Martedì 1 Dicembre
Ci siamo, stiamo partendo per Ushuaia, alla fine del mondo.
Abbiamo lasciato l’auto a El Calafate dove un collaboratore di Adolfo ci ha raggiunto con un lunghissimo viaggio in autobus.
Con un volo interno raggiungiamo la città più a Sud del mondo.
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Ushuaia è soprattutto una meta psicologica; il fascino vero della città si trova dentro di noi, nella sensazione di esserci, nell’aria che si respira da posto di frontiera.
Siamo nella parte argentina della Tierra del Fuego, meno selvaggia di quella cilena ma sempre caratterizzata da una natura aspra e spettacolare.
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Nel pomeriggio visitiamo il Museo Marittimo e il Museo del Presidio, l’ex colonia penale.
Verso la fine del 1800, infatti,  per colonizzare questo sperduto avamposto, fu trasferito a Ushuaia un piccolo gruppo di condannati., circa una decina.
Negli anni successivi le 380 celle singole alloggiarono oltre 800 persone.
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Le sale illustrano come doveva essere la vita nella colonia penale e la storia della ferrovia costruita dai condannati.
Al Museo Yamana , invece , si impara molto sulla  storia dei nativi della Terra del Fuoco e sulle loro incredibili tecniche di sopravvivenza in un territorio tanto ostile .
Scopriamo che solo le donne sapevano nuotare, che erano molto bassi perché stavano accucciati per ripararsi dal freddo e che nelle canoe veniva sempre tenuto acceso il fuoco.
Per questo i primi conquistatori spagnoli chiamarono questa zona Tierra del Fuego.
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Nonostante le strade animate e i negozi, passeggiando sul lungomare battuto dal vento si capisce perfettamente che Ushuaia è alla fine del mondo.!
In barca a vela nel canale di Beagle
Mercoledì 2 Dicembre
Inutile dire che il porto pullula di agenzie turistiche che propongono escursioni in tutta la regione. Tours a cavallo, a piedi, in canoa, soggiorni nelle estancias sperdute per vivere da pionieri.
Mi lascio affascinare dalla  Tres Marias Escursiones che propone una escursione in barca a vela nel Canale di Beagle e un piccolo trekking sull’Isla H dove è l’unica a poter attraccare.
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Ancora una grande emozione: avvistiamo cormorani e leoni marini e ci sentiamo un pò pionieri scoprendo i cumuli di conchiglie dell’Isla H.
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Dal ponte della barca si vede il profilo della Tierra del Fuego.
Il vento sbatte la vela e le onde gelide ci spruzzano la faccia. Non vorrei essere che qui, a contatto con questa natura estrema e terribilmente affascinante.
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Dal nostro albergo in posizione sopraelevata si gode una vista magnifica del porto.
Le giornate sono lunghissime, praticamente non fa mai buio. Ceniamo di fronte al cielo che si scolora e poco dopo l’alba lo tinge di giallo.
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Da Ushuaia a Punta Arenas in autobus
Giovedì 3 Dicembre
Torneremo a Punta Arenas in autobus . Abbiamo prenotato i biglietti dall’Italia con la Bus Sur che effettua solo tre collegamenti a settimana, non potevamo rischiare di perdere l’aereo.
Passiamo il confine con il Cile a Galapones, con i soliti lunghi controlli. Il paesaggio diventa presto monotono tra mucche pecore e guanachi. Un paio di soste tecniche in posti impensabili e dopo ben quindici ore di nulla patagonico raggiungiamo Punta Arenas.
Il momento più emozionante è quando attraversiamo in traghetto lo Stretto di Magellano.
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Questo stretto passaggio scoperto dal navigatore portoghese in cerca di un passaggio a Occidente è l’essenza dell’avventura. Ancora oggi i marinai temono le sue correnti capricciose, le bufere inaspettate e l’intrico dei suoi canali che gli hanno creato una fama sinistra.
Sul ponte del traghetto il vento è davvero troppo freddo e troppo forte ma intensamente emozionante.
Siamo alla fine della nostra bellissima avventura, domani torniamo a Santiago del Cile e poi a Milano via Parigi.
Si conclude così questo splendido viaggio ai confini del mondo. Negli occhi portiamo la luce di tanta meraviglia e nel cuore la ricchezza di grandi emozioni.
Che esperienza meravigliosa!! Sarebbe davvero bellissimo fare un escursione in mare alla ricerca di leoni Marini! Le zone selvaggie e rurali mi attirano molto, e anche scoprire le tradizioni e le usanze locali mi intriga alquanto. Metto in lista, chiusa il prossimo anno riuscito ad andare.
Il fascino delle terre di frontiera è impareggiabile!
A leggere il tuo racconto mi verrebbe voglia di partire subito per questo luogo così remoto… che meraviglia! Sarà poi che io mi sento veramente attratta da tutto quello che è difficile da raggiungere, ma veramente Ushuaia è in alto nella mia bucket list!
Arrivare alla fine del mondo è anche, e forse soprattutto, un viaggio della mente!
Non avevo mai pensato a quanto la nostra mente possa influire a volte sulla riuscita di un viaggio. Sapere di trovarsi nella città più a sud del mondo in effetti crea subito atmosfera e fascino. Che poi ad essere bella lo è davvero, ma è anche merito della nostra proiezione su di essa. Non ci avevo mai pensato prima!
In effetti, Simona, Ushuaia di per sé non è una città imperdibile, il suo fascino sta proprio nel trovarsi alla fine del mondo. Per me è stato un modo simbolico di rigenerarmi dopo un periodo difficile e vedendola sotto questa prospettiva ha assunto il significato che le ho dato nel post. Magari con un diverso stato d’animo sarebbe stata percepita come una delle tante caotiche città di mare.
Ecco, questo è uno dei miei sogni nel cassetto, ma il freddo ogni volta mi blocca. Ho paura di congelarmi. Ma è anche vero che per vedere delle meraviglie qualche fatica si deve pur fare. Complimenti come sempre per le splendide foto
Anna, guarda il freddo non è terribile in primavera/estate molto meno che nelle nostre montagne quando si va a sciare. Davanti ai ghiacciai l’aria è gelida ma basta coprirsi bene e godersi lo spettacolo
Che meraviglia e che grandi emozioni! Il viaggio on the road in Argentina per raggiungere Ushuaia è uno dei miei sogni, spero di poterlo realizzare prima o poi
In realtà una parte del viaggio l’abbiamo fatta in aereo, invece il ritorno da Ushuaia a Punta Arenas è stato in autobus, una bella giornata nel nulla patagonico! Assolutamente da fare per capire il senso del viaggio in quella terra.
Sto pensando di organizzare per l’inverno prossimo (nostro inverno), mi dai qualche info in più su come vi siete organizzati, agenzia o fai da te, fly&drive o mezzi locali ecc? Grazie!
Noi abbiamo fatto fai da te, è stato anche divertente. Abbiamo prenotato il volo su Santiago (Air France da Parigi era il più economico) e i voli interni direttamente con la Lan. Per il noleggio auto, se vuoi ti mando in privato i riferimenti di Adolfo che è stato l’unico a darci la possibilità di prendere la macchina in Cile e lasciarla in Argentina. Per il ritorno da Ushuaia a Punta Arenas abbiamo preso il bus, i biglietti bisogna farli con un pò di anticipo perchè passa una sola volta alla settimana, busur /www.bussur.com. Noi ci siamo trovati benissimo.
Anche gli hotel li abbiamo prenotati dall’italia, non è ancora altissima stagione ma meglio non rischiare. A Puerto Natales abbiamo dormito al Remota che mi è piaciuto tantissimo, c’è anche il Singular in una posizione stupenda, nell’articolo parlo del ristorante. Se vuoi puoi contattarmi quando vuoi che approfondiamo. Ti invidio già!
Grazie per tutti i consigli, ti contatterò sicuramente in fase organizzativa
che bello il momento in cui si organizza il viaggio, studiare gli itinerari, cercare i voli…è già un viaggio!
Deve esser stato un viaggio bellissimo, è una di quelle mete che desidererei visitare!
Un’emozione indescrivibile!
Ma dai che figata dev’essere visitare il paese più a sud del mondo. Mi sembra davvero fantastico, il tuo racconto è molto carino e le foto sono ottime ! Grazie
Grazie a te Silvia per averlo letto! Como ho già avuto modo di dire è più una frontiera simbolica che reale ma il timbro sul passaporto intanto è là.
Appena ho letto al nome del posto ho pensato alla discoteca di Ibiza! Ma leggendo poi l’articolo direi che si tratta di tutt altro 🙂 meraviglioso, e bellissime foto ðŸ˜
ah ah non sai quante volte mentre cercavo su google, mi è uscita la discoteca!!! No, decisamente altro!
Un viaggio sicuramente ricco di emozioni, percorrere quelle strade nel nulla ed essere alla fine di un continente è una cosa meravigliosa.. lo riscontro anch’io quando mi trovo in situazioni analoghe come l’incontro degli oceani.. unico!
E’ vero! Ci sono luoghi che hanno profondi significati simbolici e ci fanno provare sensazioni speciali
Wow! Che viaggio meraviglioso” L’Argentina è tra i paesi che più sogno di vedere 🙂
Anche io vorrei visitare un’altra parte dell’Argentina, un Paese molto affascinante
Mi piace tantissimo l’espressione “meta psicologica”. Proprio così: si va in Patagonia (e in tanti altri luoghi) anche solo per sapere di esserci stati. Che emozione dev’essere stata… Traspare tutta dal tuo post e chissà che un giorno, anche io…
la fine del mondo esercita un fascino particolare sul viaggiatore e io non sono stata esente. In realtà Ushuaia è proprio un posto di frontiera mentale, al di là del mare il mondo finisce…
Il titolo del post ‘il mondo alla fine del mondo’ mi ha subito fatto aprire il post, penso che per chi ama viaggiare poter vedere un posto così remoto, così di frontiera sia un’emozione indescrivibile… è come trovare il Sacro Graal o qualcosa di simile…
in effetti, sapere di essere davvero alla fine del mondo è un’emozione grande. Ushuaia è una meta psicologica, l’essenza del viaggio anche dentro di sé
Che meraviglia e che nostalgia! Avendo vissuto in Argentina per alcuni mesi autunnali ed invernali non ho avuto modo e tempo di visitare il sud e spero proprio di tornarci un giorno! Probabilmente stare a Ushuaia è un fattore più che altro mentale, ma tutto il paesaggio attorno deve essere magnifico. La visita in barca a vela deve avere il suo fascino, ma quello che proprio mi attira (anche se il prezzo mi terrorizza!) sarebbe qualche giorno “in crociera” verso il Polo sud (avevo letto che partivano proprio da Ushuaia d’estate)…quello sarebbe un sogno nel cassetto!
Cara Claudia anche io nel programmare il viaggio avevo a lungo accarezzato l’idea della crociera verso l’Antartide ma davvero i prezzi per me sono irraggiungibili. Sono felice dell’itinerario che abbiamo fatto che mi ha permesso di assaporare quelle atmosfere di frontiera che mi hanno affascinato nei libri che ho letto
Che viaggio spettacolare! Prima o poi riuscirò anche io a fare Cile e Patagonia. Mi piacerebbe trovare il modo di andare anche al polo sud da Ushuaia ma ho visto prezzi da paura! Per ora resta un sogno.
anche io avrei voluto andare in Antartide ma ho rinunciato proprio per i prezzi!
Uno dei viaggi che teniamo nel cassetto, da fare rigorosamente on the road! Speriamo di poter iniziare a programmare qualcosa nel 2021|
Credo di averlo già detto, ma quel viaggio on the road in completa autonomia, dai deserti del nord ai ghiacciai del sud del Cile e dell’Argentina, rimane il Viaggio quello con la maiuscola, quello mitico di cui parlare e riparlare davanti al camino nelle sere d’inverno
E’ da una vita che voglio andare in Patagonia a vedere le tante e bellissime cose che tu hai descritto nel tuo articolo. Adesso che mi ero quasi decisa, è scoppiata la pandemia. Però sono ottimista, dicono che dal 1 novembre si potrà di nuovo viaggiare in questa splendida destinazione. Io incrocio le dita!
E’ stato il viaggio della vita e resterà nei miei ricordi come una destinazione psicologica oltre che fisica. Incrociamo le dita per i viaggi futuri!
Con questo racconto di viaggio mi hai fatto sognare, mi piacerebbe molto intraprendere un percorso di questo tipo. Sarebbe magnifico !!
per me è stato un viaggio importantissimo quello “alla fine del mondo” e rimane nel mio cuore come il viaggio della vita