Sur le pont d’Avignon l’on y danse l’on y danse.… . Chi non ha mai canticchiato almeno una volta il motivetto che invita a ballare in cerchio sul famoso ponte di Avignone?
Ecco, prima di raccontarvi notizie e curiosità sullo storico ponte a metà che una volta attraversava il Rodano ad Avignone, vi dico subito che il testo della filastrocca che ogni bambino francese impara all’asilo, contiene un errore.
Nonostante questa enorme delusione il Ponte di Avignone, che dal 1995 è inserito nei siti dell’Unesco Patrimonio dell’Umanità, è una delle attrazioni da non perdere assolutamente nella città dei Papi.
Le sue arcate che si interrompono bizzarramente a metà del fiume, sono parte del profilo della città caratterizzato dalla imponente fortificazione che custodisce il Palazzo gotico in cui si trasferirono i Papi nel XIV secolo.

La leggenda del Ponte di Avignone
Nel 1177 un pastorello di nome Bénezet scese dalle montagne dell’Ardèche per dire a tutti che Dio gli aveva ordinato di costruire un ponte sul Rodano. Logicamente non fu creduto e per dimostrare che il suo incarico era veramente divino, posizionò da solo una enorme pietra là dove avrebbe dovuto partire la prima campata del ponte. Le autorità cittadine meravigliate e intimorite, diedero allora inizio all’opera che si rivelò da subito molto complicata. Il ponte doveva resistere alla forza delle acque del fiume che spesso sono impetuose, e alle sue frequenti piene.
In ogni caso ci riuscirono e il Ponte di Avignone, importante collegamento per le rotte dei pellegrini tra Italia e Spagna, diede alla città un grande slancio economico anche perché l’attraversamento era a pagamento.
Probabilmente le cose nella storia andarono in maniera leggermente diversa. Bénezet fu in realtà il fondatore di un ordine monastico che aveva il compito di recuperare i fondi per la costruzione del ponte, considerato nel Medioevo un’opera pia.

Le piene del Rodano distrussero il ponte per nove volte, i costi di ricostruzione erano altissimi e pesavano sulle casse della città. Nel 1160 si decise di rinunciare. Il fiume si attraversava in barca e il ponte restò lì a metà con solo quattro delle ventidue arcate iniziali, che terminano bruscamente nell’acqua.
Solo la cappella bassa che ospita le spoglie di Saint Bénezet ricorda la grande opera medioevale ispirata ai ponti romani.
Si danzava sopra o sotto il ponte?
Il girotondo mimato che evoca alcuni personaggi con i loro mestieri risale al 1843. Deriva dall’aria di un’operetta di Adolphe Adam, poi ripresa e diventata famosa.
Molto probabilmente la canzone ha le sue origini nelle “chansons des oreillers” che accompagnavano i matrimoni nel XV secolo e raccontavano del Ponte di Avignone.
Col passare degli anni si è trasformata in una filastrocca per bambini che anche noi abbiamo canticchiato. D’altra parte cosa si potrebbe fare su di un ponte che non porta da nessuna parte se non ballare?
E invece no. La larghezza del ponte, di soli quattro metri, non consente nessun girotondo o ballo in cerchio. Quindi non era sur le pont d’Avignon che si ballava ma piuttosto sous le pont, cioè sotto. Pare infatti che sull’isoletta della Barthelasse, lungo le rive del Rodano ci fosse una sorta di balera dove si poteva danzare a proprio piacimento.
Chiarito questo equivoco non ci resta che saltellare lungo quel che resta del ponte al ritmo della canzoncina.

Visitare il Ponte di Avignone
L’accesso al ponte, oggi come nel Medioevo, è a pagamento e costa 5 Euro a persona. All’ingresso vengono fornite le audioguide che illustrano il percorso. Si può anche acquistare il biglietto cumulativo che comprendono anche il Palazzo dei Papi.
Il ponte è aperto tutto l’anno ma con orari diversi a seconda delle stagioni, per maggiori informazioni vi consiglio di visitare il sito www.avignon-pont.com.
Lungo il ponte, tra il secondo e il terzo arco, si incontrano le cappelle di San Nicola patrono dei barcaioli e di Saint Bénezet.
Dall’estremità del ponte la vista sulla città fortificata e il Palazzo dei Papi da un lato e la maestosità del Rodano dall’altro, vale il costo del biglietto.

Per un'escursione non lontano da Avignone, vi consiglio:
Pont du Gard, l'acquedotto capolavoro dei romani
Ho visitato il Ponte di Avignone con l’audio guida in dotazione e devo dire che le cose che ho scoperto di questa struttura sono state davvero interessanti. Tra l’altro sono riuscita a scattare anche io foto meravigliose, perchè il cielo era terso e l’acqua blu cobalto. Una città meravigliosa.
Il cielo della Provenza ha una tonalità di blu che mi fa impazzire
Che bella Avignone! Ci sono stata una volta sola qualche anno fa, ed è stato amore a prima vista. Ho trovato un’atmosfera particolare che mi ha veramente colpita: ricordo ancora i colori della città, che in qualche modo sono tra le cose che più mi sono rimaste impresse.
Alle elementari la maestra di francese ci faceva cantare la filastrocca ma non sapevo che si ballasse sotto il ponte 🙂
L’enigma di sotto o sopra il ponte è più che altro una curiosità, la città è bellissima in ogni caso
Conosco benissimo questa canzoncina, l’ho cantata un milione di volte. Adesso tu mi hai distrutto un mito, non si può ballare sul ponte ma sotto??? Vabbè, me ne farò una ragione, tanto ad Avignone ci vorrei comunque andare!
Secondo me puoi anche provare a ballare sopra il ponte, non saresti l’unica a saltellare al ritmo della filastrocca però non si riesce a fare il girotondo
Davvero interessante la storia del Ponte di Avignone, non conoscevo la leggenda e la presenza della balera… Ho imparato una cosa nuova, grazie!
Il ponte che non porta da nessuna parte è proprio una curiosità ! 🙂
Sono stata ad Avignone nel 2017 e la ricordo davvero con molta gioia: la città è spettacolare e il ponte beh, è il suo simbolo! Ricordo di aver anche mangiato discretamente bene e di aver visto il Palazzo dei Papi, davvero imponente!
Il Palazzo dei Papi è bellissimo ed è intrigante anche tutta la storia che racchiude tra le sue mura possenti
Ventidue arcate, urca! Sarebbe bellissimo se fosse stato ricostruito ma capisco che non si possa contrastare la natura né spendere una fortuna ogni volta. Peró la balera sotto il ponte avrebbero potuto tenerla!
Si infatti avrebbero potuto… magari un localino c’è lo stesso la prossima volta vado a controllare
Adesso che me l’hai fatta ricordare chi se la toglie più dalla testa! Il problema è che la ricordo benissimo perché l’audioguida di una decina di anni fa la riproponeva in continuazione, quindi eri obbligato a impararla e di conseguenza ad amarla o odiarla.
Ascoltarla per più di due minuti consecutivi è un forma di tortura perché poi non ti esce più dalla mente
Non conoscevo la storia del ponte, tra l’altro Avignone la conosco principalmente per le vari sedi dei Papi. Curiosa sul ponte, è una città che sicuramente ispira molto!
In effetti Avignone è famosa per il Palazzo dei Papi, quella del ponte è soprattutto una curiosità
Sono stata ad Avignone parecchi anni fa, d’estate, faceva un caldo torrido, ma la città è bellissima e il suo “mezzo ponte” una meta inevitabile, anche se l’ho solamente visto “da fuori”, però a quanto pare mi sono persa la bella vista che si gode da sopra, toccherà tornare! Anche per danzarci rigorosamente sotto! 🙂
In estate fa davvero un caldo pazzesco ad Avignone che comunque è affascinante in ogni stagione
Questa storia non la sapevo! E dire che questa canzoncina l’ho imparata quando una bambina che alle elementari studiava il francese me l’ha insegnata ormai lustri fa. Che ricordi mi ha sbloccato!
A me il ponte di Avignone fa sempre venire in mente la filastrocca che avevo imparato a scuola
Siamo stati ad Avignone l’estate scorsa ed e’ una citta’ veramente meravigliosa da visitare. Noi abbiamo alloggiato al campeggio che c’e’ di fronte al Palazzo dei Papi, e da qui c’e’ una vista meravigliosa sul Ponte di Avignone. Stupendo al tramonto!
Avignone ha molto fascino, il suo profilo con il Palazzo dei Papi che domina il fiume è davvero unico
Sai che non sono mai stata ad Avignone, mi ripropongo di andarci da tempo, conoscevo il ponte ma non la sua leggenda, ancora più attratta da questa località ha decisamente fascino
Oltre al ponte c’è il meraviglioso palazzo dei Papi da non perdere ad Avignone
Ci siamo stati di recente e abbiamo usufruito del biglietto cumulativo Palazzo dei Papi + Ponte + giardini papali: tutto molto bello e suggestivo, soprattutto le leggende intorno al ponte
la passeggiata sul ponte è d’obbligo durante una visita ad Avignone! peccato non ci sia più la balera