Villaggi della Provenza: Tourtour sospeso nel cielo

Oggi vi parlo ancora di un mio grande amore: i villaggi della Provenza. Passeggiare per le stradine acciottolate, perdersi nei profumi dei mercati, incantarsi per il blu del cielo significa essere parte di quella dolcezza di vivere difficile da raccontare ma che prende l’anima e i sensi.

Tra case di pietra, viali di platani e fontane gorgoglianti ogni villaggio racconta la sua storia e invita a sedersi al tavolino di un caffé delle sue piazze ombreggiate con la testa in folle.

Siamo sempre nel Dipartimento del Var e dopo avervi parlato dei Villaggi della Provenza tra le vigne e il mare, vi porto sulla collina, alla scoperta di Tourtour.

Villaggi della Provenza: Tourtour sospeso nel cielo

Tourtour, il villaggio nel cielo blu della Provenza

Inseguendo le indicazioni di un mercato delle ceramiche mi sono ritrovata, quasi senza rendermene conto, sulla sommità di una collina.

La chiesina di Saint Denis in stile romanico, fresca e silenziosa, domina un panorama bellissimo. Lo sguardo spazia dal mare di Fréjus alla montagna Sainte Victoire protagonista di tanti dipinti di Cézanne.

Il soprannome di “village dans le ciel” è veramente appropriato!

Villaggi della Provenza: Tourtour sospeso nel cielo

Poi la piazza si apre con i suoi grandi platani che ombreggiano i tavolini dei ristoranti e i piccoli negozi di souvenirs.

L’architettura medievale è perfettamente conservata: si riconoscono i resti di ben tre cinte murarie e di due castelli. Il più antico si trova alla sommità del borgo mentre nel più recente – che risale al XVI secolo – ci sono gli uffici del Comune.

Sulla Torre dell’Orologio svetta un bel campanile in ferro battuto. Quando noi parliamo di campanile lo associamo di solito ad una chiesa. In Provenza invece spesso le campane si trovano a sormontare un edificio civile come in questo caso. Poiché le forti raffiche di mistral – il vento da Nord tipico di queste zone – rischiavano di far volare via le campane, gli artisti le hanno “ingabbiate” con strutture di ferro decorate.

Villaggi della Provenza: Tourtour sospeso nel cielo

Tra vicoli tortuosi e passaggi a volta, si scopre che proprio a Tourtour si trova la più piccola casa di Francia: un microscopico edificio a tre piani.

Giusto per confermare la passione dei francesi per i primati (i loro ovviamente), in questo minuscolo villaggio provenzale, c’è ancora l’unico mulino ad olio ancora in attività. Grazie all’acqua che arriva dalla fonte del Santo Rosario, una volta all’anno le olive vengono frante con il metodo antico. Altrimenti il mulino è la sede di mostre estemporanee.

Questo borgo alle spalle della Costa Azzurra, dove il cielo è di un blu cobalto, è molto amato dagli artisti. Lo testimoniano le numerose piccole gallerie d’arte. Il pittore Bernard Buffat, che visse e morì a Tourtour, ha lasciato alcune sculture che rappresentano insetti giganti. Si trovano di fronte al Municipio.

La douceur de vivre dei villaggi della Provenza

Sono tornata diverse volte a Tourtour, attratta dal suo panorama così suggestivo. L’ultima volta, all’inizio di Agosto, sono incappata nella festa del villaggio. Quattro giorni di danze in costume e tornei di bocce che culminano con il grande aïoli da condividere.

La Place des Ormeaux era occupata da grandi tavolate di persone festanti in un’atmosfera allegra e familiare. Ognuno poteva prendere il suo piatto e sedersi dove c’era posto, un modo davvero bello di conoscere la gente e scambiare quattro chiacchere.

Un complessino suonava brani famosi, i cui ritornelli stonati erano cantati a squarciagola dai partecipanti già un pò brilli di sole e di Pastis.

Villaggi della Provenza: Tourtour sospeso nel cielo

I turisti stranieri – cappello di paglia e visi arrossati – riprendevano divertiti le scene. Seduta ad uno dei tavolini della piazza mi guardavo intorno e mi sentivo contagiata dall’allegria e dalla gioia di vivere che mi circondava.

Le cicale, il sole intenso e le partite di bocce, sono un cliché forse abusato che ha però un fondo di verità. Il carattere esuberante , l’accento simpatico e la generosità delle persone e della terra, fanno della Provenza una regione speciale. Da scoprire e amare con dolcezza.

Villaggi della Provenza: Tourtour sospeso nel cielo

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20 Risposte
  1. Non avevo mai sentito parlare di questo villaggio ma me lo sono segnato subito. E’ il borgo perfetto per me, da esplorare a passo lento e col naso all’insù. le piccole band che suonano nei paesini francesi mi fanno impazzire, sembra la stessa atmosfera di Saint Juan de Luz!

  2. Mi pare quasi impossibile non rimanere incantati da questo piccolo borgo dal curioso nome di Tourtour , le foto rendono appieno e trasmettono la sua piccola magia

  3. Nelle nostre brevi e ormai lontane escursioni in Provenza abbiamo potuto notare come il tempo qui si sia quasi fermato. Abbiamo apprezzato molto la cordialità delle persone e ricordo che i miei figli si fermavano ore a guardare gli uomini giocare a bocce. Abbiamo bellissimi ricordi di questo angolo di Francia.

  4. La bellezza della Provenza mi stupisce ogni volta, mi sono immaginata anche io allegra di sole e pastis a cantare a squarciagola à la Place des Ormeaux

  5. Quello che più mi ha colpito della Provenza è proprio questo essere poliedrica: da una parte il mare e dall’altra numerosi piccoli paesini pittoreschi di cui non puoi non innamorarti! Tourtour non lo conoscevo affatto e mi sembra proprio uno di quei villaggi dove ti fermi e respiri un’atmosfera unica, quella della Francia Provenzale!

  6. Libera

    Sono stata in Provenza ma questa località non l’ho visitata eppure mi sembra così caratteristica. Spero di poterci andare quanto prima

  7. I turisti si riconoscono sempre: cappello di paglia e viso arrossato! Non metterò più il cappello di paglia! Scherzo, ma in effetti è vero, siamo riconoscibilissimi come turisti, con il cappello. Divagazione a parte, bellissimo borgo da visitare in un tour della Provenza!

  8. Adoro anche io i villaggi provenzali, hanno un’atmosfera incredibile. Questo non lo conoscevo, leggendo il tuo articolo sono già conquistata, me lo segno per il prossimo giro in Provenza, meno conosciuto chissà che splendore

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