Mosi-oa-Tunya, il fumo che tuona: questo il nome che le popolazioni locali avevano dato alle Victoria Falls prima che Livingstone le battezzasse in onore della sua regina.
Il nome non potrebbe essere più azzeccato dato che il vapore generato dalla dirompente caduta di acqua nella gola dello Zambesi, crea una nuvola di “fumo” visibile da lontano anche nella stagione secca.
Le Cascate Vittoria, considerate una delle Sette Meraviglie Naturali del Mondo, si trovano al confine tra Zambia e Zimbabwe.
Pur non essendo le più grandi del mondo, le Victoria Falls sono sicuramente tra le più spettacolari. L’acqua precipita da un’altezza di oltre centro metri lungo un fronte di 1,7 chilometri con un fragore e una potenza inimmaginabili.
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Fu davvero Livingstone a scoprire le Victoria Falls?
La storia ci racconta che l’esploratore e missionario David Livingstone, durante un viaggio in Africa alla ricerca delle sorgenti del Nilo, si imbatté nelle Cascate Vittoria. Era il 17 Novembre del 1855 e anche se ci piace questa visione romantica dell’uomo bianco volitivo e coraggioso, è plausibile che le cose siano andate diversamente.
Infatti furono le guide locali a condurre Livingstone sul baratro di quel fumo tonante di cui avevano un sacro terrore. Quindi le cascate erano già state scoperte e avevano anche un nome ma lo scozzese le dedicò platealmente alla regina. Ecco le Victoria Falls, indiscusso patrimonio della Corona Britannica.
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A difesa di Livingstone va detto che fu davvero una grande e preparatissimo esploratore. Amò profondamente l’Africa e i suoi popoli e si prodigò per creare con loro relazioni commerciali basate sulla fiducia e non sulla schiavitù.
Come missionario fu un disastro, non riuscì a convertire nessuno ma riuscì comunque a diffondere il messaggio cristiano. Terminò la sua vita in villaggio della Tanzania dopo aver fatto perdere le sue tracce da anni. Lo ritrovò un giornalista del New York Heral che pronunciò la celebre frase: ” Il Dottor Livingstone, suppongo”.
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Le Cascate Vittoria
Le cascate Vittoria, dichiarate nel 1989 Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco, sono formate dal fiume Zambesi.
In Zambia il fiume scorre in un letto largo ma poco profondo su di un altopiano fino a raggiungere un baratro lungo quasi due chilometri. Qui forma numerose isolette che dividono l’acqua in quattro cascate principali che si gettano da un’altezza impressionante nella gola sottostante.
Le cascate sono comunemente diviste in: Cascata del Diavolo, Cataratta Principale, la più grande e spettacolare, Cataratta dell’Arcobaleno, la più alta, e Cascata Orientale visibile solo sporgendosi da un punto molto pericoloso.
La cosa più spettacolare delle Victoria Falls, secondo me, è proprio la geografia della cascata. La distanza che divide i due lati della spaccatura, è di un centinaio di metri e il canale in cui precipita quell’infinita massa d’acqua non supera i cinquanta.
La continua erosione della roccia basaltica del bordo dalla violenza dell’acqua, fa sì che il bordo della cascata arretri lentamente verso monte
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E’ difficile descrivere la sensazione che ho provato al cospetto di una tale bellezza. Soprattutto tenuto conto che ci sono stata in Ottobre, nel mese di minor portata dell’acqua. Il vantaggio è che la roccia nuda è ben visibile e si ha la reale percezione dell’altezza del salto. Nei mesi da Marzo a Giugno gli spruzzi e il vapore intenso possono nascondere la visuale.
In verità non c’è un vero periodo migliore per visitare le Victoria Falls. Luglio e Agosto sono il compromesso migliore, considerato che il periodo è buono anche per i safari. Da Dicembre a Febbraio, stagione delle piogge, fa molto caldo e le cascate non sono ancora al massimo della potenza.
Purtroppo il cambiamento climatico sta causando lunghi periodi di estrema siccità e la portata delle Victoria Falls rischia di esser ridotta drasticamente. Il 2024 è considerato un anno particolarmente difficile con la roccia nuda visibile anche nei mesi in cui l’acqua dovrebbe essere al suo massimo.
Una tale bellezza non era mai stata vista da occhi europei, ma scene così belle devono essere state osservate dagli angeli nel loro volo.
D. Livingstone
Come visitare le Victoria Falls
Lo Zambesi è il confine naturale tra Zambia e Zimbabwe e le cascate possono essere visitate da entrambi i lati, entrando rispettivamente nel Parco Mosi-oa-Tuna e nel Victoria Falls National Park.
Tenete presente che la visione migliore delle cataratte si ha dalla parte delle Zimbabwe, mentre nella stagione secca dal versante zambiano è possibile bagnarsi nella spettacolare Devil’s Pool a strapiombo sul baratro. Solo legati con una corda e solo per i più temerari, così come anche gli altri sport estremi, rafting e bungee jumping praticati frequentemente nella zona.
Le cascate Vittoria possono essere visitate in autonomia. Scegliete in base alle vostre esigenze se alloggiare a Livingstone in Zambia oppure a Victoria Falls in Zimbabwe. Per visitare entrambi i lati occorrono i visti per i due paesi, si pagano in loco alla frontiera.
Io ho scelto di effettuare la gita giornaliera organizzata dal lodge di Kasane in Botswana. Il confine con lo Zimbabwe è a pochi chilometri e una volta sbrigate le pratiche doganali, si raggiunge Victoria Falls in meno di un’ora.
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Il Victoria Falls National Park
Una volta entrati nel Victoria Falls National Park – il costo è di 50 USD – un sentiero pedonale di tre chilometri vi condurrà presso i sedici punti panoramici da cui ammirare le cascate.
Iniziate dalla statua di Livingstone e da uno dei punti più spettacolari da cui si percepisce la lunghezza e la profondità del fiume. Raggiungete poi la grandiosa Cataratta del Diavolo prima di inoltrarvi in una micro foresta pluviale incredibilmente rigogliosa grazie al continuo vapore sprigionato dalle cascate.
All’altezza della Main Catarat, gli spruzzi vi avranno già completamente bagnato ma non riuscirete fare a meno di restare incantati di fronte a tanta potenza e a tanta meraviglia.
Gli splendidi arcobaleni per cui le Victoria Falls sono famose, sono visibili nel primo pomeriggio. Io sono arrivata verso mezzogiorno e con il sole a picco sono riuscita a fotografarlo solo sul fondo della gola.
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Al numero sedici è visibile il ponte ferroviario e automobilistico che attraversa lo Zambesi e collega Livingstone con Victoria Falls. Il ponte di ferro faceva parte del progetto, mai realizzato, di Rhodes che voleva collegare con la ferrovia Città del Capo a Il Cairo. Chiuso più volte per gli scontri seguiti alle indipendenza delle due Rhodesie (oggi Zambia e Zimbabwe), il ponte è stato riaperto definitivamente nel 1980.
Pur considerando le numerose soste ai punti panoramici, la visita delle cascate non dura più di tre o quattro ore, per il resto la cittadina di Victoria Falls non offre grandi attrattive.
Un’altra tappa bellissima di questo viaggio. Mi fai venire in mente che non ho mai visto di persona delle cascate di questa portata, per cui sono sicura che mi lascerebbero senza parole. Molto apprezzati come sempre anche i consigli pratici per la visita!
Ero molto indecisa se inserire le Victoria Falls nell’itinerario dato che la stagione non era perfetta per la visita, non mi sono pentita perchè lo spettacolo è comunque molto affascinante
Non sono un amante degli sport estremi per cui la piscina del Diavolo la lascio ai più temerari, sono assolutamente persuasa che la bellezza di questo luogo sia abbastanza per le mie emozioni. Prima o poi riuscirò a vederle, me lo prometto qui e ora
La piscina del Diavolo non mi ha tentato neppure per un attimo ma è stato divertente vedere i ragazzi che si facevano i selfie sul bordo urlando di paura
Che meraviglia! Decisamente da visitare almeno una volta nella vita! Non avevo idea che il fronte fosse così enorme!
Nemmeno io! Ed è proprio l’ampiezza del fronte la cosa impressionante delle Victoria Falls
Questo è un altro luogo da vedere sicuramente, mi hanno detto però che nei mesi di luglio e agosto non sempre sono ricche le cascate, dipenderà ovviamente dagli anni e dalle condizioni climatiche. Le casate hanno sempre un grande fascino!
La quantità di acqua delle cascate Vittoria dipende dalle piogge e ma non solo, ultimamente il cambiamento climatico sta causando lunghi periodi in cui la roccia nuda è visibile lungo tutto il fronte
Le cascate Vittoria sono qualcosa che vorrei davvero vedere ma tutte le persone che conosco che sono partite per vederle hanno avuto contrattempi di ogni genere e questo mi ha un po’ dissuasa dal tentare, lo ammetto!
Conoscendomi immagino che mi divertirei di più ad andare a cercare i posti degli ultimi giorni di Livingstone! 🙂
Ah ah.. in un villaggio sperduto della Tanzania sicuramente incontreresti meno turisti che alle Cascate Vittoria che comunque meritano assolutamente di essere viste
Uno spettacolo che bramo di vedere davvero da moltissimo tempo: le Cascate Vittoria sono sicuramente un must per chi come me ama la Natura e il continente africano. Che fragore, che bellezza, mi sembra di sentire il suono dell’acqua urlante da qui!
E’ sicuramente uno spettacolo unico, la natura in tutta la sua potenza. Purtroppo la stagione non era la migliore per apprezzare la quantità di acqua delle cascata ma comunque emozionante
Adoro vedere le cascate, sono simboli di potenza e bellezza naturale affascinanti, che prendono tutti i nostri sensi e li stordiscono di meraviglia. Chissà che emozione essere stata lì, si vede anche dalle tue foto!
E’ stato molto emozionante essere di fronte alle Cascate Vittoria anche se la portata d’acqua non era al suo massimo. La natura è capace di cose strabilianti