e quasi surreale.
La parola nama – da cui Namib e Namibia – significa “luogo vasto” e descrive benissimo la striscia di sabbia, la più antica del mondo, che dalla costa atlantica si estende per migliaia di chilometri quadrati.
La parte meridionale del deserto del Namib è caratterizzata dalle dune più alte e spettacolari del pianeta che con la luce si accendono di un caleidoscopio di sfumature rosse e arancio
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Sossusvlei: argilla bianca e dune rosse
Il deserto rosso di Sossusvlei si trova all’interno del Namib-Nauklufut Park di cui fanno parte anche le affascinanti montagne Nauklufut che svettano ripide dalla piana di ghiaia del Namib.
L’area di Sossusvlei per la particolarità delle sue dune e dei suoi colori è la più famosa, la più frequentata e la più fotografata della Namibia.
In un passato lontanissimo qui arrivava l’acqua del fiume Tsauchab che ritirandosi ha dato origine a depressioni saline di un bianco accecante. Le dune di sabbia, in costante silenzioso movimento, hanno ricoperto il fondo secco della palude lasciando miracolosamente scoperte alcune aree, i vlei. Il termine vlei descrive un luogo dove si ferma l’acqua, una sorta di pozza e, oltre a Sossusvlei si contano Naravlei, Deadvlei, e Hiddenvlei.
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Cercate di arrivare prestissimo a Sossusvlei quando al sorgere del sole le dune passano dal viola all’albicocca per poi virare all’arancio intenso. Noi eravamo tra le prime macchine davanti al cancello che apre all’alba. I primi raggi di luce hanno inondato il cielo di una indescrivibile luce aranciata poi all’improvviso è comparsa una fitta nebbia che ha ricoperto le dune rendendo il paesaggio quasi irreale. La nebbia proveniente dall’oceano non è rara da queste parti e costituisce la sola fonte di acqua nel deserto.
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Le dune di Sossusvlei
Le dune di Sossusvlei sono così famose che hanno anche un nome. La più conosciuta – e la più fotografata – è la Duna 45 che si trova lungo la strada all’altezza del 45esimo chilometro da Sesriem. Ha una forma sinuosa ed elegante e non è particolarmente ripida. Potete cimentarvi nella scalata dei suoi 105 metri e se lo fate nel tardo pomeriggio sarete praticamente da soli.
Con i suoi 350 metri la Big Daddy è la duna più alta del mondo. Dalla sua cima (mio marito è salito, io ho mollato a metà) si gode di un panorama mozzafiato. La duna si trova ai margini di Deadvlei, di fronte all’altro “gigante”, la Big Mama così chiamata perché la sua forma ricorda i seni di una donna.
La Duna Elim si raggiunge con una deviazione dalla strada per Sesriem, Pare che dalla sua sommità si veda un tramonto spettacolare. Io non ho avuto il coraggio di provare spaventata dall’idea di dover percorre col buio i trentacinque chilometri che ci separavano dal lodge.
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Questo vasto paesaggio di dune si è formato milioni di anni fa quando la sabbia del deserto del Kalahari arrivò al mare e la gelide corrente di Benguela la spinse verso nord. Le dune sono in gran parte mobili, disegnate dall’azione dei venti provenienti dalla costa.
Lo splendido colore rosso della sabbia è dovuto alla particelle di ossido di ferro, se il colore è più vivo significa che la duna è molto antica.
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Tramonto tra le dune
Sembra incredibile ma alcune specie vegetali e animali si sono adattate a questo clima così ostile: arbusti, rettili e piccoli insetti. E’ il caso dell’acacia erioloba e dei meloni nara che vivono con l’umidità della nebbia. O degli orici che hanno un sistema di raffreddamento del corpo attraverso una ghiandola che mantiene il cervello sempre fresco.
Abbiamo ripercorso nel tardo pomeriggio la strada che dal cancello di entrata arriva al parcheggio delle auto fermandoci ad ammirare le ombre scure che si allargavano sulle creste sinuose delle dune. Non c’era quasi più nessuno, orici e struzzi vagavano senza paura e il luogo ci è sembrato ancora più magico che al mattino.
Le dune con il calare della luce assumono colori caldi e avvolgenti, la luce sfiora la sabbia e la illumina d’oro prima di lasciare la sua orma buia sui profili serpeggianti del deserto infinito.
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Deadvlei dove gli alberi sono sculture
Dal parcheggio 4WD della Big Daddy, raggiungete Deadvlei on una passeggiata di un chilometro e mezzo circa. E’ forse meno conosciuta di Sossuvlei ma la pozza di Deadvlei è uno spettacolo naturale senza pari.
Man mano che la nebbia si dissolveva è comparso un paesaggio dai colori incredibili in cui perdersi all’infinito.
Il suolo arido, percorso da un reticolo di spaccature è di un bianco abbacinante. Gli scheletri neri di alberi antichi sembrano protendere i loro rami stagliandosi contro la sabbia arancione delle dune che contrasta con il cobalto del cielo.
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Gli alberi sono acacie nate secoli fa dopo un periodo di piogge abbondanti e poi pietrificate dal sole cocente senza avere il tempo di decomporsi. Ognuna è una scultura che sembra voler raccontare una storia o semplicemente mettersi in posa per regalarmi lo scatto più bello. Ognuna ha una forma diversa e le le loro ombre disegnano sull’argilla bianca una ragnatela scura. I raggi del sole già alto che filtravano attraverso la nebbia illuminavano i tronchi e giocavano sulle dune con riverberi in movimento.
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C’è molta gente a Sossusvlei e, soprattutto, a Deadvlei ma io ho avuto la sensazione di dialogare da sola con quelle ossature silenziose che risaltano sul terreno riarso.
Sossusvlei – il Sesriem Canyon
Il Sesriem Canyon è stato scavato dal fiume Tsauchab, è lungo circa un chilometro ed è profondo una trentina di metri. Il canyon è quasi sempre secco ma al centro c’è una piccola pozza che ha la caratteristica di non evaporare mai. La passeggiata è molto piacevole e siccome è riparato dalle rocce si sente anche meno il caldo.
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Sossusvlei info pratiche
Il cancello che consente di entrare a Sossusvlei apre all’alba e chiude al tramonto, informatevi presso il lodge in cui alloggiate sugli orari precisi. In ottobre l’apertura era alle sei e la chiusura alle diciannove. All’interno del parco ci sono solo due sistemazioni possibili: il lussuosissimo Sossus Dune Lodge e il Sesriem Camp Site, un campeggio piuttosto spartano.
E’ assolutamente consigliato arrivare all’alba, sia perché i colori sono davvero spettacolari, sia perché dopo una certa ora è davvero impossibile resistere al caldo della sabbia. Considerate quindi il tempo che vi occorre per arrivare dal lodge al cancello di entrata, preparatevi ad una lunga fila di auto e soprattutto tenete presente che dopo il cancello ci sono ancora 65 chilometri per arrivare al parcheggio. Al cancello vi verrà rilasciato un biglietto con un numero che servirà per il pagamento presso il punto di ristoro. Il costo è di circa 200N$ a persona e 50N$ per l’auto. Conservate la ricevuta che dovrà essere esibita all’uscita.
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Una volta arrivati al parcheggio è obbligatorio lasciare le auto a due ruote motrici (2WD Car park). Per gli ultimi quattro chilometri, ci sono delle navette. I fuoristrada 4×4 possono in teoria arrivare fino al Sossusvlei pan ma il rischio di rimanere insabbiati è molto alto. Nel caso vi succeda, il soccorso è a pagamento.
Portatevi l’acqua e la protezione solare. Quasi tutti i lodge organizzano visite guidate.
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Per altre informazioni sul nostro on the road in Namibia, vi consiglio di leggere:
Viaggio in Namibia, itinerario self drive tra parchi e deserti
Parco Etosha in Namibia, il grande luogo bianco regno degli animali
Non ho ancora mai visto il deserto nella mia vita, e mi affascina tantissimo! Questo articolo mi ha incuriosito e interessato un sacco, complimenti!
E’ un luogo incredibilmente suggestivo, paesaggi unici e dei colori indescrivibili
Sossusvlei è uno dei deserti più belli del mondo, noi ci siamo stati qualche anno fa e ti giuro che ci ho lasciato il cuore, ci tornerei subito!
Sai che i tuoi articoli sulla Namibia hanno fortemente contribuito alla scelta del viaggio!
Questo è davvero un luogo simbolo della Namibia e una tappa obbligata di un tour che sia degno di questo nome. Le acacie pietrificate sono davvero suggestive e le dune di quel color ocra intenso incredibili.
Sarebbe il paradiso di ogni fotografo!
infatti ho passato la giornata a scattare foto prima con la nebbia e poi con il cielo blu!
Questo luogo ha davvero dell’incredibile! Sembra di trovarsi su un set cinematografico, è davvero una meraviglia la Namibia.
Una serie di paesaggi sorprendenti
Credo che alcune delle foto più belle che io abbia mai fatto in viaggio le ho scattate proprio qui. E credo anche che il mio viaggio in Namibia sia stato per me tra i più belli, se non il più bello in assoluto. Ricordi indelebili… Un giorno mi piacerebbe tornarci.
Anche se sono appena rientrata anche io ho voglia di tornare
Non ho ancora visto deserti e dune ma è un vuoto che voglio colmare al più presto perché deve essere uno spettacolo diverso da qualunque altra cosa vista finora. Su queste dune avevo letto un articolo non molto tempo fa e mi avevano colpito. I colori sono davvero stupendi e le sagome degli alberi hanno un aspetto spettrale ma affascinante allo stesso tempo.
Sono rimasta un sacco di tempo a Deadvlei, incurante del caldo e soggiogata dai tronchi scuri degli alberi che si stagliavano nel bianco del pan
La Namibia sarà il mio prossimo progetto.. non vedo l’ora di vedere queste meraviglie con i miei occhi!
Già ti invidio. credimi