Certo, non c’è bisogno di San Valentino per leggere romanzi d’amore, però la festa degli innamorati potrebbe essere una buona occasione. A volte ci vergogniamo un pò a dire che ci piacciono le storie romantiche, potremmo passare per donne all’antica, magari un pò sempliciotte che credono ancora al principe azzurro.
In realtà i romanzi d’amore non (sempre) sono banali. Alcune storie sono diventate dei capolavori classici, le abbiamo lette a scuola e ancora ci piacciono per quella celebrazione eterna dell’amore che in fondo è alla base di ogni esistenza. Altre, quelle degli amori struggenti che si rincorrono per una vita e di solito finiscono male, ci hanno fatto piangere e sognare. Altre ancora hanno lasciato un segno inspiegabile nella nostra mente senza una ragione particolare. Semplicemente perché tra le loro pagine abbiamo ritrovato un momento speciale, un luogo, una frase.
Il mio invito per questa festa, scontata e commerciale finché volete ma pur sempre celebrata, è quello di leggere tre romanzi d’amore. Sono storie diverse, epoche e personaggi diversi ma celebrano tutte il sentimento più sublime dell’animo umano.
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Romanzi d’amore: Madame Bovary, l’antieroina romantica che ha creato scandalo
La trama forse la conosciamo tutti. Emma è la moglie di un mediocre medico di campagna Charles Bovary. Sarà ben presto delusa dalla monotonia della vita di provincia e dalla mancanza di emozioni. Ad una festa scopre una vita lussuosa e mondana che aumenta la sua insoddisfazione. La nascita dii una figlia non fa che accrescere il suo disagio e la sua depressione. Vive una passione sfrenata con il giovane Léon tra bugie e sotterfugi, ma anche lui la delude e la abbandona. Sommersa dai debiti e senza più una ragione per vivere, si avvelena con l’arsenico. Il marito, scoperte le lettere che Emma si scambiava con l’amante, muore poco dopo.
I comportamenti scandalosi e adulterini di Emma Bovary, raccontanti con il realismo di Flaubert fecero scandalo nella Francia di metà ottocento. Il suo autore venne processato per oltraggio alla morale ma il romanzo ebbe un grandissimo successo di pubblico e influenzò la letteratura successiva.
Madame Bovary è certamente da annoverare tra i romanzi d’amore: Emma è un personaggio tormentato che cerca e sogna il grande amore. Quello che incendia il cuore, quello che il suo tiepido, seppure innamorato marito, non è in grado di darle. Allo stesso tempo Emma Bovary non è l’eroina romantica tipica dell’epoca, ma donna insoddisfatta, smodata, libertina, che desidera un’ascesa sociale e sceglie i suoi amanti fra la ricca borghesia. Non trovando, nella vita reale, un riscontro ai suoi ideali di amore e di passione, si rifugia nell’immaginario e sogna la passione leggendaria che ha letto nei libri,
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Il ponte invisibile, un romanzo d’amore in tempo di guerra
Si tratta del romanzo d’esordio della scrittrice americana Julie Orringer, classe 1973.
Il libro, piuttosto corposo, racconta praticamente due storie. La prima narra dell’incontro tra Andràs Levi, studente ungherese che arriva a Parigi con una borsa di studio, e Klara Morgenstern, cantante d’opera e ballerina di nove anni più vecchia di lui. Anche lei è un’ebrea ungherese e tra i due nasce una passione che supera le differenze anagrafiche e sociali.
Sono gli anni ’30 e anche in Francia le cose per gli ebrei non sono facili e Andràs è costretto a rientrare a Budapest.
La seconda parte del romanzo cambia registro e racconta gli orrori della guerra, della persecuzione e dei lavori forzati a cui gli ebrei sono condannati. Andràs e Klara sono separati ma il loro amore è più forte di ogni separazione, di ogni dolore. L’Europa è ridotta a un cumulo di macerie ma loro si cercano e si attendono contro ogni ragionevolezza.
La storia di Andràs e Klara è un romanzo d’amore di ampio respiro, insieme alle vicende dei protagonisti il lettore vive la parte più vergognosa della storia del novecento. Una scrittura elegante, quella della Orringer, capace di entrare nel fondo dell’animo umano senza giudicarlo.
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Dove non mi hai portata, storia di un amore estremo
E’ il 1965 e nel parco di Villa Borghese, a Roma, una coppia abbandona una bambina di pochi mesi prima di compiere un gesto estremo. La bambina è Maria Grazia Calandrone, l’autrice del libro, che con una indagine scrupolosa decide di scoprire la verità sui suoi genitori.
La storia d’amore è duplice e molto toccante. Da un lato c’è il racconto della vita di Lucia, la mamma biologica dell’autrice, costretta a sposare un uomo impostole dalla famiglia e poi innamorata di un uomo già sposato con cui sarebbe stato impossibile programmare un futuro. Eppure il sentimento che li lega è talmente forte da riuscire ad opporsi alla legge e alla logica.
L’altro amore è quello di Lucia per la figlia, che “sta nel dove non l’ha portata, ovvero con sé nella morte” e averla così consegnata alla vita.
Questo romanzo è stato finalista del Premio Strega 2023 ed è uno dei più belli che ho letto negli ultimi tempi.
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Per altri consigli di lettura:
5 libri per 5 città: come ritrovare tra le pagine i luoghi che ho amato
Sono curiosa di leggere questo romanzo della Calandrone. Sicuramente avvincente e denso di emozioni. Non ho mai amato i classici per cui Madame Bovary è stata abbandonato dopo una ventina di pagine. Ho trovato la scrittura pesante e poco coinvolgente. Ma sarò una voce fuori dal coro, so che piace a molti.
Logicamente la scrittura di Flaubert è quella del suo periodo, ma penso che Madame Bovary sia sempre un bel romanzo. Il libro della Calandrone ti cattura dalle prime pagine e ha una scrittura potente e pulita
Avevo letto Madame Bovary ai tempi del liceo, ma sarebbe ora di rileggerlo ora perché sono passati secoli e poi forse a diciassette anni si è troppo giovani per capire. Mi ispira molto Il Ponte Invisibile, che non conoscevo. Da ragazzina la mia storia d’amore preferita era Jack Frusciante è uscito dal gruppo: chissà se leggendolo ora, da adulta, mi farebbe provare le stesse emozioni di allora.
Quanto mi era piaciuto quel libro!! Forse però adesso non avrebbe lo stesso significato
Mi piace molto l’idea di regalarsi o farsi regalare un bella storia per San Valentino, al posto dei soliti cioccolatini. Non conoscevo 2 delle proposte che hai presentato (Madame Bovary non sono mai riuscita a finirlo), e devo dire che “Dove non mi hai portata” mi intriga particolarmente, Ci faccio un pensiero, Grazie!
Il libro della Calandrone è davvero molto bello, l’ho letto in due giorni non riuscivo a staccarmi dalla storia
Madame Bovary l’ho letto in francese, pensa! Ce lo fece leggere la docente di francese alle superiori, una versione adattata per il nostro livello e lo ricordo con piacere.
Gli altri due romanzi non li conosco, andrò a curiosare!
Anche io avevo letto Madame Bovary in francese (versione integrale) e trovo che sia molto bello anche se la scrittura logicamente non è più attuale
Devo dire che la terza lettura, Dove non mi hai portata, mi incuriosisce moltissimo. È una di quelle storie che mi potrebbero davvero appassionare, e molto.
E’ una storia bellissima, un romanzo che avrebbe davvero meritato il premio Strega
Non ci crederai ma sono già andata a comprare il libro. Appena finisco quello che sto leggendo attualmente, mi ci fiondo. Non vedo l’ora!
Ho delle reminiscenze scolastiche di Madame Bovary e forse dovrei riprendere il libro e dargli una seconda chance. Gli altri due titoli non li avevo mai sentiti ma devo dire che, leggendo le trame, sono storie che arrivano subito al cuore.
Il ponte invisibile mi ispira particolarmente, anche il titolo è bello. Mi piacciono gli anni del pre e post conflitto e la trama sembra fare al caso mio. Grazie del consiglio!
E’ molto bello, sono certa che ti piacerà